Testamento biologico: 5 buoni motivi per redigerlo.

Cos’è il testamento biologico e perché è importante
Testamento biologico. Poter esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari e scelte terapeutiche è un atto di responsabilità verso sé stessi e verso i propri cari.
Dal 14 dicembre 2017 questo è un diritto sancito dalla legge 219/2017, “Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento”, in vigore dal 31 gennaio 2018.
Nonostante ciò, ancora molte persone non sanno di avere la possibilità di firmare un consenso informato né conoscono le ragioni profonde che rendono utile redigere un testamento biologico.
Facciamo chiarezza su cosa sono le DAT e perché è utile compilarle.
Disposizioni anticipate di trattamento (DAT): cosa sono
Le disposizioni anticipate di trattamento, conosciute anche come testamento biologico o biotestamento, permettono a ogni individuo maggiorenne e capace di intendere e di volere di esprimere, in anticipo, le proprie scelte su:
-
Trattamenti sanitari
-
Accertamenti diagnostici
-
Cure nel fine vita
Il biotestamento si attiva solo nel caso in cui la persona non sia più in grado di esprimere la propria volontà a causa di una grave infermità mentale o fisica.
Nel documento si può anche indicare la volontà di evitare l’accanimento terapeutico, decidere sulle modalità di sepoltura e dare o negare il consenso alla donazione degli organi.
Testamento biologico: la figura del fiduciario
La legge 219/2017 consente di nominare nella DAT un fiduciario, ovvero una persona di fiducia incaricata di rappresentare il paziente nei rapporti con medici e strutture sanitarie.
Il fiduciario deve essere maggiorenne, capace di intendere e volere, e può essere un parente o un amico.
La nomina è revocabile in qualsiasi momento dal disponente.
La relazione medico-paziente
Uno degli aspetti centrali della legge è la valorizzazione della relazione di fiducia tra medico e paziente.
Il consenso informato diventa il punto di incontro tra l’autonomia decisionale della persona e la responsabilità professionale del medico.
Il medico è tenuto a rispettare le volontà espresse nella DAT e non è civilmente né penalmente responsabile per aver eseguito tali indicazioni.
Come redigere un testamento biologico
Il testamento biologico può essere redatto in più modi:
-
Con atto pubblico o scrittura privata autenticata da un notaio
-
Con scrittura privata consegnata all’ufficio di stato civile del Comune di residenza
-
Presso strutture sanitarie abilitate
-
Per i cittadini all’estero, presso gli Uffici consolari italiani
Tutti i documenti vengono inseriti nella Banca dati nazionale delle DAT, attiva dal 1° febbraio 2020.
La redazione delle DAT è gratuita, esente da imposte di bollo o registrazione, e può essere modificata o revocata in qualsiasi momento.
5 buoni motivi per compilare il testamento biologico
1. Per proteggere la propria dignità
Il testamento biologico consente di esprimere in modo chiaro e consapevole quali cure si desidera ricevere e quali rifiutare, anche in situazioni critiche.
2. Per esercitare la propria libertà di scelta
Scrivere le DAT significa decidere in autonomia, senza subire l’influenza di stati fisici o psicologici invalidanti.
3. Per tutelare i propri cari
In momenti difficili, i familiari potrebbero trovarsi a dover decidere per noi. Il biotestamento li solleva da un fardello doloroso, chiarendo in anticipo le nostre volontà.
4. Perché è sempre modificabile
Le disposizioni sono revocabili, modificabili e aggiornabili in qualsiasi momento, garantendo flessibilità fino alla fine.
5. Perché non è contrario ai principi religiosi
Il testamento biologico non riguarda eutanasia o suicidio assistito. È uno strumento legale e rispettoso dei valori personali e spirituali di ciascuno.
Redigere un testamento biologico non significa rassegnarsi alla malattia, ma prendersi cura del proprio futuro con lucidità e responsabilità.
È un gesto di amore verso sé stessi e verso chi ci sta accanto.
Scegliere oggi, per vivere con serenità domani.
