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Golia, molto più che una mascotte.

Il suo nome è Golia. La sua stazza lo avvicina molto al gigante di biblica memoria. Di professione fa l’aiuto receptionist alla Casa del Commiato che l’Impresa Funebre Verrua ha aperto alle porte di Bra. È un bovaro del Bernese, ricco di pelo e con un muso che fa subito tenerezza. E un peso che supera abbondantemente i 60 kg. Racconta Marina Milano, del Gruppo Verrua: “Quando abbiamo deciso di adottare Golia ci siamo subito resi conto che non poteva rimanere a casa da solo e abbiamo quindi incominciato a portarlo con noi in ufficio. Inizialmente avendo cura che non disturbasse nessuno. Poi, con il passare dei giorni, con grande sorpresa, abbiamo notato che, dopo aver preso confidenza con gli ambienti, si è subito dimostrato molto interessato ad accogliere le persone che vengono da noi. Creando subito una relazione di grande empatia con adulti che, solitamente, quando arrivano in ufficio hanno un grande carico di tristezza”. Aggiunge Armando Verrua: “Golia è un dispensatore di affetto. Accade infatti che tutti coloro che arrivando lo vedono, se non si fanno impressionare dalla sua mole, lo avvicinano, iniziando ad accarezzarlo. Lui è felice di interagire con gli adulti, inizia a scodinzolare, si accuccia ai piedi delle persone. Insomma, attiva una pet therapy involontaria”. Ma, si sa, non tutti sono amanti degli animali. Aggiunge Marina Milano: “Le rare volte in cui entra qualcuno a cui gli animali danno fastidio, Golia non si presenta. Perché certamente ha le antenne e lo percepisce da solo. Quindi si ritira in un’altra stanza”.

fonte: www.lastampa.it

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