Lanzo. “Hanno lasciato il corpo di mio padre tre giorni sul tavolo dell’obitorio”.
Lanzo. “Hanno lasciato il corpo di mio padre tre giorni sul tavolo dell’obitorio”.
Era morto da tre giorni, steso sul tavolaccio dell’obitorio, coperto da un lenzuolo bianco. Ma a nessuno degli addetti dell’ex Mauriziano di Lanzo, è venuto in mente di sistemare il corpo di Luigi Trotta, in una delle celle frigo. Così il cadavere del 60enne, ex dipendente delle Molinette, si è decomposto. Ieri la figlia Lidia Trotta ha presentato una denuncia contro ignoti ai carabinieri e ora toccherà alla procura di Ivrea capire se qualcuno ha delle responsabilità in questa triste vicenda. “A me non interessa chi, ma qualcuno deve pagare, perché quello che è successo a mio padre è vergognoso, ingiustificabile“, tuona la donna.
Era morto da tre giorni, steso sul tavolaccio dell’obitorio, coperto da un lenzuolo bianco. Ma a nessuno degli addetti dell’ex Mauriziano di Lanzo, è venuto in mente di sistemare il corpo di Luigi Trotta, in una delle celle frigo. Così il cadavere del 60enne, ex dipendente delle Molinette, si è decomposto. Ieri la figlia Lidia Trotta ha presentato una denuncia contro ignoti ai carabinieri e ora toccherà alla procura di Ivrea capire se qualcuno ha delle responsabilità in questa triste vicenda. “A me non interessa chi, ma qualcuno deve pagare, perché quello che è successo a mio padre è vergognoso, ingiustificabile“, tuona la donna.