Maya Angelou, citazioni per il commiato.

Il commiato è un momento particolare nella vita degli esseri umani, carico di emozioni e significati profondi.
Il commiato “segna” il tempo del saluto. E in particolare il commiato funebre avvolge quel tempo sospeso che è il lasciar andare verso un’altra dimensione chi abbiamo amato.
Attraverso poesie, citazioni e brani scelti con cura, questa rubrica settimanale “Citazioni per il Commiato” vuole offrire un piccolo spazio di riflessione, conforto, memoria e ispirazione alla bellezza.
Che sia per ricordare chi non c’è più o per trovare un momento di intima connessione con se stessi.
Quando Grandi Alberi Cadono
Quando grandi alberi cadono,
le rocce sulle colline lontane tremano,
i leoni si rannicchiano
nell’erba alta,
e persino gli elefanti
si muovono in cerca di sicurezza.
Quando grandi alberi
cadono nelle foreste,
le piccole cose si ritirano nel silenzio,
i loro sensi erosi oltre la paura.
Quando grandi anime muoiono,
l’aria intorno a noi
diventa leggera, rara, sterile.
Respiriamo, brevemente.
I nostri occhi,
brevemente, vedono
con una dolorosa chiarezza.
La nostra memoria,
improvvisamente affilata,
esamina,
rosicchia
le parole gentili non dette,
le passeggiate promesse
mai fatte.
Grandi anime muoiono e
la nostra realtà,
legata a loro, ci lascia.
Le nostre anime,
dipendenti dal loro nutrimento,
ora si restringono,
invecchiate.
Le nostre menti, formate
e informate dalla loro radianza,
svaniscono.
Non siamo tanto impazziti
quanto ridotti all’indicibile ignoranza
di caverne buie e fredde.
E quando grandi anime muoiono,
un periodo di pace fiorisce,
lentamente e sempre irregolarmente.
Gli spazi si riempiono
di una sorta
di calma vibrazione elettrica.
I nostri sensi, ripristinati,
mai più gli stessi,
ci sussurrano.
Esistevano. Esistevano.
Possiamo essere.
Essere ed essere migliori.
Perché esistevano.
Maya Angelou
(Saint Louis, 4 aprile 1928 – Winston-Salem, 28 maggio 2014)
Maya Angelou, nata Marguerite Annie Johnson il 4 aprile 1928 a Saint Louis, Missouri, trascorse un’infanzia segnata da eventi traumatici e cambiamenti.
Dopo il divorzio dei suoi genitori, fu mandata a vivere con la nonna materna a Stamps, Arkansas.
Qui conobbe il razzismo e la segregazione che avrebbero influenzato profondamente la sua scrittura.
A soli otto anni subì un abuso da parte del compagno della madre.
Questo tragico evento ebbe un impatto devastante sulla sua infanzia e la portò al mutismo per anni, convinta che le sue parole avessero causato la morte del suo aggressore.
Tuttavia, grazie all’insegnante Bertha Flowers, Angelou scoprì il potere della letteratura e della poesia, trovando la sua voce attraverso le parole di Shakespeare, Poe e autrici afroamericane come Frances Harper e Anne Spencer.
La carriera e l’impegno per i diritti civili
Angelou ebbe una vita straordinariamente variegata.
Fu la prima donna afroamericana a condurre una funicolare a San Francisco, diventò ragazza madre a 17 anni e svolse numerosi lavori, tra cui ballerina, cantante, attrice e giornalista.
Viaggiò a lungo, vivendo in Africa e insegnando all’università in Ghana, dove conobbe Malcolm X e collaborò con lui nel movimento per i diritti civili.
Negli Stati Uniti lavorò con Martin Luther King e divenne una delle voci più influenti nella lotta contro il razzismo e la discriminazione.
La sua carriera letteraria decollò con I Know Why the Caged Bird Sings (1969), la prima di sette autobiografie, che divenne un’opera fondamentale della letteratura afroamericana e femminista.
Successo letterario e riconoscimenti
Oltre ai suoi libri autobiografici, Angelou scrisse poesie, saggi e opere teatrali.
La sua poesia On the Pulse of Morning, recitata durante l’insediamento presidenziale di Bill Clinton nel 1993, la rese la prima poetessa afroamericana a partecipare a un evento del genere dal tempo di Robert Frost.
La sua influenza si estese anche alla musica hip-hop e alla cultura popolare, con artisti e intellettuali che si ispirarono alle sue parole.
Ricevette numerosi riconoscimenti, tra cui tre Grammy Awards per i suoi album di spoken word e oltre cinquanta lauree honoris causa.
Morte e funerale
Maya Angelou morì il 28 maggio 2014 nella sua casa di Winston-Salem, North Carolina, all’età di 86 anni. Secondo le sue volontà, il suo corpo fu cremato. La sua eredità continua a vivere attraverso i suoi scritti e il suo impatto indelebile sulla letteratura, la giustizia sociale e i diritti civili.
