Diritti d’autore: in Francia si pagano per l’utilizzo della musica nei riti funebri.

La sentenza della Corte di Giustizia di Parigi del 31 gennaio 2024 ha sancito un principio che sta facendo discutere l’intero settore funerario in Francia: le imprese di pompe funebri devono versare i diritti d’autore alla Sacem (Société des auteurs, compositeurs et éditeurs de musique) per la riproduzione di musica durante le cerimonie funebri. Questa decisione ha acceso il dibattito sulla gestione del diritto d’autore in un contesto tanto delicato quanto quello del commiato.
I diritti d’autore: il contesto giuridico e le implicazioni per il settore funebre
L’azienda OGF, tra i principali operatori funerari francesi, aveva sospeso il pagamento dei diritti d’autore nel 2019 a seguito di un incremento del 72% delle tariffe richieste dalla Sacem. Tuttavia, la Corte ha stabilito che la riproduzione musicale durante le esequie non rientra nell’ambito della sfera privata, ma costituisce un servizio commerciale, quindi soggetto alla normativa sul diritto d’autore.
A seguito di questa decisione, la Fédération des Pompes Funèbres ha negoziato con la Sacem un compenso forfettario, stabilendo che il 25% delle cerimonie utilizza musica soggetta a diritti. Questo implica che le imprese funebri dovranno trasmettere le playlist alla Sacem affinché gli autori possano ricevere la giusta remunerazione.
Un nuovo onere per le famiglie in lutto
L’applicazione di questa tassa comporterà un impatto economico sia per le imprese funebri che per le famiglie. Secondo le stime, i diritti d’autore per la musica funebre genereranno un introito annuale tra i 700.000 e gli 800.000 euro per la Sacem. Le imprese funebri si trovano ora di fronte a due opzioni per far fronte a questo nuovo costo:
- Aumentare di 5 euro le cerimonie che includono musica soggetta a diritti d’autore, offrendo invece gratuitamente brani liberi da diritti.
- Richiedere un contributo forfettario di 1 euro per ogni cliente, indipendentemente dalla presenza di musica durante il rito funebre.
Entrambe le soluzioni suscitano preoccupazioni. Da un lato, il rispetto per il lavoro degli artisti e dei compositori richiede che i diritti d’autore siano correttamente riconosciuti. Dall’altro, molte famiglie già gravate da spese significative per l’organizzazione di un funerale vedranno aumentare ulteriormente i costi.
Un precedente che potrebbe estendersi
La decisione della giustizia francese apre una questione che potrebbe avere ripercussioni ben oltre i confini nazionali. La regolamentazione del diritto d’autore nella musica riprodotta nei funerali è ancora un tema poco esplorato in molti paesi, ma questa sentenza potrebbe rappresentare un precedente per altre nazioni europee e non solo.
Le imprese funebri dovranno dunque riorganizzare la gestione della musica nei funerali, garantendo il rispetto delle norme sul copyright e valutando nuove strategie per contenere l’impatto economico sulle famiglie. Nel frattempo, le discussioni su possibili esenzioni o agevolazioni fiscali per le famiglie colpite da lutto potrebbero emergere nei prossimi mesi.
L’introduzione del pagamento dei diritti d’autore per la musica nei funerali segna un cambiamento significativo nel settore.
La musica, spesso scelta per onorare la memoria dei defunti e offrire conforto ai presenti, diventa ora anche un costo aggiuntivo da considerare. Resta da vedere come il settore e le famiglie reagiranno a questa novità e se altri paesi seguiranno l’esempio francese, introducendo regolamentazioni simili nel prossimo futuro.
La sentenza della Corte di Giustizia di Parigi del 31 gennaio 2024 ha sancito un principio che sta facendo discutere l’intero settore funerario in Francia: le imprese di pompe funebri devono versare i diritti d’autore alla Sacem (Société des auteurs, compositeurs et éditeurs de musique) per la riproduzione di musica durante le cerimonie funebri. Questa decisione ha acceso il dibattito sulla gestione del diritto d’autore in un contesto tanto delicato quanto quello del commiato.
I diritti d’autore: il contesto giuridico e le implicazioni per il settore funebre
L’azienda OGF, tra i principali operatori funerari francesi, aveva sospeso il pagamento dei diritti d’autore nel 2019 a seguito di un incremento del 72% delle tariffe richieste dalla Sacem. Tuttavia, la Corte ha stabilito che la riproduzione musicale durante le esequie non rientra nell’ambito della sfera privata, ma costituisce un servizio commerciale, quindi soggetto alla normativa sul diritto d’autore.
A seguito di questa decisione, la Fédération des Pompes Funèbres ha negoziato con la Sacem un compenso forfettario, stabilendo che il 25% delle cerimonie utilizza musica soggetta a diritti. Questo implica che le imprese funebri dovranno trasmettere le playlist alla Sacem affinché gli autori possano ricevere la giusta remunerazione.
Un nuovo onere per le famiglie in lutto
L’applicazione di questa tassa comporterà un impatto economico sia per le imprese funebri che per le famiglie. Secondo le stime, i diritti d’autore per la musica funebre genereranno un introito annuale tra i 700.000 e gli 800.000 euro per la Sacem. Le imprese funebri si trovano ora di fronte a due opzioni per far fronte a questo nuovo costo:
- Aumentare di 5 euro le cerimonie che includono musica soggetta a diritti d’autore, offrendo invece gratuitamente brani liberi da diritti.
- Richiedere un contributo forfettario di 1 euro per ogni cliente, indipendentemente dalla presenza di musica durante il rito funebre.
Entrambe le soluzioni suscitano preoccupazioni. Da un lato, il rispetto per il lavoro degli artisti e dei compositori richiede che i diritti d’autore siano correttamente riconosciuti. Dall’altro, molte famiglie già gravate da spese significative per l’organizzazione di un funerale vedranno aumentare ulteriormente i costi.
Un precedente che potrebbe estendersi
La decisione della giustizia francese apre una questione che potrebbe avere ripercussioni ben oltre i confini nazionali. La regolamentazione del diritto d’autore nella musica riprodotta nei funerali è ancora un tema poco esplorato in molti paesi, ma questa sentenza potrebbe rappresentare un precedente per altre nazioni europee e non solo.
Le imprese funebri dovranno dunque riorganizzare la gestione della musica nei funerali, garantendo il rispetto delle norme sul copyright e valutando nuove strategie per contenere l’impatto economico sulle famiglie. Nel frattempo, le discussioni su possibili esenzioni o agevolazioni fiscali per le famiglie colpite da lutto potrebbero emergere nei prossimi mesi.
L’introduzione del pagamento dei diritti d’autore per la musica nei funerali segna un cambiamento significativo nel settore.
La musica, spesso scelta per onorare la memoria dei defunti e offrire conforto ai presenti, diventa ora anche un costo aggiuntivo da considerare. Resta da vedere come il settore e le famiglie reagiranno a questa novità e se altri paesi seguiranno l’esempio francese, introducendo regolamentazioni simili nel prossimo futuro.