Milano. Morto Livio Caputo, giornalista liberal.

Se ne va Livio Caputo. Giornalista legato al mondo liberal, grande esperto di esteri, con parecchi anni di cronache e commenti in giro per il mondo, ma che aveva legato il suo nome, e anche una buona parte della sua fama giornalistica, a La Notte, quotidiano del pomeriggio edito a Milano. Caputo ne aveva sostituito il primo e longevo direttore, Nino Nutrizio, e tra la fine degli anni ‘70 e l’84 aveva seguito l’ultima epopea dei gangster di Milano. Penna brillante, aria snob e grande lavoratore, da giovane era stato a Bonn, a Londra, a New York e nel 1976, quando Indro Montanelli aveva fondato Il Giornale abbandonando il Corriere, l’aveva affiancato con il compito di editorialista.
Se ne va Livio Caputo. Giornalista legato al mondo liberal, grande esperto di esteri, con parecchi anni di cronache e commenti in giro per il mondo, ma che aveva legato il suo nome, e anche una buona parte della sua fama giornalistica, a La Notte, quotidiano del pomeriggio edito a Milano. Caputo ne aveva sostituito il primo e longevo direttore, Nino Nutrizio, e tra la fine degli anni ‘70 e l’84 aveva seguito l’ultima epopea dei gangster di Milano. Penna brillante, aria snob e grande lavoratore, da giovane era stato a Bonn, a Londra, a New York e nel 1976, quando Indro Montanelli aveva fondato Il Giornale abbandonando il Corriere, l’aveva affiancato con il compito di editorialista.