Il commiato è un momento particolare nella vita degli esseri umani, carico di emozioni e significati profondi.
Il commiato “segna” il tempo del saluto. E in particolare il commiato funebre avvolge quel tempo sospeso che è il lasciar andare verso un’altra dimensione chi abbiamo amato.
Attraverso poesie, citazioni e brani scelti con cura, questa rubrica settimanale “Citazioni per il Commiato” vuole offrire un piccolo spazio di riflessione, conforto, memoria e ispirazione alla bellezza.
Che sia per ricordare chi non c’è più o per trovare un momento di intima connessione con se stessi.
Quando Grandi Alberi Cadono
Quando grandi alberi cadono,
le rocce sulle colline lontane tremano,
i leoni si rannicchiano
nell’erba alta,
e persino gli elefanti
si muovono in cerca di sicurezza.
Quando grandi alberi
cadono nelle foreste,
le piccole cose si ritirano nel silenzio,
i loro sensi erosi oltre la paura.
Quando grandi anime muoiono,
l’aria intorno a noi
diventa leggera, rara, sterile.
Respiriamo, brevemente.
I nostri occhi,
brevemente, vedono
con una dolorosa chiarezza.
La nostra memoria,
improvvisamente affilata,
esamina,
rosicchia
le parole gentili non dette,
le passeggiate promesse
mai fatte.
Grandi anime muoiono e
la nostra realtà,
legata a loro, ci lascia.
Le nostre anime,
dipendenti dal loro nutrimento,
ora si restringono,
invecchiate.
Le nostre menti, formate
e informate dalla loro radianza,
svaniscono.
Non siamo tanto impazziti
quanto ridotti all’indicibile ignoranza
di caverne buie e fredde.
E quando grandi anime muoiono,
un periodo di pace fiorisce,
lentamente e sempre irregolarmente.
Gli spazi si riempiono
di una sorta
di calma vibrazione elettrica.
I nostri sensi, ripristinati,
mai più gli stessi,
ci sussurrano.
Esistevano. Esistevano.
Possiamo essere.
Essere ed essere migliori.
Perché esistevano.
Maya Angelou
(Saint Louis, 4 aprile 1928 – Winston-Salem, 28 maggio 2014)
Maya Angelou, nata Marguerite Annie Johnson il 4 aprile 1928 a Saint Louis, Missouri, trascorse un’infanzia segnata da eventi traumatici e cambiamenti.
Dopo il divorzio dei suoi genitori, fu mandata a vivere con la nonna materna a Stamps, Arkansas.
Qui conobbe il razzismo e la segregazione che avrebbero influenzato profondamente la sua scrittura.
A soli otto anni subì un abuso da parte del compagno della madre.
Questo tragico evento ebbe un impatto devastante sulla sua infanzia e la portò al mutismo per anni, convinta che le sue parole avessero causato la morte del suo aggressore.
Tuttavia, grazie all’insegnante Bertha Flowers, Angelou scoprì il potere della letteratura e della poesia, trovando la sua voce attraverso le parole di Shakespeare, Poe e autrici afroamericane come Frances Harper e Anne Spencer.
La carriera e l’impegno per i diritti civili
Angelou ebbe una vita straordinariamente variegata.
Fu la prima donna afroamericana a condurre una funicolare a San Francisco, diventò ragazza madre a 17 anni e svolse numerosi lavori, tra cui ballerina, cantante, attrice e giornalista.
Viaggiò a lungo, vivendo in Africa e insegnando all’università in Ghana, dove conobbe Malcolm X e collaborò con lui nel movimento per i diritti civili.
Negli Stati Uniti lavorò con Martin Luther King e divenne una delle voci più influenti nella lotta contro il razzismo e la discriminazione.
La sua carriera letteraria decollò con I Know Why the Caged Bird Sings (1969), la prima di sette autobiografie, che divenne un’opera fondamentale della letteratura afroamericana e femminista.
Successo letterario e riconoscimenti
Oltre ai suoi libri autobiografici, Angelou scrisse poesie, saggi e opere teatrali.
La sua poesia On the Pulse of Morning, recitata durante l’insediamento presidenziale di Bill Clinton nel 1993, la rese la prima poetessa afroamericana a partecipare a un evento del genere dal tempo di Robert Frost.
La sua influenza si estese anche alla musica hip-hop e alla cultura popolare, con artisti e intellettuali che si ispirarono alle sue parole.
Ricevette numerosi riconoscimenti, tra cui tre Grammy Awards per i suoi album di spoken word e oltre cinquanta lauree honoris causa.
Morte e funerale
Maya Angelou morì il 28 maggio 2014 nella sua casa di Winston-Salem, North Carolina, all’età di 86 anni. Secondo le sue volontà, il suo corpo fu cremato. La sua eredità continua a vivere attraverso i suoi scritti e il suo impatto indelebile sulla letteratura, la giustizia sociale e i diritti civili.