Laura Persico Pezzino
Cos’è il testamento biologico e perché è importante
Testamento biologico. Poter esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari e scelte terapeutiche è un atto di responsabilità verso sé stessi e verso i propri cari.
Dal 14 dicembre 2017 questo è un diritto sancito dalla legge 219/2017, “Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento”, in vigore dal 31 gennaio 2018.
Nonostante ciò, ancora molte persone non sanno di avere la possibilità di firmare un consenso informato né conoscono le ragioni profonde che rendono utile redigere un testamento biologico.
Facciamo chiarezza su cosa sono le DAT e perché è utile compilarle.
Disposizioni anticipate di trattamento (DAT): cosa sono
Le disposizioni anticipate di trattamento, conosciute anche come testamento biologico o biotestamento, permettono a ogni individuo maggiorenne e capace di intendere e di volere di esprimere, in anticipo, le proprie scelte su:
-
Trattamenti sanitari
-
Accertamenti diagnostici
-
Cure nel fine vita
Il biotestamento si attiva solo nel caso in cui la persona non sia più in grado di esprimere la propria volontà a causa di una grave infermità mentale o fisica.
Nel documento si può anche indicare la volontà di evitare l’accanimento terapeutico, decidere sulle modalità di sepoltura e dare o negare il consenso alla donazione degli organi.
Testamento biologico: la figura del fiduciario
La legge 219/2017 consente di nominare nella DAT un fiduciario, ovvero una persona di fiducia incaricata di rappresentare il paziente nei rapporti con medici e strutture sanitarie.
Il fiduciario deve essere maggiorenne, capace di intendere e volere, e può essere un parente o un amico.
La nomina è revocabile in qualsiasi momento dal disponente.
La relazione medico-paziente
Uno degli aspetti centrali della legge è la valorizzazione della relazione di fiducia tra medico e paziente.
Il consenso informato diventa il punto di incontro tra l’autonomia decisionale della persona e la responsabilità professionale del medico.
Il medico è tenuto a rispettare le volontà espresse nella DAT e non è civilmente né penalmente responsabile per aver eseguito tali indicazioni.
Come redigere un testamento biologico
Il testamento biologico può essere redatto in più modi:
-
Con atto pubblico o scrittura privata autenticata da un notaio
-
Con scrittura privata consegnata all’ufficio di stato civile del Comune di residenza
-
Presso strutture sanitarie abilitate
-
Per i cittadini all’estero, presso gli Uffici consolari italiani
Tutti i documenti vengono inseriti nella Banca dati nazionale delle DAT, attiva dal 1° febbraio 2020.
La redazione delle DAT è gratuita, esente da imposte di bollo o registrazione, e può essere modificata o revocata in qualsiasi momento.
5 buoni motivi per compilare il testamento biologico
1. Per proteggere la propria dignità
Il testamento biologico consente di esprimere in modo chiaro e consapevole quali cure si desidera ricevere e quali rifiutare, anche in situazioni critiche.
2. Per esercitare la propria libertà di scelta
Scrivere le DAT significa decidere in autonomia, senza subire l’influenza di stati fisici o psicologici invalidanti.
3. Per tutelare i propri cari
In momenti difficili, i familiari potrebbero trovarsi a dover decidere per noi. Il biotestamento li solleva da un fardello doloroso, chiarendo in anticipo le nostre volontà.
4. Perché è sempre modificabile
Le disposizioni sono revocabili, modificabili e aggiornabili in qualsiasi momento, garantendo flessibilità fino alla fine.
5. Perché non è contrario ai principi religiosi
Il testamento biologico non riguarda eutanasia o suicidio assistito. È uno strumento legale e rispettoso dei valori personali e spirituali di ciascuno.
Redigere un testamento biologico non significa rassegnarsi alla malattia, ma prendersi cura del proprio futuro con lucidità e responsabilità.
È un gesto di amore verso sé stessi e verso chi ci sta accanto.
Scegliere oggi, per vivere con serenità domani.
Laura Persico Pezzino