Addio a Rino Dondi Pinton, morto a 103 anni l’inventore del Cynar.

Rino Dondi Pinton, celebre per aver ideato, insieme all’imprenditore Angelo Dalle Molle, il leggendario amaro Cynar, si è spento all’età di 103 anni.
Il suo contributo al mondo della distilleria ha lasciato un segno indelebile nella cultura enogastronomica italiana, segnando un’epoca e conquistando il palato di intere generazioni.
La nascita del Cynar: un’intuizione rivoluzionaria
Nato a Padova, Dondi Pinton entrò giovanissimo nel mondo della distillazione, facendo carriera fino a diventare responsabile della produzione presso la G.B. Pezziol. Fu proprio in questo contesto che, a soli 27 anni, ebbe l’intuizione di creare un amaro innovativo, realizzato con l’ingrediente più insolito per l’epoca: il carciofo.
L’idea si concretizzò grazie alla collaborazione con i fratelli Dalle Molle, portando nel 1952 alla nascita ufficiale del Cynar.
L’amaro si inserì perfettamente nel periodo del boom economico italiano, conquistando rapidamente il mercato grazie al suo gusto inconfondibile e alla sua promessa di benessere digestivo.
Tuttavia, il vero trionfo arrivò nel 1966, quando una delle campagne pubblicitarie più iconiche della televisione italiana, con protagonista Ernesto Calindri e il celebre slogan “Cynar, contro il logorio della vita moderna”, portò il brand a livelli di notorietà senza precedenti.
Un’eredità senza tempo: il ritorno del Cynar
Dopo un periodo di minore diffusione negli anni successivi, il Cynar ha vissuto una nuova giovinezza negli ultimi anni, trovando spazio nelle nuove tendenze del beverage, in particolare grazie al mondo degli aperitivi.
Il suo impiego nei cocktail, come il celebre Spritz al Cynar, lo ha reso apprezzato anche dalle nuove generazioni, consolidando il suo ruolo di classico intramontabile.
Tra le iniziative più recenti che hanno rilanciato il marchio, spicca la collaborazione con il Venezia Calcio, che ha inserito il logo del Cynar sulle proprie maglie, dando ulteriore visibilità al brand e contribuendo alla sua crescente popolarità sui social media.
Un uomo di successo e un’icona del Made in Italy
Dopo la straordinaria esperienza con il Cynar, Rino Dondi Pinton ha proseguito la sua carriera nel settore della distilleria fino al meritato ritiro nella sua città natale.
Il suo contributo all’industria e alla cultura italiana è stato riconosciuto nel 2021 con il titolo di “Padovano Eccellente”, conferito dal sindaco di Padova.
L’anno successivo, nel 2022, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo ha insignito dell’onorificenza di “Cavaliere di Gran Croce”, massimo riconoscimento della Repubblica Italiana.
Con la sua scomparsa, l’Italia dice addio a un pioniere del settore e a un uomo che ha saputo coniugare tradizione e innovazione.
La sua storia, legata indissolubilmente al Cynar, rimarrà per sempre un simbolo della creatività e dell’eccellenza italiana nel mondo della distillazione.
Rino Dondi Pinton, celebre per aver ideato, insieme all’imprenditore Angelo Dalle Molle, il leggendario amaro Cynar, si è spento all’età di 103 anni.
Il suo contributo al mondo della distilleria ha lasciato un segno indelebile nella cultura enogastronomica italiana, segnando un’epoca e conquistando il palato di intere generazioni.
La nascita del Cynar: un’intuizione rivoluzionaria
Nato a Padova, Dondi Pinton entrò giovanissimo nel mondo della distillazione, facendo carriera fino a diventare responsabile della produzione presso la G.B. Pezziol. Fu proprio in questo contesto che, a soli 27 anni, ebbe l’intuizione di creare un amaro innovativo, realizzato con l’ingrediente più insolito per l’epoca: il carciofo.
L’idea si concretizzò grazie alla collaborazione con i fratelli Dalle Molle, portando nel 1952 alla nascita ufficiale del Cynar.
L’amaro si inserì perfettamente nel periodo del boom economico italiano, conquistando rapidamente il mercato grazie al suo gusto inconfondibile e alla sua promessa di benessere digestivo.
Tuttavia, il vero trionfo arrivò nel 1966, quando una delle campagne pubblicitarie più iconiche della televisione italiana, con protagonista Ernesto Calindri e il celebre slogan “Cynar, contro il logorio della vita moderna”, portò il brand a livelli di notorietà senza precedenti.
Un’eredità senza tempo: il ritorno del Cynar
Dopo un periodo di minore diffusione negli anni successivi, il Cynar ha vissuto una nuova giovinezza negli ultimi anni, trovando spazio nelle nuove tendenze del beverage, in particolare grazie al mondo degli aperitivi.
Il suo impiego nei cocktail, come il celebre Spritz al Cynar, lo ha reso apprezzato anche dalle nuove generazioni, consolidando il suo ruolo di classico intramontabile.
Tra le iniziative più recenti che hanno rilanciato il marchio, spicca la collaborazione con il Venezia Calcio, che ha inserito il logo del Cynar sulle proprie maglie, dando ulteriore visibilità al brand e contribuendo alla sua crescente popolarità sui social media.
Un uomo di successo e un’icona del Made in Italy
Dopo la straordinaria esperienza con il Cynar, Rino Dondi Pinton ha proseguito la sua carriera nel settore della distilleria fino al meritato ritiro nella sua città natale.
Il suo contributo all’industria e alla cultura italiana è stato riconosciuto nel 2021 con il titolo di “Padovano Eccellente”, conferito dal sindaco di Padova.
L’anno successivo, nel 2022, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo ha insignito dell’onorificenza di “Cavaliere di Gran Croce”, massimo riconoscimento della Repubblica Italiana.
Con la sua scomparsa, l’Italia dice addio a un pioniere del settore e a un uomo che ha saputo coniugare tradizione e innovazione.
La sua storia, legata indissolubilmente al Cynar, rimarrà per sempre un simbolo della creatività e dell’eccellenza italiana nel mondo della distillazione.