Nella notte, nel quartiere popolare di Primavalle a Roma, un commando di Potere Operaio appicca il fuoco sotto la porta dell’appartamento di Mario Mattei, netturbino e segretario della sezione locale del Movimento Sociale Italiano. I figli di Mattei Virgilio, di 22 anni, e il fratellino Stefano, di 10, restano intrappolati nelle fiamme. Sotto il palazzo viene lasciato un cartello: “Giustizia proletaria è fatta”. Per il rogo di Primavalle verranno condannati Achille Lollo, Manlio Grillo e Marino Clavo, esponenti di Potere Operaio, tutti fuggiti all’estero.