Vandalizzata la tomba di Jean-Marie Le Pen in Bretagna
Vandalizzata la tomba di Jean-Marie Le Pen in Bretagna
La tomba di Jean-Marie Le Pen, fondatore del Front National e padre di Marine Le Pen, attuale leader dell’estrema destra francese, è stata vandalizzata da ignoti durante la notte del 31 gennaio. L’episodio si è verificato nel cimitero di La-Trinité-sur-Mer, in Bretagna, dove il politico, scomparso il 7 gennaio 2024 all’età di 96 anni, è stato sepolto.
Gravi danni alla tomba di Jean-Marie Le Pen vandalizzata da sconosciuti
Secondo quanto riferito dall’europarlamentare Gilles Pennelle, citato dal quotidiano Ici Bretagne, la tomba avrebbe subito un “danno importante”. La conferma della profanazione è arrivata anche da Philippe Olivier, eurodeputato del Rassemblement National e genero del defunto leader, che ha rilasciato dichiarazioni a France Info.
L’atto vandalico è stato segnalato alle autorità da un residente della zona e successivamente confermato dai gendarmi locali. Secondo quanto riportato da Le Figaro, i danni alla tomba di famiglia dei Le Pen sarebbero stati causati dall’uso di un bastone. Questa mattina, le forze dell’ordine e i rappresentanti del comune sono intervenuti sul posto per le indagini del caso.
Bardella (Rassemblement National): “Profanazione tomba Le Pen atto inqualificabile”
La profanazione della tomba di Jean-Marie Le Pen è “un atto inqualificabile”: è la denuncia del presidente del Rassemblement National, Jordan Bardella, in un messaggio pubblicato su X. “La profanazione della tomba di Jean-Marie Le Pen è un atto inqualificabile, perpetrato da chi non rispetta né i vivi né i morti. La morale più universale già rimprovera gli autori: auspico che vengano ritrovati e severamente puniti dalla giustizia”, afferma Bardella.
Cimitero chiuso al pubblico dopo l’atto vandalico
A seguito dell’incidente, il cimitero di La-Trinité-sur-Mer è stato temporaneamente chiuso al pubblico per consentire le verifiche e i sopralluoghi delle autorità competenti. Restano ancora ignoti gli autori del gesto e le motivazioni dietro l’atto vandalico.
L’episodio ha suscitato reazioni politiche e mediatiche, riaccendendo il dibattito sulla figura di Jean-Marie Le Pen e sull’eredità politica lasciata alla Francia dal fondatore del Front National.
La tomba di Jean-Marie Le Pen, fondatore del Front National e padre di Marine Le Pen, attuale leader dell’estrema destra francese, è stata vandalizzata da ignoti durante la notte del 31 gennaio. L’episodio si è verificato nel cimitero di La-Trinité-sur-Mer, in Bretagna, dove il politico, scomparso il 7 gennaio 2024 all’età di 96 anni, è stato sepolto.
Gravi danni alla tomba di Jean-Marie Le Pen vandalizzata da sconosciuti
Secondo quanto riferito dall’europarlamentare Gilles Pennelle, citato dal quotidiano Ici Bretagne, la tomba avrebbe subito un “danno importante”. La conferma della profanazione è arrivata anche da Philippe Olivier, eurodeputato del Rassemblement National e genero del defunto leader, che ha rilasciato dichiarazioni a France Info.
L’atto vandalico è stato segnalato alle autorità da un residente della zona e successivamente confermato dai gendarmi locali. Secondo quanto riportato da Le Figaro, i danni alla tomba di famiglia dei Le Pen sarebbero stati causati dall’uso di un bastone. Questa mattina, le forze dell’ordine e i rappresentanti del comune sono intervenuti sul posto per le indagini del caso.
Bardella (Rassemblement National): “Profanazione tomba Le Pen atto inqualificabile”
La profanazione della tomba di Jean-Marie Le Pen è “un atto inqualificabile”: è la denuncia del presidente del Rassemblement National, Jordan Bardella, in un messaggio pubblicato su X. “La profanazione della tomba di Jean-Marie Le Pen è un atto inqualificabile, perpetrato da chi non rispetta né i vivi né i morti. La morale più universale già rimprovera gli autori: auspico che vengano ritrovati e severamente puniti dalla giustizia”, afferma Bardella.
Cimitero chiuso al pubblico dopo l’atto vandalico
A seguito dell’incidente, il cimitero di La-Trinité-sur-Mer è stato temporaneamente chiuso al pubblico per consentire le verifiche e i sopralluoghi delle autorità competenti. Restano ancora ignoti gli autori del gesto e le motivazioni dietro l’atto vandalico.
L’episodio ha suscitato reazioni politiche e mediatiche, riaccendendo il dibattito sulla figura di Jean-Marie Le Pen e sull’eredità politica lasciata alla Francia dal fondatore del Front National.