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Malta. Niente lutto nazionale per la reporter uccisa.

#jesuisdaphne? Mica tanto. Non scendono le bandiere a mezz’asta. Non scende in piazza molta gente: all’una e mezza, per piangere davanti al tribunale la loro Politkovskaja, i maltesi sono sì e no duecento; lunedì sera, a fiaccolare, poche migliaia. Si canta l’Innu Malti, “questa nostra bella terra adornata della luce più dolce…”. Ma niente lutto nazionale, nessun minuto immobile. Solo sulla barriera sonora di una provinciale qualcuno ha spruzzato a spray nero l’ultimo post della giornalista Daphne Caruana Galizia, fatta a pezzi lunedì da un’autobomba: “Vedo corruzione ovunque, la situazione è disperata”.

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