Mogol racconta la sua straordinaria vita (e il rapporto con la morte) a un passo dai novant’anni.

Mogol, rivelazioni dall’Aldilà: “Lucio Battisti mi ha parlato, Mango mi ha mandato un segnale”
Giulio Rapetti, conosciuto da tutti come Mogol, si apre come mai prima d’ora.
Alla soglia dei suoi novant’anni, il leggendario paroliere italiano ripercorre un’esistenza straordinaria, segnata da successi musicali, incontri indimenticabili, pericoli scampati e persino misteriosi messaggi dall’Aldilà.
In una lunga intervista, Mogol rivela dettagli inediti sulla sua carriera, sui suoi amori e le amicizie di una vita.
Una vita “incredibile e pericolosa”
Mogol definisce la sua vita come “incredibile e pericolosa”.
Racconta episodi che hanno messo a rischio la sua esistenza, come un bagno circondato da squali in Australia o immersioni pericolose a Porto Rotondo, da cui si è salvato grazie alla fede e alla preghiera.
“Credo che Dio mi protegga”, ammette, attribuendo alla Provvidenza anche la sua longevità e vitalità.
Mogol: gli inizi, i grandi incontri e le collaborazioni storiche
Figlio d’arte, con un padre dirigente alla Ricordi, Mogol sceglie di firmarsi con uno pseudonimo ispirato al “Gran Mogol” delle Giovani Marmotte.
Dopo aver tradotto successi stranieri – sua la versione italiana di “Space Oddity” di David Bowie – inizia a collaborare con i grandi nomi della musica italiana:
- Con Luigi Tenco, vive il dramma del Festival di Sanremo 1967.
- Con Mina, contribuisce al successo di “Il cielo in una stanza”.
- Con Gianni Morandi, firma “Canzoni stonate”, rilanciandone la carriera.
- Con Zucchero, intrattiene un rapporto complesso, nato da lezioni di canto.
- Con Riccardo Cocciante, costruisce una lunga e prolifica collaborazione.
Ma il sodalizio più celebre resta quello con Lucio Battisti, con cui crea capolavori come “29 settembre” e “Per una lira”.
La loro separazione nel 1980 fu dovuta solo a questioni economiche: “Io chiedevo una divisione equa dei guadagni”, precisa Mogol.
I messaggi dall’Aldilà: Battisti e Mango
Tra le rivelazioni più sorprendenti, Mogol racconta di aver ricevuto un messaggio da Lucio Battisti dopo la sua morte.
Attraverso una medium, avrebbe ricevuto il testo di “L’arcobaleno”, un brano che considera un dono del suo storico amico e collaboratore.
Anche con Mango ha vissuto un’esperienza premonitrice: mentre ascoltava la sua musica, ha visto un arcobaleno a cerchio perfetto poco prima di ricevere la notizia della sua scomparsa.
“È stato come un segnale”, confessa con emozione.
Fede, affetti e segreti di longevità
Oggi Mogol vive circondato dagli affetti: la moglie Daniela, molto più giovane, i figli Alfredo, Mario, Carolina e Francesco, e gli amici storici come Adriano Celentano.
Apprezza il lavoro di Giorgia Meloni, che definisce “instancabile”, e ha un rapporto di stima con personalità come Maurizio Gasparri.
Il suo segreto per arrivare a 90 anni in perfetta forma?
Una dieta sana (kefir e noci, proteine, verdura e minestrone), attività fisica quotidiana con pesi e palestra, otto ore di sonno regolari e pochissimi eccessi. “I dolci quasi non li tocco, e bevo pochissimo vino”, rivela.
Con le sue parole e le sue canzoni, Mogol ha saputo toccare l’anima di generazioni di italiani.
La sua storia, intrisa di talento, spiritualità e umanità, è un invito a credere nei sogni, nell’amore e nella forza delle emozioni.
Laura Persico Pezzino
Mogol, rivelazioni dall’Aldilà: “Lucio Battisti mi ha parlato, Mango mi ha mandato un segnale”
Giulio Rapetti, conosciuto da tutti come Mogol, si apre come mai prima d’ora.
Alla soglia dei suoi novant’anni, il leggendario paroliere italiano ripercorre un’esistenza straordinaria, segnata da successi musicali, incontri indimenticabili, pericoli scampati e persino misteriosi messaggi dall’Aldilà.
In una lunga intervista, Mogol rivela dettagli inediti sulla sua carriera, sui suoi amori e le amicizie di una vita.
Una vita “incredibile e pericolosa”
Mogol definisce la sua vita come “incredibile e pericolosa”.
Racconta episodi che hanno messo a rischio la sua esistenza, come un bagno circondato da squali in Australia o immersioni pericolose a Porto Rotondo, da cui si è salvato grazie alla fede e alla preghiera.
“Credo che Dio mi protegga”, ammette, attribuendo alla Provvidenza anche la sua longevità e vitalità.
Mogol: gli inizi, i grandi incontri e le collaborazioni storiche
Figlio d’arte, con un padre dirigente alla Ricordi, Mogol sceglie di firmarsi con uno pseudonimo ispirato al “Gran Mogol” delle Giovani Marmotte.
Dopo aver tradotto successi stranieri – sua la versione italiana di “Space Oddity” di David Bowie – inizia a collaborare con i grandi nomi della musica italiana:
- Con Luigi Tenco, vive il dramma del Festival di Sanremo 1967.
- Con Mina, contribuisce al successo di “Il cielo in una stanza”.
- Con Gianni Morandi, firma “Canzoni stonate”, rilanciandone la carriera.
- Con Zucchero, intrattiene un rapporto complesso, nato da lezioni di canto.
- Con Riccardo Cocciante, costruisce una lunga e prolifica collaborazione.
Ma il sodalizio più celebre resta quello con Lucio Battisti, con cui crea capolavori come “29 settembre” e “Per una lira”.
La loro separazione nel 1980 fu dovuta solo a questioni economiche: “Io chiedevo una divisione equa dei guadagni”, precisa Mogol.
I messaggi dall’Aldilà: Battisti e Mango
Tra le rivelazioni più sorprendenti, Mogol racconta di aver ricevuto un messaggio da Lucio Battisti dopo la sua morte.
Attraverso una medium, avrebbe ricevuto il testo di “L’arcobaleno”, un brano che considera un dono del suo storico amico e collaboratore.
Anche con Mango ha vissuto un’esperienza premonitrice: mentre ascoltava la sua musica, ha visto un arcobaleno a cerchio perfetto poco prima di ricevere la notizia della sua scomparsa.
“È stato come un segnale”, confessa con emozione.
Fede, affetti e segreti di longevità
Oggi Mogol vive circondato dagli affetti: la moglie Daniela, molto più giovane, i figli Alfredo, Mario, Carolina e Francesco, e gli amici storici come Adriano Celentano.
Apprezza il lavoro di Giorgia Meloni, che definisce “instancabile”, e ha un rapporto di stima con personalità come Maurizio Gasparri.
Il suo segreto per arrivare a 90 anni in perfetta forma?
Una dieta sana (kefir e noci, proteine, verdura e minestrone), attività fisica quotidiana con pesi e palestra, otto ore di sonno regolari e pochissimi eccessi. “I dolci quasi non li tocco, e bevo pochissimo vino”, rivela.
Con le sue parole e le sue canzoni, Mogol ha saputo toccare l’anima di generazioni di italiani.
La sua storia, intrisa di talento, spiritualità e umanità, è un invito a credere nei sogni, nell’amore e nella forza delle emozioni.
Laura Persico Pezzino