Nel mare delle Comore l’altro cimitero di migranti.
Nel mare delle Comore l’altro cimitero di migranti.
C’è un altro cimitero di migranti sotto il mare. Si trova in acque “europee”, anche se a ottomila chilometri di distanza dall’Italia e dalla Francia. E’ il tratto di Oceano indiano fra l’arcipelago delle Comore, uno degli Stati più poveri al mondo, e Mayotte, centounesimo dipartimento francese dal 2011, e quindi territorio a tutti gli effetti dell’Unione europea. Intrappolati nelle barchette affondate dei trafficanti di uomini, conosciute come kwasa-kwasa, ci sono sul fondale dai 10 mila ai 50 mila cadaveri. Una strage silenziosa che dura dal 1995.
C’è un altro cimitero di migranti sotto il mare. Si trova in acque “europee”, anche se a ottomila chilometri di distanza dall’Italia e dalla Francia. E’ il tratto di Oceano indiano fra l’arcipelago delle Comore, uno degli Stati più poveri al mondo, e Mayotte, centounesimo dipartimento francese dal 2011, e quindi territorio a tutti gli effetti dell’Unione europea. Intrappolati nelle barchette affondate dei trafficanti di uomini, conosciute come kwasa-kwasa, ci sono sul fondale dai 10 mila ai 50 mila cadaveri. Una strage silenziosa che dura dal 1995.