Napoli. Baby rapinatore ucciso: il questore vieta i funerali pubblici.
Non ci saranno funerali pubblici per Luigi Caiafa, il baby rapinatore ucciso domenica mattina in via Duomo. Lo ha stabilito il questore di Napoli Alessandro Giuliano a tutela di esigenze di ordine pubblico in una vicenda in cui pesano parentele scomode e frequentazioni recenti del ragazzo. Luigi Caiafa ha il padre detenuto agli arresti domiciliari (dopo essere rimasto invischiato in una vicenda di droga), mentre la madre è ritenuta legata a un clan attualmente attivo nella zona di Pizzofalcone e del Pallonetto di Santa Lucia; nel 2019, Luigi venne arrestato in casa di un boss del narcotraffico mentre deteneva dosi di cocaina ed è stato nei mesi scorsi fermato per una serie di controlli di polizia accanto a soggetti legati al clan Mazzarella. Fatto sta che la salma del 17enne passerà dall’obitorio al cimitero per l’estrema benedizione, da tenere in forma strettamente privata.
Non ci saranno funerali pubblici per Luigi Caiafa, il baby rapinatore ucciso domenica mattina in via Duomo. Lo ha stabilito il questore di Napoli Alessandro Giuliano a tutela di esigenze di ordine pubblico in una vicenda in cui pesano parentele scomode e frequentazioni recenti del ragazzo. Luigi Caiafa ha il padre detenuto agli arresti domiciliari (dopo essere rimasto invischiato in una vicenda di droga), mentre la madre è ritenuta legata a un clan attualmente attivo nella zona di Pizzofalcone e del Pallonetto di Santa Lucia; nel 2019, Luigi venne arrestato in casa di un boss del narcotraffico mentre deteneva dosi di cocaina ed è stato nei mesi scorsi fermato per una serie di controlli di polizia accanto a soggetti legati al clan Mazzarella. Fatto sta che la salma del 17enne passerà dall’obitorio al cimitero per l’estrema benedizione, da tenere in forma strettamente privata.