Savona. Cimitero: più cari loculi, cremazioni e ornamenti.

Da gennaio dire addio ai propri cari costerà di più con il nuovo aumento delle tariffe cimiteriali. La giunta ha approvato il nuovo tariffario per i servizi del cimitero di Zinola che saranno in vigore con il nuovo anno. Si tratta di un aumento dell’1,2%, in base all’inflazione programmata, che verrà comunque a pesare sulle tasche dei savonesi dopo i rincari decisi da Palazzo Sisto due anni fa per risanare il bilancio ed entrati in vigore a inizio 2017. In alcuni casi i costi dei servizi cimiteriali erano stati incrementati fino al 550 per cento ed erano stati anche accompagnati ad una riduzione della durata delle concessioni dei colombari da 50 ma a 30 anni; a questa revisione delle tariffe era poi seguito un primo adeguamento con l’inflazione, che aveva rincarato il costo dei servizi cimiteriali dell’1,7%. E ora una nuova piccola stangata che colpisce chi si trova ad aver perso un parente o una persona cara. Ad esempio il canone di concessione delle tombe per 99 anni passa da 48 mila 200 euro a 48 mila 800 e il terreno al metro quadro aumenta di 21 euro (da 1.624 euro a 1.643 euro). Gli aumenti per la concessione trentennale dei colombari cambiano in base alla posizione della salma e sono di circa cento euro per la prima fila, per passare agli 80 euro per quelli in seconda fila fino all’aumento più contenuto per la quinta e oltre di circa 50 euro. La posa degli ornamenti funebri per i defunti sarà più cara di circa un euro mentre incrementi più consistenti sono quelli previsti per il servizio di cremazione. Le cremazioni dei residenti passano da 356 a 360 euro e negli altri casi da 610 a 617 euro (la spesa per questo servizio era di 600 euro nel 2016). Ritirare le ceneri dei propri cari costerà 154 euro. Per i loculi cinerari e le cellette ossario la prima fila costerà circa 309 euro invece di 305 fino alla tredicesima e oltre per le quali l’aumento è più contenuto (da 254 mila euro a 257). Intanto il Comune si prepara ad affidare i servizi cimiteriali ai privati, a partire dalla metà del 2019, per far fronte alla carenza di personale.
Da gennaio dire addio ai propri cari costerà di più con il nuovo aumento delle tariffe cimiteriali. La giunta ha approvato il nuovo tariffario per i servizi del cimitero di Zinola che saranno in vigore con il nuovo anno. Si tratta di un aumento dell’1,2%, in base all’inflazione programmata, che verrà comunque a pesare sulle tasche dei savonesi dopo i rincari decisi da Palazzo Sisto due anni fa per risanare il bilancio ed entrati in vigore a inizio 2017. In alcuni casi i costi dei servizi cimiteriali erano stati incrementati fino al 550 per cento ed erano stati anche accompagnati ad una riduzione della durata delle concessioni dei colombari da 50 ma a 30 anni; a questa revisione delle tariffe era poi seguito un primo adeguamento con l’inflazione, che aveva rincarato il costo dei servizi cimiteriali dell’1,7%. E ora una nuova piccola stangata che colpisce chi si trova ad aver perso un parente o una persona cara. Ad esempio il canone di concessione delle tombe per 99 anni passa da 48 mila 200 euro a 48 mila 800 e il terreno al metro quadro aumenta di 21 euro (da 1.624 euro a 1.643 euro). Gli aumenti per la concessione trentennale dei colombari cambiano in base alla posizione della salma e sono di circa cento euro per la prima fila, per passare agli 80 euro per quelli in seconda fila fino all’aumento più contenuto per la quinta e oltre di circa 50 euro. La posa degli ornamenti funebri per i defunti sarà più cara di circa un euro mentre incrementi più consistenti sono quelli previsti per il servizio di cremazione. Le cremazioni dei residenti passano da 356 a 360 euro e negli altri casi da 610 a 617 euro (la spesa per questo servizio era di 600 euro nel 2016). Ritirare le ceneri dei propri cari costerà 154 euro. Per i loculi cinerari e le cellette ossario la prima fila costerà circa 309 euro invece di 305 fino alla tredicesima e oltre per le quali l’aumento è più contenuto (da 254 mila euro a 257). Intanto il Comune si prepara ad affidare i servizi cimiteriali ai privati, a partire dalla metà del 2019, per far fronte alla carenza di personale.