Il Santo del giorno 19 febbraio, Beato Corrado Confalonieri
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Nome: Beato Corrado Confalonieri
Titolo: Eremita, Terziario francescano
Nome di battesimo: Corrado Confalonieri
Nascita: 1290, Calendasco, Piacenza
Morte: 19 febbraio 1351, Noto, Sicilia
Ricorrenza: 19 febbraio
Il Santo del giorno 19 febbraio è Beato Corrado Confalonieri, un nobile piacentino che rinunciò ai suoi beni per dedicarsi alla fede.
La sua vita, segnata dal pentimento e dalla preghiera, lo rese un esempio di umiltà e devozione.
La vita di Beato Corrado Confalonieri
Corrado Confalonieri nacque nel 1290 a Calendasco, in una famiglia nobile e benestante.
In gioventù, si dedicò ai piaceri della vita e alla caccia.
Durante una battuta, appiccò un incendio per stanare la selvaggina.
Il fuoco si propagò rapidamente, distruggendo boschi e abitazioni.
Un contadino innocente venne accusato dell’incendio e condannato a morte. Corrado, sopraffatto dal senso di colpa, confessò la sua responsabilità.
Per punizione, gli confiscarono tutti i beni, usati per risarcire i danni.
Dopo questo evento, decise di cambiare vita. Insieme alla moglie Giovannina, prese i voti religiosi.
Lui divenne terziario francescano, mentre lei entrò in un monastero di clarisse.
La vita da eremita in Sicilia
Dopo aver lasciato Piacenza, Corrado si ritirò in un eremo per dedicarsi alla penitenza e alla preghiera. Successivamente, si trasferì a Noto, in Sicilia, dove visse in una grotta nella Valle dei Pizzoni.
La sua vita ascetica attirò molti fedeli in cerca di conforto e consigli.
Si dice che durante la carestia del 1348-1349, Corrado distribuì pane caldo ai bisognosi.
Secondo la tradizione, gli angeli stessi impastavano e cuocevano il pane per lui.
Il culto e la beatificazione
Il Santo del giorno 19 febbraio, Beato Corrado Confalonieri, morì il 19 febbraio 1351 nella sua grotta, inginocchiato in preghiera.
Una luce divina avvolse il luogo, segno della sua unione con Dio.
Fu sepolto nella Cattedrale di Noto, dove è ancora venerato.
Papa Leone X lo beatificò nel 1515 e il culto si diffuse tra Piacenza e la Sicilia.
A Calendasco, Corrado è patrono dal 1617 e viene celebrato ogni 19 febbraio.
A Noto, il suo corpo è conservato in una magnifica urna d’argento.
Ogni anno si tengono due processioni in suo onore: una il 19 febbraio e un’altra l’ultima domenica di agosto.
Nome: Beato Corrado Confalonieri
Titolo: Eremita, Terziario francescano
Nome di battesimo: Corrado Confalonieri
Nascita: 1290, Calendasco, Piacenza
Morte: 19 febbraio 1351, Noto, Sicilia
Ricorrenza: 19 febbraio
Il Santo del giorno 19 febbraio è Beato Corrado Confalonieri, un nobile piacentino che rinunciò ai suoi beni per dedicarsi alla fede.
La sua vita, segnata dal pentimento e dalla preghiera, lo rese un esempio di umiltà e devozione.
La vita di Beato Corrado Confalonieri
Corrado Confalonieri nacque nel 1290 a Calendasco, in una famiglia nobile e benestante.
In gioventù, si dedicò ai piaceri della vita e alla caccia.
Durante una battuta, appiccò un incendio per stanare la selvaggina.
Il fuoco si propagò rapidamente, distruggendo boschi e abitazioni.
Un contadino innocente venne accusato dell’incendio e condannato a morte. Corrado, sopraffatto dal senso di colpa, confessò la sua responsabilità.
Per punizione, gli confiscarono tutti i beni, usati per risarcire i danni.
Dopo questo evento, decise di cambiare vita. Insieme alla moglie Giovannina, prese i voti religiosi.
Lui divenne terziario francescano, mentre lei entrò in un monastero di clarisse.
La vita da eremita in Sicilia
Dopo aver lasciato Piacenza, Corrado si ritirò in un eremo per dedicarsi alla penitenza e alla preghiera. Successivamente, si trasferì a Noto, in Sicilia, dove visse in una grotta nella Valle dei Pizzoni.
La sua vita ascetica attirò molti fedeli in cerca di conforto e consigli.
Si dice che durante la carestia del 1348-1349, Corrado distribuì pane caldo ai bisognosi.
Secondo la tradizione, gli angeli stessi impastavano e cuocevano il pane per lui.
Il culto e la beatificazione
Il Santo del giorno 19 febbraio, Beato Corrado Confalonieri, morì il 19 febbraio 1351 nella sua grotta, inginocchiato in preghiera.
Una luce divina avvolse il luogo, segno della sua unione con Dio.
Fu sepolto nella Cattedrale di Noto, dove è ancora venerato.
Papa Leone X lo beatificò nel 1515 e il culto si diffuse tra Piacenza e la Sicilia.
A Calendasco, Corrado è patrono dal 1617 e viene celebrato ogni 19 febbraio.
A Noto, il suo corpo è conservato in una magnifica urna d’argento.
Ogni anno si tengono due processioni in suo onore: una il 19 febbraio e un’altra l’ultima domenica di agosto.