Neanche la morte è a impatto zero: il caso dei forni crematori in Toscana.

24 Luglio 2018 - 04:41--Cremazione, Forni Crematori-

La vita di ogni essere umano è scandita dalla continua interazione con l’ambiente che lo circonda, che a seguito di quest’interazione non rimane mai uguale a sé stesso: se ne deduce che il traguardo di un “impatto ambientale zero” è una tensione ideale da inseguire per ogni attività umana, senza per questo dimenticarsi di fare i conti con la realtà. Non a caso una delle quattro leggi fondamentali dell’ecologia avanzate da Barry Commoner è che non esistono pasti gratis. Vale la pena notare che anche l’estrema conseguenza di ogni vita umana, la morte, non si esime dall’impartirci questa lezione.
L’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana (Arpat) ha recentemente dedicato un approfondimento molto concreto al tema, affrontando l’impatto ambientale dei forni crematori. Si dirà che al forno crematorio si potrebbe sostituire la più tradizionale inumazione del cadavere, ma in questo caso l’impatto ambientale dell’operazione potrebbe riproporsi in altri termini (ad esempio il consumo di suolo adibito a cimitero), e torneremmo alle leggi fondamentali dell’ecologia. Vale dunque la pena approfondire il caso specifico dei forni crematori.
Come nella migliore delle tradizioni, il caso italiano vuole che la Legge 130/2001 “Disposizioni in materia di cremazione e dispersione delle ceneri” prevedesse l’emanazione di uno specifico provvedimento interministeriale in materia, che dopo 17 anni risulta però non ancora pervenuto. Il risultato è che «ad oggi in Italia non esiste una norma unitaria che disciplini l’installazione degli impianti di cremazione e le loro conseguenti emissioni; ogni Regione o Provincia stabilisce quindi dei limiti specifici in relazione alla localizzazione dell’impianto ed alla tecnologia adottata».
Le Regioni elaborano inoltre “Piani regionali di coordinamento” per mettere a sistema le esigenze del territorio in termini di forni crematori (attualmente sono 9 i forni crematori attivi in Toscana, e 5 i forni adibiti per la cremazione delle carcasse di animali non umani), mentre la gestione dei singoli impianti «spetta ai Comuni, che ne approvano i progetti di costruzione e vigilano sulla loro conduzione». Anche perché, come già accennato, si tratta di un’attività – come tutte – lontana dallo slogan “impatto zero”.

continua a leggere

Condividi sui tuoi social...
Articoli correlati
TgFuneral24 Consiglia
Holding Funeraria Italiana
scacf cofani funebri perugia
lorandi group industria cofani funebri a brescia
gfm asti imbottiture funebri eccellenza della manifattura italiana
Paolo Imeri - Urne Cinerarie e Cofani Funebri
ellena autotrasformazioni saluzzo
registro italiano imprese funebri
pet news 24 quotidiano di informazione dedicato ai nostri amici animali
memories books necrologi funerali e annunci di lutto in italia
infortunistica tossani bologna
giesse risarcimento danni
studio 3a risarcimento danni mortali mestre
assisto assistenza gratuita risarcimento danni gravi a padova
architettura piu progettazione case funerarie a brescia
Apiemme Engineering srl
Orologi Bussolino
scuola superiore di formazione per la funeraria fondata da carmelo pezzino e nino leanza
coccato e mezzetti manufatti funerari e sanitari a novara
tg italia arreda arredamenti negozi ed interni a padova
OLTRE MAGAZINE
impresa funebre san siro milano
onoranze funebri croce verde reggio emilia
onoranze funebri e casa funeraria giubileo torino
impresa funebre bonino biella
Centro Servizi Funebri Antonio Pirovano Monza Brianza e Milano
Giardino degli Angeli - Case Funerarie e Onoranze Funebri
funeral corporation servizi funebri metropolitani a rozzano
onoranze funebri certosa milano
pompe funebri europa milano
onoranze funebri marni codogno
Nebuloni Onoranze Funebri e Casa Funeraria a Milano e provincia
pompe funebri pulici carate brianza
onoranze funebri gennaro tammaro napoli
onoranze funebri gennaro tammaro napoli
newsletter
rimani informato

Iscriviti alla nostra newsletter, riceverai solo informazioni utili.

Leggi la nostra Privacy Policy per maggiori informazioni su come trattiamo i tuoi dati personali.

