Coraggio a Nagasaki: la Storia del Bambino che porta il Fratellino alla Cremazione.
Coraggio a Nagasaki: la Storia del Bambino che porta il Fratellino alla Cremazione.
Lo sguardo fisso, le mani adese al corpo in posizione dell’attenti, il corpo teso e fermo, come il più coraggioso dei guerrieri. Il bambino in primo piano della fotografia non è un giovane volontario dell’esercito giapponese, ma un uomo che porta in spalla il fardello più pesante: il proprio fratellino morto, ucciso dalla violenza della bomba atomica sganciata dagli statunitensi su Nagasaki, il 9 agosto del 1945. Appeso alla sua schiena, un bambino fra gli uno e i due anni (circa) viene sostenuto dalle fasce legate attorno al busto del ragazzo, che gli fanno assumere una posizione simile a quella di un neonato addormentato.
Lo sguardo fisso, le mani adese al corpo in posizione dell’attenti, il corpo teso e fermo, come il più coraggioso dei guerrieri. Il bambino in primo piano della fotografia non è un giovane volontario dell’esercito giapponese, ma un uomo che porta in spalla il fardello più pesante: il proprio fratellino morto, ucciso dalla violenza della bomba atomica sganciata dagli statunitensi su Nagasaki, il 9 agosto del 1945. Appeso alla sua schiena, un bambino fra gli uno e i due anni (circa) viene sostenuto dalle fasce legate attorno al busto del ragazzo, che gli fanno assumere una posizione simile a quella di un neonato addormentato.