Il Santo del giorno 24 febbraio, Sant’Etelberto

Nome: Sant’Etelberto
Titolo: Re del Kent
Nascita: 552 circa, sconosciuto
Morte: 24 febbraio 618, Canterbury, Inghilterra
Ricorrenza: 24 febbraio
Il Santo del giorno 24 febbraio è Sant’Etelberto, il primo re anglosassone a convertirsi al cristianesimo.
Governò il Kent tra il 580 e il 618, guadagnandosi il titolo di Bretwalda, ovvero sovrano con supremazia su più regni anglosassoni.
Dopo la sua morte, fu canonizzato per il ruolo fondamentale nella diffusione del cristianesimo in Inghilterra.
La vita di Sant’Etelberto
Sant’Etelberto nacque intorno al 552 e salì al trono del Kent attorno al 580 o 590, succedendo a suo padre Eormenric.
Sposò Berta, una principessa franca cristiana, figlia di Cariberto I, re dei Franchi. Il matrimonio con Berta gli garantì un’alleanza con il potente regno franco e facilitò la diffusione del cristianesimo nel suo territorio.
Secondo la Cronaca Anglo-Sassone, cercò di estendere il suo dominio sul Wessex, ma senza successo. Tuttavia, la sua influenza crebbe grazie ai legami con il regno franco e alla sua apertura verso la fede cristiana.
La conversione e il cristianesimo in Inghilterra
Il Santo del giorno 24 febbraio, Sant’Etelberto, giocò un ruolo cruciale nella cristianizzazione dell’Inghilterra.
Sua moglie Berta, già cristiana, portò con sé il cappellano Liudhard, che favorì la pratica del culto cristiano nel Kent.
Nel 597, il papa Gregorio Magno inviò Sant’Agostino di Canterbury con un gruppo di missionari per evangelizzare l’Inghilterra.
Secondo la tradizione, il primo incontro tra Etelberto e Agostino avvenne sotto una quercia, un luogo considerato privo di influenze magiche.
Nonostante la diffidenza iniziale, il re permise ai missionari di predicare e successivamente si convertì al cristianesimo, evento che portò alla conversione di migliaia di sudditi.
Papa Gregorio Magno scrisse più volte a Etelberto e a Berta, lodando il loro impegno per la fede.
Nel 601, il re ricevette nuove istruzioni da Roma e iniziò a favorire la costruzione di chiese e monasteri, gettando le basi per la futura Chiesa anglosassone.
Il codice di leggi di Sant’Etelberto
Etelberto non fu solo un promotore della fede, ma anche un riformatore politico.
Creò il primo codice legislativo anglosassone scritto, introducendo norme per:
- Proteggere la Chiesa
- Stabilire risarcimenti per i crimini
- Definire un sistema giuridico più organizzato
Questo codice dimostra che il Kent era un regno già centralizzato e ben amministrato.
La morte e il culto di Sant’Etelberto
Sant’Etelberto morì il 24 febbraio 618 a Canterbury. Fu sepolto con onori regali e venne presto venerato come santo per il suo ruolo fondamentale nella diffusione del cristianesimo in Inghilterra.
Il Martirologio Romano lo ricorda con queste parole:
“A Canterbury in Inghilterra, sant’Etelberto, re del Kent, che il vescovo sant’Agostino convertì, primo tra i principi inglesi, alla fede di Cristo.”
In passato, la sua festa veniva celebrata il 25 febbraio, poiché il 24 febbraio era dedicato a San Mattia Apostolo.
Dopo la riforma liturgica del 1969, con lo spostamento della festa di San Mattia al 14 maggio, la memoria di Sant’Etelberto tornò al 24 febbraio.
Il Santo del giorno 24 febbraio, Sant’Etelberto, fu un sovrano illuminato che favorì la diffusione del cristianesimo in Inghilterra.
Grazie alla sua conversione e al sostegno ai missionari, pose le basi per la cristianizzazione dell’intera isola.
