Milano saluta Inge Feltrinelli: un valzer spensierato per la regina dell’editoria.
Un valzer per ricordare Inge Feltrinelli: come annunciato, alle 19 di ieri in tutte le librerie d’Italia del gruppo cittadini, passanti e turisti hanno potuto ballare sulle note del “Valzer brillante” de “Il gattopardo”. Un momento di danza e di celebrazione della vitalità di Inge aperto a tutti, un ultimo omaggio alla regina dell’editoria. A palazzo Marino la camera ardente. All’ingresso un ritratto di Inge la ricorda sorridente, spiccano nella foto in bianco e nero l’arancione della sciarpa e il giallo dello sfondo e la scritta: “I libri sono tutto, i libri sono la vita. Seguiremo il suo esempio. È una promessa! Gruppo Feltrinelli“. Gli stessi colori, arancione e giallo, scelti per i fiori che ricoprono il feretro e ornano la sala, rose e gerbere. “Credeva nel valore delle battaglie culturali. Non dimentico il suo orrore per i recenti rigurgiti neo nazisti in Germania e per certe derive della politica italiana“. Così Carlo Feltrinelli, figlio di Inge e presidente del gruppo, ha parlato della madre nel corso del ricordo che si è tenuto in apertura della camera ardente. Fotografa, fotoreporter, grande appassionata di moda, di arte e di ogni forma di creatività, quella di Inge Feltrinelli è stata una vita circondata da libri, librai, editori, scrittori e lettori, cominciata nel 1930 a Gottinga in una famiglia ebrea nella Germania nazista. In giro per tutto il mondo, ha conosciuto alcuni tra i più importanti personaggi dell’epoca, da Hemingway a Picasso, fino all’incontro, alla vigilia degli Anni ‘60, con il suo futuro marito, Giangiacomo Feltrinelli. Poi il trasferimento a Milano, per prendere le redini della casa editrice alla sua morte. L’Associazione Italiana Editori ricorderà Inge il 10 ottobre in occasione dell’inaugurazione del padiglione italiano alla Buchmesse di Francoforte, che “era un po’ la sua seconda casa“, come ha sottolineato il presidente Ricardo Franco Levi. I funerali si sono svolti in forma privata.
Un valzer per ricordare Inge Feltrinelli: come annunciato, alle 19 di ieri in tutte le librerie d’Italia del gruppo cittadini, passanti e turisti hanno potuto ballare sulle note del “Valzer brillante” de “Il gattopardo”. Un momento di danza e di celebrazione della vitalità di Inge aperto a tutti, un ultimo omaggio alla regina dell’editoria. A palazzo Marino la camera ardente. All’ingresso un ritratto di Inge la ricorda sorridente, spiccano nella foto in bianco e nero l’arancione della sciarpa e il giallo dello sfondo e la scritta: “I libri sono tutto, i libri sono la vita. Seguiremo il suo esempio. È una promessa! Gruppo Feltrinelli“. Gli stessi colori, arancione e giallo, scelti per i fiori che ricoprono il feretro e ornano la sala, rose e gerbere. “Credeva nel valore delle battaglie culturali. Non dimentico il suo orrore per i recenti rigurgiti neo nazisti in Germania e per certe derive della politica italiana“. Così Carlo Feltrinelli, figlio di Inge e presidente del gruppo, ha parlato della madre nel corso del ricordo che si è tenuto in apertura della camera ardente. Fotografa, fotoreporter, grande appassionata di moda, di arte e di ogni forma di creatività, quella di Inge Feltrinelli è stata una vita circondata da libri, librai, editori, scrittori e lettori, cominciata nel 1930 a Gottinga in una famiglia ebrea nella Germania nazista. In giro per tutto il mondo, ha conosciuto alcuni tra i più importanti personaggi dell’epoca, da Hemingway a Picasso, fino all’incontro, alla vigilia degli Anni ‘60, con il suo futuro marito, Giangiacomo Feltrinelli. Poi il trasferimento a Milano, per prendere le redini della casa editrice alla sua morte. L’Associazione Italiana Editori ricorderà Inge il 10 ottobre in occasione dell’inaugurazione del padiglione italiano alla Buchmesse di Francoforte, che “era un po’ la sua seconda casa“, come ha sottolineato il presidente Ricardo Franco Levi. I funerali si sono svolti in forma privata.
