Leonardo Del Vecchio: un addio collettivo a un imprenditore straordinario.
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Ad Agordo, cuore pulsante della storia di Luxottica, oltre 5.000 persone si sono riunite per dare l’ultimo saluto a Leonardo Del Vecchio, il visionario fondatore dell’azienda.
Un imprenditore che non si è mai considerato tale nel senso tradizionale del termine, ma piuttosto come il custode di una grande famiglia, quella dei suoi dipendenti.
Un Funerale Partecipato e Carico di Emozioni
Il feretro è giunto ad Agordo mercoledì, accolto dagli applausi della comunità.
La scelta del PalaLuxottica come luogo delle esequie è stata dettata dall’affetto e dalla devozione di coloro che hanno voluto rendergli omaggio.
Tra loro, tanti dipendenti dell’azienda con le inconfondibili magliette blu e il logo Luxottica, un tributo silenzioso e potente a colui che ha segnato il destino di migliaia di persone.
Un grande schermo ha proiettato immagini della vita di Del Vecchio, dalla sua infanzia nei Martinitt milanesi fino alla creazione di un impero industriale.
Durante la notte, quindici ex dipendenti, ora pensionati, hanno vegliato la salma a turno, un gesto che simboleggia il profondo legame umano che Del Vecchio aveva saputo costruire.
L’Affetto della Famiglia e dei Collaboratori
Claudio Del Vecchio, figlio dell’imprenditore, ha ricordato il padre con parole toccanti: “Mio padre si emozionava solo quando parlava dei suoi operai.
Anche negli ultimi giorni di vita il suo pensiero era rivolto alla fabbrica, ai suoi lavoratori. La Luxottica era la sua casa, la sua famiglia”.
Nicoletta Zampillo, moglie di Del Vecchio, ha sottolineato il senso di eredità lasciato dal marito: “Ha lasciato qualcosa di straordinario, e sono sicura che voi tutti lo porterete avanti con dedizione”.
Un pensiero condiviso anche da Rocco Basilico, manager di Luxottica e figlio della moglie: “Per lui non si trattava solo di un’azienda.
Luxottica era la sua missione, il suo modo di dare lavoro e stabilità a migliaia di famiglie”.
Il Significato della sua Opera
L’omelia del vescovo di Belluno-Feltre, monsignor Renato Marangoni, ha paragonato la storia di Del Vecchio a quella del seme di senape della parabola evangelica: piccolo e umile, ma capace di crescere fino a diventare la pianta più grande. “La tua passione e la tua determinazione hanno trasformato un sogno in realtà”, ha dichiarato il vescovo, sottolineando la profonda gratitudine della comunità montana per l’imprenditore.
Il Riconoscimento degli Amici e delle Istituzioni
Andrea Guerra, ex amministratore delegato di Luxottica, ha voluto ricordare l’ossessione positiva che guidava Del Vecchio: “Voleva che Luxottica fosse la più bella e la più brava azienda del mondo. E c’è riuscito”.
Anche Luciano Benetton ha sottolineato l’importanza di Del Vecchio per il territorio, un’impronta destinata a rimanere anche nel futuro.
Il ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, ha definito Del Vecchio “un padre per la comunità”, evidenziando il suo straordinario impegno nella creazione di un futuro solido per i lavoratori.
Presenti anche figure di spicco del mondo dell’imprenditoria e della finanza, tra cui Francesco Gaetano Caltagirone, Andrea Sironi, Giuseppe Marsocchio e Alberto Nagel.
Un Esempio Che Vive Oltre la Morte
Conclusa la cerimonia, la salma di Del Vecchio ha lasciato Agordo per tornare a Milano, dove riposerà.
Ma il suo spirito, il suo esempio e il suo insegnamento rimarranno vivi in Luxottica, nei suoi dipendenti e in tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo.
Il suo lascito non è solo un impero industriale, ma un’etica del lavoro fondata su rispetto, dedizione e visione.
In un mondo che spesso dimentica il valore umano dietro al successo economico, la storia di Leonardo Del Vecchio continua a insegnare che il vero capitale di un’impresa sono le persone che la rendono grande.
