Un commando delle Brigate Rosse uccide a Forlì Roberto Ruffilli, consigliere di De Mita e dirigente del Dipartimento “Stato e Istituzioni” della Democrazia Cristiana. Nel volantino di rivendicazione dell’uccisione, le BR lo definiscono “l’uomo chiave del rinnovamento, perno centrale del progetto di riformulazione delle regole del gioco, all’interno della complessiva rifunzionalizzazione dei poteri e degli apparati dello Stato“.