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1° settembre 1939. La seconda Guerra Mondiale, a 80 anni dallʼinizio del conflitto.

Il 1° settembre 1939 ha segnato lʼincipit di un massacro annunciato, durato sei anni e che alla fine ha provocato 55 milioni di vittime a livello planetario, di cui 40 milioni in Europa.
Un colpo di cannone fende l’aria. Infrange il silenzio e la fortezza polacca di Westerplatte. Sono le 4:45 di ottanta anni fa, quando la Germania nazista ferisce la città libera di Danzica e invade la Polonia, dando ufficialmente inizio alla Seconda Guerra Mondiale. Il 1° settembre 1939 è una di quelle date impresse a fuoco nella memoria collettiva, assieme ai nomi di capi e dittatori responsabili di un massacro durato sei anni e che alla fine conterà 55 milioni di vittime a livello planetario: 40 milioni in Europa e 15 milioni nel Pacifico.
L’offensiva di Adolf Hitler sarebbe dovuta essere scagliata il 26 agosto, tre giorni dopo il Patto Molotov-Ribbentrop firmato a Mosca nella notte del 23, ma fu rinviata. Era proprio il trattato nazi-sovietico la chiave di volta per una guerra che il Reich non voleva combattere da subito su due fronti (il vecchio incubo tedesco) tanto da chiedere e ottenere l’alleanza col nemico ideologico per eccellenza: l’Urss di Stalin.

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