Nome: Sant’Etelberto
Titolo: Re del Kent
Nascita: 552 circa, sconosciuto
Morte: 24 febbraio 618, Canterbury, Inghilterra
Ricorrenza: 24 febbraio
Il Santo del giorno 24 febbraio è Sant’Etelberto, il primo re anglosassone a convertirsi al cristianesimo.
Governò il Kent tra il 580 e il 618, guadagnandosi il titolo di Bretwalda, ovvero sovrano con supremazia su più regni anglosassoni.
Dopo la sua morte, fu canonizzato per il ruolo fondamentale nella diffusione del cristianesimo in Inghilterra.
La vita di Sant’Etelberto
Sant’Etelberto nacque intorno al 552 e salì al trono del Kent attorno al 580 o 590, succedendo a suo padre Eormenric.
Sposò Berta, una principessa franca cristiana, figlia di Cariberto I, re dei Franchi. Il matrimonio con Berta gli garantì un’alleanza con il potente regno franco e facilitò la diffusione del cristianesimo nel suo territorio.
Secondo la Cronaca Anglo-Sassone, cercò di estendere il suo dominio sul Wessex, ma senza successo. Tuttavia, la sua influenza crebbe grazie ai legami con il regno franco e alla sua apertura verso la fede cristiana.
La conversione e il cristianesimo in Inghilterra
Il Santo del giorno 24 febbraio, Sant’Etelberto, giocò un ruolo cruciale nella cristianizzazione dell’Inghilterra.
Sua moglie Berta, già cristiana, portò con sé il cappellano Liudhard, che favorì la pratica del culto cristiano nel Kent.
Nel 597, il papa Gregorio Magno inviò Sant’Agostino di Canterbury con un gruppo di missionari per evangelizzare l’Inghilterra.
Secondo la tradizione, il primo incontro tra Etelberto e Agostino avvenne sotto una quercia, un luogo considerato privo di influenze magiche.
Nonostante la diffidenza iniziale, il re permise ai missionari di predicare e successivamente si convertì al cristianesimo, evento che portò alla conversione di migliaia di sudditi.
Papa Gregorio Magno scrisse più volte a Etelberto e a Berta, lodando il loro impegno per la fede.
Nel 601, il re ricevette nuove istruzioni da Roma e iniziò a favorire la costruzione di chiese e monasteri, gettando le basi per la futura Chiesa anglosassone.
Il codice di leggi di Sant’Etelberto
Etelberto non fu solo un promotore della fede, ma anche un riformatore politico.
Creò il primo codice legislativo anglosassone scritto, introducendo norme per:
- Proteggere la Chiesa
- Stabilire risarcimenti per i crimini
- Definire un sistema giuridico più organizzato
Questo codice dimostra che il Kent era un regno già centralizzato e ben amministrato.
La morte e il culto di Sant’Etelberto
Sant’Etelberto morì il 24 febbraio 618 a Canterbury. Fu sepolto con onori regali e venne presto venerato come santo per il suo ruolo fondamentale nella diffusione del cristianesimo in Inghilterra.
Il Martirologio Romano lo ricorda con queste parole:
“A Canterbury in Inghilterra, sant’Etelberto, re del Kent, che il vescovo sant’Agostino convertì, primo tra i principi inglesi, alla fede di Cristo.”
In passato, la sua festa veniva celebrata il 25 febbraio, poiché il 24 febbraio era dedicato a San Mattia Apostolo.
Dopo la riforma liturgica del 1969, con lo spostamento della festa di San Mattia al 14 maggio, la memoria di Sant’Etelberto tornò al 24 febbraio.
Il Santo del giorno 24 febbraio, Sant’Etelberto, fu un sovrano illuminato che favorì la diffusione del cristianesimo in Inghilterra.
Grazie alla sua conversione e al sostegno ai missionari, pose le basi per la cristianizzazione dell’intera isola.