Il Coordinamento Intersindacale delle Imprese Funebri della Campania interviene sullo stato di agitazione di alcune agenzie che oggi hanno dato vita alla marcia su Napoli delle auto funebri organizzata per protestare contro le recenti delibere della giunta regionale. Di diverso avviso è invece il Coordinamento che ritiene giusta la legge.
“Al fine di fugare eventuali dubbi interpretativi in merito alla portata della vigente normativa che disciplina il comparto funebre, riteniamo opportuno evidenziare taluni aspetti, anche a titolo di ulteriore chiarificazione. È doveroso premettere che la legge è stata emanata ed è entrata in vigore con decorrenza da luglio 2013, data in cui le disposizioni ivi contenute, davvero innovative, hanno acquisito efficacia vincolante per tutte le imprese funebri che esercitano o che intendono esercitare la propria attività all’interno del territorio Campano. Ciò significa che i regolamenti approvati negli ultimi giorni altra funzione non hanno che quella di puntualizzare aspetti già delineati dalla Legge Regionale, nei limiti ed in conformità a quanto ivi pattuito, vieppiù contribuendo a rendere chiari e stabili diritti e obblighi di tutte le aziende operanti nel settore funebre le quali, seppur adeguatesi ai requisiti prescritti dalla richiamata normativa, dal 2013 ad oggi non hanno subito alcuna riduzione numerica.
Questa l’opinione espressa dalla maggioranza delle imprese funebri campane le quali, nella piena onestà intellettuale, non mancano di evidenziare i riflessi positivi della normativa anche per gli operatori funerari che mai fino ad oggi avevano avuto la possibilità di essere assunti mediante contratto di lavoro stabile. Il numero delle imprese dal 2013 ad oggi è aumentato, cosa che non accadeva da molti anni, grazie alla Legge Regionale del 2013 che stabilisce in maniera chiara che le imprese funebri autorizzate possono svolgere l’attività su tutto il territorio regionale senza limitazioni o vincoli territoriali. Grazie alla stessa legge, inoltre, sono aumentati in maniera impressionante il numero di occupato regolarmente assunti che prima erano utilizzati in maniera non regolare. Questi alcuni tra i tanti motivi per cui si ritiene di dover nuovamente ringraziare la Regione Campania per l’intervento normativo operato, con preghiera di disattendere eventuali scellerate richieste emendatrici volte ad apportare modifiche peggiorative rispetto all’attuale disciplina”.