Milano. Morto Ezio Barbieri, il leggendario bandito della “ligera”.
In una recente mostra fotografica dedicata alla storia della mala a Milano, Ezio Barbieri compare in una immagine in bianco e nero: impettito dietro le sbarre, il gessato doppiopetto, i baffi e i capelli impeccabilmente curati lo fanno assomigliare a Clark Gable, divo hollywoodiano dell’epoca, o ad Amedeo Nazzari, il suo alter ego italiano. Barbieri era il bandito più temuto e famoso della “ligera”, la criminalità milanese dell’immediato dopoguerra, ed è morto all’età di 95 anni: viveva a Barcellona Pozzo di Gotto, in Sicilia, dove era rimasto a vivere una volta uscito dal carcere nel 1971. Di lui restano la memoria di leggendari colpi in banca, sfrontati e geniali, e anche alcune leggende come quella che lo vede distribuire il bottino dei suoi colpi tra le famiglie povere dell’Isola, il quartiere di Milano dove era cresciuto.
In una recente mostra fotografica dedicata alla storia della mala a Milano, Ezio Barbieri compare in una immagine in bianco e nero: impettito dietro le sbarre, il gessato doppiopetto, i baffi e i capelli impeccabilmente curati lo fanno assomigliare a Clark Gable, divo hollywoodiano dell’epoca, o ad Amedeo Nazzari, il suo alter ego italiano. Barbieri era il bandito più temuto e famoso della “ligera”, la criminalità milanese dell’immediato dopoguerra, ed è morto all’età di 95 anni: viveva a Barcellona Pozzo di Gotto, in Sicilia, dove era rimasto a vivere una volta uscito dal carcere nel 1971. Di lui restano la memoria di leggendari colpi in banca, sfrontati e geniali, e anche alcune leggende come quella che lo vede distribuire il bottino dei suoi colpi tra le famiglie povere dell’Isola, il quartiere di Milano dove era cresciuto.