Il trombettista jazz sudafricano Hugh Masekela è morto a 78 anni a Johannesburg: da una decina d’anni era malato di cancro alla prostata. Masekela, che nacque nel 1939 a Witbank, è considerato uno dei più importanti musicisti africani del Novecento: a partire dalla fine degli anni Cinquanta si affermò come un talentuoso trombettista ed entrò nel giro dei più importanti jazzisti statunitensi. Pubblicò i suoi primi dischi da solista negli anni Sessanta e collaborò con molti altri musicisti, come Paul Simon e Bob Marley. Poi tornò in Africa, dove scrisse alcune famosissime canzoni anti-apartheid: la più famosa fu “Soweto Blues”, cantata dalla celebre Miriam Makeba (che fu sua moglie per due anni, negli anni Sessanta) e ispirata alle rivolte del 1976 degli studenti neri contro le politiche segregazioniste degli afrikaner, nelle quali morirono centinaia di persone. Dopo avere attivamente sostenuto la campagna per la scarcerazione di Nelson Mandela, nel 1990, quando finì l’apartheid, Masekela tornò infine in Sudafrica dove ha vissuto fino alla sua morte.