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Il ricordo del Grande Torino: Belotti legge i nomi sulla lapide.

È stato, è, e sarà sempre un giorno particolare il 4 maggio. Per i tifosi del Torino certo, ma più in generale per tutti gli sportivi che hanno contezza di quello che accadde esattamente 68 anni fa. Perché il dolore per la perdita del Grande Torino non passerà mai. L’importanza della memoria, da tramandare di padre in figlio, di generazione in generazione. Un ricordo che si rinnova ogni anno. Oggi è toccato ad Andrea Belotti, capitano granata, leggere i nomi dei calciatori, dei dirigenti, dei giornalisti e dell’equipaggio deceduti nello schianto del 1949. Al suono della tromba, come accadeva in campo, quando capitan Valentino capiva che era giunto il momento, si arrotolava le maniche e dava inizio al quarto d’ora granata. Che significava, per i poveri avversari, l’alba di una nuova sconfitta.

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