Il Santo del giorno 18 febbraio, Santa Geltrude Comensoli
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Nome: Santa Geltrude Comensoli
Titolo: Fondatrice
Nome di battesimo: Caterina Comensoli
Nascita: 18 gennaio 1847, Bienno, Brescia
Morte: 18 febbraio 1903, Bergamo
Ricorrenza: 18 febbraio
Il Santo del giorno 18 febbraio è Santa Geltrude Comensoli, fondatrice delle Suore Sacramentine, un ordine religioso dedicato all’adorazione perpetua del Santissimo Sacramento e all’educazione dei giovani.
La sua vita fu caratterizzata da una profonda devozione e un instancabile impegno per la diffusione della fede attraverso l’educazione e la preghiera.
La vita di Santa Geltrude Comensoli
Santa Geltrude nacque nel 1847 a Bienno, in Val Camonica, in una famiglia numerosa e di umili origini.
Fin da bambina dimostrò una grande sensibilità religiosa, tanto che ricevette la Prima Comunione a soli sei anni, un evento che segnò profondamente la sua vita spirituale.
Nel 1867 entrò nella Compagnia di Sant’Angela Merici, ma il suo desiderio più grande era dedicarsi completamente all’adorazione eucaristica.
Il 15 dicembre 1882, insieme al sacerdote Francesco Spinelli, fondò la congregazione delle Suore Adoratrici del Santissimo Sacramento, con lo scopo di promuovere la preghiera eucaristica e l’istruzione cristiana delle giovani.
Assunse il nome di Suor Geltrude e si dedicò alla crescita della sua comunità religiosa.
Nel 1894, aprì nuove case per le sue suore a Castelnuovo Bocca d’Adda e a Lavagna, espandendo la missione della sua congregazione.
Tuttavia, le difficoltà economiche e le incomprensioni ecclesiastiche misero a dura prova il suo operato.
Nonostante ciò, non perse mai la fede e continuò la sua opera fino alla morte, avvenuta il 18 febbraio 1903 a Bergamo.
Il miracolo della canonizzazione
Il Santo del giorno 18 febbraio è stato riconosciuto dalla Chiesa con la canonizzazione ufficiale di Santa Geltrude nel 2009 da Papa Benedetto XVI.
Il miracolo attribuito alla sua intercessione riguarda la guarigione inspiegabile di Vasco Ricchini, un bambino affetto da una grave forma di meningite.
Nel 2001, Vasco, all’età di quattro anni, entrò in coma per una grave insufficienza multiorgano. I medici ritenevano che non ci fossero speranze di sopravvivenza.
Le Suore Sacramentine, che dirigevano la scuola frequentata dal bambino, iniziarono una novena di preghiera a Santa Geltrude.
La mattina del 4 ottobre, il bambino si svegliò improvvisamente, sorprendendo i medici.
Pochi giorni dopo fu dimesso dall’ospedale senza alcuna conseguenza neurologica o fisica, un evento ritenuto scientificamente inspiegabile.
Dopo un rigoroso processo di verifica, la Chiesa riconobbe ufficialmente questo evento come miracolo, permettendo così la canonizzazione di Santa Geltrude Comensoli.
Il culto e la devozione a Santa Geltrude
Santa Geltrude Comensoli è oggi venerata come protettrice dell’adorazione eucaristica e dell’educazione cristiana.
La sua festa liturgica si celebra ogni 18 febbraio, con celebrazioni speciali nelle chiese e nei conventi delle Suore Sacramentine.
Il suo corpo riposa nel Santuario delle Suore Sacramentine a Bergamo, luogo di pellegrinaggio per molti fedeli che ne invocano l’intercessione.
Nome: Santa Geltrude Comensoli
Titolo: Fondatrice
Nome di battesimo: Caterina Comensoli
Nascita: 18 gennaio 1847, Bienno, Brescia
Morte: 18 febbraio 1903, Bergamo
Ricorrenza: 18 febbraio
Il Santo del giorno 18 febbraio è Santa Geltrude Comensoli, fondatrice delle Suore Sacramentine, un ordine religioso dedicato all’adorazione perpetua del Santissimo Sacramento e all’educazione dei giovani.
La sua vita fu caratterizzata da una profonda devozione e un instancabile impegno per la diffusione della fede attraverso l’educazione e la preghiera.
La vita di Santa Geltrude Comensoli
Santa Geltrude nacque nel 1847 a Bienno, in Val Camonica, in una famiglia numerosa e di umili origini.
Fin da bambina dimostrò una grande sensibilità religiosa, tanto che ricevette la Prima Comunione a soli sei anni, un evento che segnò profondamente la sua vita spirituale.
Nel 1867 entrò nella Compagnia di Sant’Angela Merici, ma il suo desiderio più grande era dedicarsi completamente all’adorazione eucaristica.
Il 15 dicembre 1882, insieme al sacerdote Francesco Spinelli, fondò la congregazione delle Suore Adoratrici del Santissimo Sacramento, con lo scopo di promuovere la preghiera eucaristica e l’istruzione cristiana delle giovani.
Assunse il nome di Suor Geltrude e si dedicò alla crescita della sua comunità religiosa.
Nel 1894, aprì nuove case per le sue suore a Castelnuovo Bocca d’Adda e a Lavagna, espandendo la missione della sua congregazione.
Tuttavia, le difficoltà economiche e le incomprensioni ecclesiastiche misero a dura prova il suo operato.
Nonostante ciò, non perse mai la fede e continuò la sua opera fino alla morte, avvenuta il 18 febbraio 1903 a Bergamo.
Il miracolo della canonizzazione
Il Santo del giorno 18 febbraio è stato riconosciuto dalla Chiesa con la canonizzazione ufficiale di Santa Geltrude nel 2009 da Papa Benedetto XVI.
Il miracolo attribuito alla sua intercessione riguarda la guarigione inspiegabile di Vasco Ricchini, un bambino affetto da una grave forma di meningite.
Nel 2001, Vasco, all’età di quattro anni, entrò in coma per una grave insufficienza multiorgano. I medici ritenevano che non ci fossero speranze di sopravvivenza.
Le Suore Sacramentine, che dirigevano la scuola frequentata dal bambino, iniziarono una novena di preghiera a Santa Geltrude.
La mattina del 4 ottobre, il bambino si svegliò improvvisamente, sorprendendo i medici.
Pochi giorni dopo fu dimesso dall’ospedale senza alcuna conseguenza neurologica o fisica, un evento ritenuto scientificamente inspiegabile.
Dopo un rigoroso processo di verifica, la Chiesa riconobbe ufficialmente questo evento come miracolo, permettendo così la canonizzazione di Santa Geltrude Comensoli.
Il culto e la devozione a Santa Geltrude
Santa Geltrude Comensoli è oggi venerata come protettrice dell’adorazione eucaristica e dell’educazione cristiana.
La sua festa liturgica si celebra ogni 18 febbraio, con celebrazioni speciali nelle chiese e nei conventi delle Suore Sacramentine.
Il suo corpo riposa nel Santuario delle Suore Sacramentine a Bergamo, luogo di pellegrinaggio per molti fedeli che ne invocano l’intercessione.