Orologio dell’Apocalisse: mancano 89 secondi dalla fine del mondo.
Orologio dell’Apocalisse: mancano 89 secondi dalla fine del mondo.
L’Orologio dell’Apocalisse, l’indicatore simbolico che rappresenta la distanza dell’umanità da una catastrofe globale, è stato aggiornato. Adesso mancano solo 89 secondi alla mezzanotte, un secondo in meno rispetto all’anno scorso.
L’orologio, che viene aggiornato ogni anno dal Bulletin of Atomic Scientists, l’organizzazione dei fisici atomici fondata nel 1945 da Albert Einstein, era rimasto fermo a 90 secondi alla mezzanotte dal 2023, quando è avvenuto l’ultimo spostamento in avanti. Lo scorso anno si era deciso di confermare la stessa “ora”.
Perché l’Orologio dell’Apocalisse è stato aggiornato
L’avvicinamento delle lancette alla mezzanotte, quindi alla fine del mondo, riflette l’aggravarsi di una serie di crisi globali. In cima alla lista, le minacce nucleari durante la guerra in Ucraina. Come ha spiegato Daniel Holz, presidente del comitato per la scienza e la sicurezza del Bulletin, l’invasione russa dell’Ucraina ha dato vita al conflitto più sanguinoso in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale, aumentando il rischio di un possibile uso di armi nucleari. La recente reticenza della Russia a negoziare nuovi trattati sul controllo degli armamenti rappresenta un ulteriore segnale allarmante.
Altre zone di instabilità globale includono il conflitto Israele-Gaza e le tensioni nel Medio Oriente, insieme all’aumento della pressione militare della Cina su Taiwan e ai test missilistici della Corea del Nord.
Un altro fattore determinante è l’accelerazione delle tecnologie legate all’intelligenza artificiale (AI). Nel 2024, le capacità dell’AI sono cresciute rapidamente, sollevando preoccupazioni per le sue applicazioni militari e i rischi per la sicurezza globale. Secondo Holz, i governi non stanno affrontando adeguatamente queste problematiche, con decisioni frammentarie che aumentano le incertezze e i pericoli. Infine, il cambiamento climatico rimane una minaccia costante.
Una lunga storia di avvertimenti
Dal 1947, le lancette dell’Orologio dell’Apocalisse sono state aggiornate 25 volte. Solo in otto occasioni si sono allontanate dalla mezzanotte, con l’ultima inversione di tendenza nel 2010, quando accordi sul clima e il controllo degli armamenti portarono a una momentanea speranza. Tuttavia, dal 2012, l’orologio è tornato inesorabilmente avanti, riflettendo l’incapacità dell’umanità di affrontare con decisione le sue sfide più urgenti.
Il conto alla rovescia per l’Umanità
“Impostare l’orologio del giudizio universale su 89 secondi a mezzanotte è un avvertimento per tutti i leader mondiali” ha dichiarato Holz “un chiaro segnale che il tempo sta per scadere”. Ogni decisione politica, ogni conflitto evitabile o errore di calcolo potrebbe avere conseguenze irreversibili.
Mentre l’Orologio dell’Apocalisse segna la sua distanza più breve dalla mezzanotte, il messaggio rimane chiaro: le sfide globali non possono essere ignorate. La collaborazione internazionale, il progresso scientifico e la consapevolezza collettiva rappresentano le uniche vie per garantire un futuro sostenibile per il nostro pianeta.
LPP
L’Orologio dell’Apocalisse, l’indicatore simbolico che rappresenta la distanza dell’umanità da una catastrofe globale, è stato aggiornato. Adesso mancano solo 89 secondi alla mezzanotte, un secondo in meno rispetto all’anno scorso.
L’orologio, che viene aggiornato ogni anno dal Bulletin of Atomic Scientists, l’organizzazione dei fisici atomici fondata nel 1945 da Albert Einstein, era rimasto fermo a 90 secondi alla mezzanotte dal 2023, quando è avvenuto l’ultimo spostamento in avanti. Lo scorso anno si era deciso di confermare la stessa “ora”.
Perché l’Orologio dell’Apocalisse è stato aggiornato
L’avvicinamento delle lancette alla mezzanotte, quindi alla fine del mondo, riflette l’aggravarsi di una serie di crisi globali. In cima alla lista, le minacce nucleari durante la guerra in Ucraina. Come ha spiegato Daniel Holz, presidente del comitato per la scienza e la sicurezza del Bulletin, l’invasione russa dell’Ucraina ha dato vita al conflitto più sanguinoso in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale, aumentando il rischio di un possibile uso di armi nucleari. La recente reticenza della Russia a negoziare nuovi trattati sul controllo degli armamenti rappresenta un ulteriore segnale allarmante.
Altre zone di instabilità globale includono il conflitto Israele-Gaza e le tensioni nel Medio Oriente, insieme all’aumento della pressione militare della Cina su Taiwan e ai test missilistici della Corea del Nord.
Un altro fattore determinante è l’accelerazione delle tecnologie legate all’intelligenza artificiale (AI). Nel 2024, le capacità dell’AI sono cresciute rapidamente, sollevando preoccupazioni per le sue applicazioni militari e i rischi per la sicurezza globale. Secondo Holz, i governi non stanno affrontando adeguatamente queste problematiche, con decisioni frammentarie che aumentano le incertezze e i pericoli. Infine, il cambiamento climatico rimane una minaccia costante.
Una lunga storia di avvertimenti
Dal 1947, le lancette dell’Orologio dell’Apocalisse sono state aggiornate 25 volte. Solo in otto occasioni si sono allontanate dalla mezzanotte, con l’ultima inversione di tendenza nel 2010, quando accordi sul clima e il controllo degli armamenti portarono a una momentanea speranza. Tuttavia, dal 2012, l’orologio è tornato inesorabilmente avanti, riflettendo l’incapacità dell’umanità di affrontare con decisione le sue sfide più urgenti.
Il conto alla rovescia per l’Umanità
“Impostare l’orologio del giudizio universale su 89 secondi a mezzanotte è un avvertimento per tutti i leader mondiali” ha dichiarato Holz “un chiaro segnale che il tempo sta per scadere”. Ogni decisione politica, ogni conflitto evitabile o errore di calcolo potrebbe avere conseguenze irreversibili.
Mentre l’Orologio dell’Apocalisse segna la sua distanza più breve dalla mezzanotte, il messaggio rimane chiaro: le sfide globali non possono essere ignorate. La collaborazione internazionale, il progresso scientifico e la consapevolezza collettiva rappresentano le uniche vie per garantire un futuro sostenibile per il nostro pianeta.
LPP