Neanche la morte è a impatto zero: il caso dei forni crematori in Toscana.
24 Luglio 2018 - 04:41--Cremazione, Forni Crematori-

La vita di ogni essere umano è scandita dalla continua interazione con l’ambiente che lo circonda, che a seguito di quest’interazione non rimane mai uguale a sé stesso: se ne deduce che il traguardo di un “impatto ambientale zero” è una tensione ideale da inseguire per ogni attività umana, senza per questo dimenticarsi di fare i conti con la realtà. Non a caso una delle quattro leggi fondamentali dell’ecologia avanzate da Barry Commoner è che non esistono pasti gratis. Vale la pena notare che anche l’estrema conseguenza di ogni vita umana, la morte, non si esime dall’impartirci questa lezione.
L’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana (Arpat) ha recentemente dedicato un approfondimento molto concreto al tema, affrontando l’impatto ambientale dei forni crematori. Si dirà che al forno crematorio si potrebbe sostituire la più tradizionale inumazione del cadavere, ma in questo caso l’impatto ambientale dell’operazione potrebbe riproporsi in altri termini (ad esempio il consumo di suolo adibito a cimitero), e torneremmo alle leggi fondamentali dell’ecologia. Vale dunque la pena approfondire il caso specifico dei forni crematori.
Come nella migliore delle tradizioni, il caso italiano vuole che la Legge 130/2001 “Disposizioni in materia di cremazione e dispersione delle ceneri” prevedesse l’emanazione di uno specifico provvedimento interministeriale in materia, che dopo 17 anni risulta però non ancora pervenuto. Il risultato è che «ad oggi in Italia non esiste una norma unitaria che disciplini l’installazione degli impianti di cremazione e le loro conseguenti emissioni; ogni Regione o Provincia stabilisce quindi dei limiti specifici in relazione alla localizzazione dell’impianto ed alla tecnologia adottata».
Le Regioni elaborano inoltre “Piani regionali di coordinamento” per mettere a sistema le esigenze del territorio in termini di forni crematori (attualmente sono 9 i forni crematori attivi in Toscana, e 5 i forni adibiti per la cremazione delle carcasse di animali non umani), mentre la gestione dei singoli impianti «spetta ai Comuni, che ne approvano i progetti di costruzione e vigilano sulla loro conduzione». Anche perché, come già accennato, si tratta di un’attività – come tutte – lontana dallo slogan “impatto zero”.

continua a leggere

Condividi sui tuoi social...
TgFuneral24 Consiglia
Holding Funeraria Italiana
scacf cofani funebri perugia
lorandi group industria cofani funebri a brescia
gfm asti imbottiture funebri eccellenza della manifattura italiana
Paolo Imeri - Urne Cinerarie e Cofani Funebri
ellena autotrasformazioni saluzzo
registro italiano imprese funebri
pet news 24 quotidiano di informazione dedicato ai nostri amici animali
memories books necrologi funerali e annunci di lutto in italia
infortunistica tossani bologna
giesse risarcimento danni
studio 3a risarcimento danni mortali mestre
assisto assistenza gratuita risarcimento danni gravi a padova
architettura piu progettazione case funerarie a brescia
Apiemme Engineering srl
Orologi Bussolino
scuola superiore di formazione per la funeraria fondata da carmelo pezzino e nino leanza
coccato e mezzetti manufatti funerari e sanitari a novara
tg italia arreda arredamenti negozi ed interni a padova
OLTRE MAGAZINE
impresa funebre san siro milano
onoranze funebri croce verde reggio emilia
onoranze funebri e casa funeraria giubileo torino
impresa funebre bonino biella
Centro Servizi Funebri Antonio Pirovano Monza Brianza e Milano
Giardino degli Angeli - Case Funerarie e Onoranze Funebri
funeral corporation servizi funebri metropolitani a rozzano
onoranze funebri certosa milano
pompe funebri europa milano
onoranze funebri marni codogno
Nebuloni Onoranze Funebri e Casa Funeraria a Milano e provincia
pompe funebri pulici carate brianza
onoranze funebri gennaro tammaro napoli
onoranze funebri gennaro tammaro napoli
newsletter
rimani informato

Iscriviti alla nostra newsletter, riceverai solo informazioni utili.

Leggi la nostra Privacy Policy per maggiori informazioni su come trattiamo i tuoi dati personali.