Morta Sabrina Minardi: la donna della Banda della Magliana che riaprì il caso Emanuela Orlandi.

Sabrina Minardi si è spenta all’età di 65 anni. Ex compagna di Enrico De Pedis, il boss della Banda della Magliana noto come “Renatino” ed ex moglie del calciatore Bruno Giordano.
Minardi è deceduta in una comunità alle porte di Bologna nella giornata di venerdì. La notizia della sua scomparsa è stata diffusa dalla giornalista Raffaella Notariale, con cui Minardi aveva pubblicato un libro sul caso Orlandi.
Sabrina Minardi: una figura chiave nel caso Emanuela Orlandi
Minardi è stata una testimone controversa nella vicenda della scomparsa di Emanuela Orlandi, la ragazza cittadina vaticana svanita nel nulla nel 1983. Grazie alle sue dichiarazioni rilasciate nel 2006, il caso venne riaperto con una seconda inchiesta.
Secondo la sua testimonianza, Minardi avrebbe visto Emanuela nella zona del laghetto dell’EUR poco dopo il rapimento e avrebbe guidato un’auto con a fianco De Pedis, mentre in un’altra vettura che seguiva si trovava la giovane Orlandi. Il convoglio avrebbe raggiunto Torvajanica, dove la ragazza sarebbe stata affidata a un’altra donna.
Il ruolo del Vaticano e le accuse a Marcinkus
Secondo Minardi, dopo alcuni mesi, Emanuela sarebbe stata prelevata da un bar nella zona del Gianicolo e consegnata a un sacerdote.
La testimone aveva inoltre dichiarato che il cardinale Paul Marcinkus, ex presidente dello IOR, avrebbe incontrato la ragazza nei giorni successivi alla sua sparizione.
Una delle affermazioni più scioccanti della Minardi riguardava il presunto destino della Orlandi: secondo la sua versione, il cadavere sarebbe stato gettato in una betoniera a Torvajanica nel novembre del 1983.
Tuttavia, queste dichiarazioni non furono mai ritenute pienamente attendibili dagli inquirenti.
Le reazioni alla morte di Sabrina Minardi
Sulla sua pagina Facebook, Raffaella Notariale ha ricordato la Minardi con parole toccanti: “Si è spenta dopo essere stata dal parrucchiere, si era fatta bionda e bella perché aspettava i suoi affetti più grandi.
È morta nel sonno”.
Anche Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, ha ripubblicato il post della giornalista.
La Commissione d’inchiesta sul caso Orlandi, che solo un mese fa ha ascoltato monsignor Pietro Vergari, ex rettore della basilica di Sant’Apollinare dove fu sepolto De Pedis, non ha mai preso in considerazione pienamente le dichiarazioni della Minardi.
Vergari l’aveva definita “un’imbrogliona”, pur non avendola mai conosciuta direttamente.
Nel 2010, Minardi era stata arrestata per un cumulo di cinque condanne definitive, sebbene nessuna fosse legata alla vicenda Orlandi. Trascorse sei mesi in una comunità di recupero.
Con la sua morte, si chiude un capitolo controverso della storia nera italiana, ma restano molti interrogativi irrisolti su uno dei misteri più oscuri della cronaca nazionale. LPP
Credits: foto Secolo d’Italia
Sabrina Minardi si è spenta all’età di 65 anni. Ex compagna di Enrico De Pedis, il boss della Banda della Magliana noto come “Renatino” ed ex moglie del calciatore Bruno Giordano.
Minardi è deceduta in una comunità alle porte di Bologna nella giornata di venerdì. La notizia della sua scomparsa è stata diffusa dalla giornalista Raffaella Notariale, con cui Minardi aveva pubblicato un libro sul caso Orlandi.
Sabrina Minardi: una figura chiave nel caso Emanuela Orlandi
Minardi è stata una testimone controversa nella vicenda della scomparsa di Emanuela Orlandi, la ragazza cittadina vaticana svanita nel nulla nel 1983. Grazie alle sue dichiarazioni rilasciate nel 2006, il caso venne riaperto con una seconda inchiesta.
Secondo la sua testimonianza, Minardi avrebbe visto Emanuela nella zona del laghetto dell’EUR poco dopo il rapimento e avrebbe guidato un’auto con a fianco De Pedis, mentre in un’altra vettura che seguiva si trovava la giovane Orlandi. Il convoglio avrebbe raggiunto Torvajanica, dove la ragazza sarebbe stata affidata a un’altra donna.
Il ruolo del Vaticano e le accuse a Marcinkus
Secondo Minardi, dopo alcuni mesi, Emanuela sarebbe stata prelevata da un bar nella zona del Gianicolo e consegnata a un sacerdote.
La testimone aveva inoltre dichiarato che il cardinale Paul Marcinkus, ex presidente dello IOR, avrebbe incontrato la ragazza nei giorni successivi alla sua sparizione.
Una delle affermazioni più scioccanti della Minardi riguardava il presunto destino della Orlandi: secondo la sua versione, il cadavere sarebbe stato gettato in una betoniera a Torvajanica nel novembre del 1983.
Tuttavia, queste dichiarazioni non furono mai ritenute pienamente attendibili dagli inquirenti.
Le reazioni alla morte di Sabrina Minardi
Sulla sua pagina Facebook, Raffaella Notariale ha ricordato la Minardi con parole toccanti: “Si è spenta dopo essere stata dal parrucchiere, si era fatta bionda e bella perché aspettava i suoi affetti più grandi.
È morta nel sonno”.
Anche Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, ha ripubblicato il post della giornalista.
La Commissione d’inchiesta sul caso Orlandi, che solo un mese fa ha ascoltato monsignor Pietro Vergari, ex rettore della basilica di Sant’Apollinare dove fu sepolto De Pedis, non ha mai preso in considerazione pienamente le dichiarazioni della Minardi.
Vergari l’aveva definita “un’imbrogliona”, pur non avendola mai conosciuta direttamente.
Nel 2010, Minardi era stata arrestata per un cumulo di cinque condanne definitive, sebbene nessuna fosse legata alla vicenda Orlandi. Trascorse sei mesi in una comunità di recupero.
Con la sua morte, si chiude un capitolo controverso della storia nera italiana, ma restano molti interrogativi irrisolti su uno dei misteri più oscuri della cronaca nazionale. LPP
Credits: foto Secolo d’Italia