Ad Agordo, cuore pulsante della storia di Luxottica, oltre 5.000 persone si sono riunite per dare l’ultimo saluto a Leonardo Del Vecchio, il visionario fondatore dell’azienda.
Un imprenditore che non si è mai considerato tale nel senso tradizionale del termine, ma piuttosto come il custode di una grande famiglia, quella dei suoi dipendenti.
Un Funerale Partecipato e Carico di Emozioni
Il feretro è giunto ad Agordo mercoledì, accolto dagli applausi della comunità.
La scelta del PalaLuxottica come luogo delle esequie è stata dettata dall’affetto e dalla devozione di coloro che hanno voluto rendergli omaggio.
Tra loro, tanti dipendenti dell’azienda con le inconfondibili magliette blu e il logo Luxottica, un tributo silenzioso e potente a colui che ha segnato il destino di migliaia di persone.
Un grande schermo ha proiettato immagini della vita di Del Vecchio, dalla sua infanzia nei Martinitt milanesi fino alla creazione di un impero industriale.
Durante la notte, quindici ex dipendenti, ora pensionati, hanno vegliato la salma a turno, un gesto che simboleggia il profondo legame umano che Del Vecchio aveva saputo costruire.
L’Affetto della Famiglia e dei Collaboratori
Claudio Del Vecchio, figlio dell’imprenditore, ha ricordato il padre con parole toccanti: “Mio padre si emozionava solo quando parlava dei suoi operai.
Anche negli ultimi giorni di vita il suo pensiero era rivolto alla fabbrica, ai suoi lavoratori. La Luxottica era la sua casa, la sua famiglia”.
Nicoletta Zampillo, moglie di Del Vecchio, ha sottolineato il senso di eredità lasciato dal marito: “Ha lasciato qualcosa di straordinario, e sono sicura che voi tutti lo porterete avanti con dedizione”.
Un pensiero condiviso anche da Rocco Basilico, manager di Luxottica e figlio della moglie: “Per lui non si trattava solo di un’azienda.
Luxottica era la sua missione, il suo modo di dare lavoro e stabilità a migliaia di famiglie”.
Il Significato della sua Opera
L’omelia del vescovo di Belluno-Feltre, monsignor Renato Marangoni, ha paragonato la storia di Del Vecchio a quella del seme di senape della parabola evangelica: piccolo e umile, ma capace di crescere fino a diventare la pianta più grande. “La tua passione e la tua determinazione hanno trasformato un sogno in realtà”, ha dichiarato il vescovo, sottolineando la profonda gratitudine della comunità montana per l’imprenditore.
Il Riconoscimento degli Amici e delle Istituzioni
Andrea Guerra, ex amministratore delegato di Luxottica, ha voluto ricordare l’ossessione positiva che guidava Del Vecchio: “Voleva che Luxottica fosse la più bella e la più brava azienda del mondo. E c’è riuscito”.
Anche Luciano Benetton ha sottolineato l’importanza di Del Vecchio per il territorio, un’impronta destinata a rimanere anche nel futuro.
Il ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, ha definito Del Vecchio “un padre per la comunità”, evidenziando il suo straordinario impegno nella creazione di un futuro solido per i lavoratori.
Presenti anche figure di spicco del mondo dell’imprenditoria e della finanza, tra cui Francesco Gaetano Caltagirone, Andrea Sironi, Giuseppe Marsocchio e Alberto Nagel.
Un Esempio Che Vive Oltre la Morte
Conclusa la cerimonia, la salma di Del Vecchio ha lasciato Agordo per tornare a Milano, dove riposerà.
Ma il suo spirito, il suo esempio e il suo insegnamento rimarranno vivi in Luxottica, nei suoi dipendenti e in tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo.
Il suo lascito non è solo un impero industriale, ma un’etica del lavoro fondata su rispetto, dedizione e visione.
In un mondo che spesso dimentica il valore umano dietro al successo economico, la storia di Leonardo Del Vecchio continua a insegnare che il vero capitale di un’impresa sono le persone che la rendono grande.