Il Santo del giorno 10 marzo: San Macario di Gerusalemme.

Il Santo del giorno 10 marzo: San Macario di Gerusalemme
Nome: San Macario di Gerusalemme
Titolo: Vescovo
Nascita: III secolo, Gerusalemme
Morte: 335 circa, Gerusalemme
Ricorrenza: 10 marzo
Il Santo del giorno 10 marzo è San Macario di Gerusalemme, vescovo della città santa nel IV secolo.
Si distinse per la sua opposizione all’arianesimo e per il suo ruolo nel Concilio di Nicea del 325.
La sua opera fu fondamentale per il recupero dei luoghi santi della cristianità e per la costruzione della Basilica del Santo Sepolcro.
La vita di San Macario di Gerusalemme
San Macario divenne vescovo di Gerusalemme nel 312, in un periodo di rinascita per il cristianesimo dopo le persecuzioni.
Fu uno dei primi vescovi a beneficiare della pace costantiniana, che garantì ai cristiani libertà di culto.
Partecipò al Concilio di Nicea nel 325, dove difese la fede cattolica contro l’arianesimo, che negava la natura divina di Gesù. Si ritiene che abbia contribuito alla stesura del Credo niceno, ancora oggi recitato nella liturgia cristiana.
Secondo la tradizione, fu Macario a incoraggiare l’imperatore Costantino e sua madre, Sant’Elena, a ricercare la Vera Croce.
Fece demolire il tempio pagano di Venere, costruito sopra il Calvario, portando alla luce il luogo della Resurrezione di Cristo.
Su questo sito Costantino fece erigere la Basilica del Santo Sepolcro, uno dei luoghi più sacri della cristianità.
Il Santo del giorno 10 marzo, San Macario, viene invocato come protettore dei teologi e dei difensori della fede, grazie al suo ruolo nel Concilio di Nicea e nella lotta contro le eresie.
Il Santo del giorno 10 marzo: San Macario di Gerusalemme
Nome: San Macario di Gerusalemme
Titolo: Vescovo
Nascita: III secolo, Gerusalemme
Morte: 335 circa, Gerusalemme
Ricorrenza: 10 marzo
Il Santo del giorno 10 marzo è San Macario di Gerusalemme, vescovo della città santa nel IV secolo.
Si distinse per la sua opposizione all’arianesimo e per il suo ruolo nel Concilio di Nicea del 325.
La sua opera fu fondamentale per il recupero dei luoghi santi della cristianità e per la costruzione della Basilica del Santo Sepolcro.
La vita di San Macario di Gerusalemme
San Macario divenne vescovo di Gerusalemme nel 312, in un periodo di rinascita per il cristianesimo dopo le persecuzioni.
Fu uno dei primi vescovi a beneficiare della pace costantiniana, che garantì ai cristiani libertà di culto.
Partecipò al Concilio di Nicea nel 325, dove difese la fede cattolica contro l’arianesimo, che negava la natura divina di Gesù. Si ritiene che abbia contribuito alla stesura del Credo niceno, ancora oggi recitato nella liturgia cristiana.
Secondo la tradizione, fu Macario a incoraggiare l’imperatore Costantino e sua madre, Sant’Elena, a ricercare la Vera Croce.
Fece demolire il tempio pagano di Venere, costruito sopra il Calvario, portando alla luce il luogo della Resurrezione di Cristo.
Su questo sito Costantino fece erigere la Basilica del Santo Sepolcro, uno dei luoghi più sacri della cristianità.
Il Santo del giorno 10 marzo, San Macario, viene invocato come protettore dei teologi e dei difensori della fede, grazie al suo ruolo nel Concilio di Nicea e nella lotta contro le eresie.