Il Santo del giorno 12 febbraio, Santi Martiri di Abitina
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Nome: Santi Martiri di Abitina
Titolo: Cristiani
Ricorrenza: 12 febbraio
Il Santo del giorno 12 febbraio celebra i Santi Martiri di Abitina, 49 cristiani che nel 304 d.C. sacrificarono la loro vita per la fede.
Nonostante i divieti imposti dall’imperatore Diocleziano, continuarono a celebrare l’Eucaristia, subendo arresti, torture e infine la morte.
La Chiesa cattolica li onora come esempio di resistenza spirituale e fedeltà a Cristo.
Il martirio dei cristiani di Abitina
Nel 303 d.C., l’imperatore Diocleziano proibì ai cristiani di celebrare il culto e ordinò la distruzione delle Scritture e dei luoghi di preghiera.
Nonostante il divieto, un gruppo di fedeli, guidato dal presbitero Saturnino, continuò a riunirsi in segreto nella città di Abitina, nell’attuale Tunisia.
Il 12 febbraio 304, le autorità scoprirono la loro celebrazione e li arrestarono.
Deportati a Cartagine, affrontarono l’interrogatorio del proconsole Anulino.
Tra loro, il senatore Dativo, anche sotto tortura, si rifiutò di denunciare i suoi compagni. Anche le donne mostrarono grande coraggio, come Vittoria, che dichiarò di aver partecipato liberamente alla funzione.
Uno degli episodi più significativi avvenne quando Emerito, uno degli accusati, pronunciò la celebre frase:
“Sine dominico non possumus” – “Non possiamo vivere senza celebrare il giorno del Signore”.
Nonostante le torture, nessuno rinnegò la propria fede.
Molti morirono in prigione, mentre altri vennero giustiziati per aver sfidato i decreti imperiali.
Il significato del loro sacrificio
I Santi Martiri di Abitina incarnano la forza della fede cristiana nei tempi di persecuzione.
La loro scelta di celebrare l’Eucaristia nonostante i divieti sottolinea l’importanza della Messa domenicale per i cristiani, diventando un simbolo di fedeltà e resistenza spirituale.
Papa Benedetto XVI ricordò il loro martirio come un monito per i cristiani di oggi, chiamati a difendere la loro fede anche nelle situazioni più difficili.
Nome: Santi Martiri di Abitina
Titolo: Cristiani
Ricorrenza: 12 febbraio
Il Santo del giorno 12 febbraio celebra i Santi Martiri di Abitina, 49 cristiani che nel 304 d.C. sacrificarono la loro vita per la fede.
Nonostante i divieti imposti dall’imperatore Diocleziano, continuarono a celebrare l’Eucaristia, subendo arresti, torture e infine la morte.
La Chiesa cattolica li onora come esempio di resistenza spirituale e fedeltà a Cristo.
Il martirio dei cristiani di Abitina
Nel 303 d.C., l’imperatore Diocleziano proibì ai cristiani di celebrare il culto e ordinò la distruzione delle Scritture e dei luoghi di preghiera.
Nonostante il divieto, un gruppo di fedeli, guidato dal presbitero Saturnino, continuò a riunirsi in segreto nella città di Abitina, nell’attuale Tunisia.
Il 12 febbraio 304, le autorità scoprirono la loro celebrazione e li arrestarono.
Deportati a Cartagine, affrontarono l’interrogatorio del proconsole Anulino.
Tra loro, il senatore Dativo, anche sotto tortura, si rifiutò di denunciare i suoi compagni. Anche le donne mostrarono grande coraggio, come Vittoria, che dichiarò di aver partecipato liberamente alla funzione.
Uno degli episodi più significativi avvenne quando Emerito, uno degli accusati, pronunciò la celebre frase:
“Sine dominico non possumus” – “Non possiamo vivere senza celebrare il giorno del Signore”.
Nonostante le torture, nessuno rinnegò la propria fede.
Molti morirono in prigione, mentre altri vennero giustiziati per aver sfidato i decreti imperiali.
Il significato del loro sacrificio
I Santi Martiri di Abitina incarnano la forza della fede cristiana nei tempi di persecuzione.
La loro scelta di celebrare l’Eucaristia nonostante i divieti sottolinea l’importanza della Messa domenicale per i cristiani, diventando un simbolo di fedeltà e resistenza spirituale.
Papa Benedetto XVI ricordò il loro martirio come un monito per i cristiani di oggi, chiamati a difendere la loro fede anche nelle situazioni più difficili.