Il Santo del giorno 9 aprile: San Demetrio di Tessalonica.

Nome: San Demetrio di Tessalonica
Titolo: Martire
Nascita: III secolo, località sconosciuta
Morte: 306, Tessalonica
Ricorrenza: 9 aprile
Le origini di un martire leggendario
San Demetrio di Tessalonica vive nel III secolo, in un’epoca segnata dalle persecuzioni contro i cristiani.
Secondo la tradizione, è trafitto da lance intorno al 306, forse per ordine di Diocleziano o Galerio.
Le fonti più antiche sulla sua esistenza risalgono a 175 anni dopo il martirio, e alcuni studiosi mettono in dubbio la sua reale storicità.
Nonostante questo, la devozione nei suoi confronti cresce rapidamente e si diffonde in tutto il mondo cristiano.
Il santo guerriero e il culto medioevale
In versioni agiografiche successive, Demetrio è presentato come un militare romano, addirittura come proconsole di Tessalonica.
Proprio per questo motivo diventa uno dei santi protettori dei Crociati, al pari di San Giorgio.
I greci ortodossi lo venerano come Megalomartire e santo miroblita, ovvero “che trasuda mirra”, un segno di santità miracolosa.
Il suo culto si estende rapidamente nei Balcani e in Italia, specialmente tra le comunità di tradizione bizantina.
La Morte, le reliquie e il culto
San Demetrio muore martire a Tessalonica per la sua fede in Cristo.
Il suo esempio diventa simbolo di forza, coraggio e protezione per i popoli cristiani d’Oriente e d’Occidente.
San Demetrio è patrono della città di Salonicco, in Grecia, dove si conservano le sue reliquie principali.
Una parte delle sue ossa è custodita anche in Italia, nella cripta della chiesa di San Lorenzo in Campo (PU).
Il teschio torna a Salonicco nel 1978, seguito da gran parte delle reliquie nel 1980.
Il 9 aprile, data indicata nel Martirologio Romano, viene celebrato dalla Chiesa cattolica.
La Chiesa ortodossa invece lo ricorda il 26 ottobre, data delle celebrazioni principali a Salonicco.
Presso i serbi ortodossi è venerato come Mitar, con festa l’8 novembre, chiamata Mitrovdan.
Nome: San Demetrio di Tessalonica
Titolo: Martire
Nascita: III secolo, località sconosciuta
Morte: 306, Tessalonica
Ricorrenza: 9 aprile
Le origini di un martire leggendario
San Demetrio di Tessalonica vive nel III secolo, in un’epoca segnata dalle persecuzioni contro i cristiani.
Secondo la tradizione, è trafitto da lance intorno al 306, forse per ordine di Diocleziano o Galerio.
Le fonti più antiche sulla sua esistenza risalgono a 175 anni dopo il martirio, e alcuni studiosi mettono in dubbio la sua reale storicità.
Nonostante questo, la devozione nei suoi confronti cresce rapidamente e si diffonde in tutto il mondo cristiano.
Il santo guerriero e il culto medioevale
In versioni agiografiche successive, Demetrio è presentato come un militare romano, addirittura come proconsole di Tessalonica.
Proprio per questo motivo diventa uno dei santi protettori dei Crociati, al pari di San Giorgio.
I greci ortodossi lo venerano come Megalomartire e santo miroblita, ovvero “che trasuda mirra”, un segno di santità miracolosa.
Il suo culto si estende rapidamente nei Balcani e in Italia, specialmente tra le comunità di tradizione bizantina.
La Morte, le reliquie e il culto
San Demetrio muore martire a Tessalonica per la sua fede in Cristo.
Il suo esempio diventa simbolo di forza, coraggio e protezione per i popoli cristiani d’Oriente e d’Occidente.
San Demetrio è patrono della città di Salonicco, in Grecia, dove si conservano le sue reliquie principali.
Una parte delle sue ossa è custodita anche in Italia, nella cripta della chiesa di San Lorenzo in Campo (PU).
Il teschio torna a Salonicco nel 1978, seguito da gran parte delle reliquie nel 1980.
Il 9 aprile, data indicata nel Martirologio Romano, viene celebrato dalla Chiesa cattolica.
La Chiesa ortodossa invece lo ricorda il 26 ottobre, data delle celebrazioni principali a Salonicco.
Presso i serbi ortodossi è venerato come Mitar, con festa l’8 novembre, chiamata Mitrovdan.