Ferrero. “Nessuna bara emerge al cimitero di Asti, solo il naturale assestamento del terreno”.

6 Marzo 2024 - 07:49--Cimiteri-

Il consigliere responsabile delle aree cimiteriali fornisce chiarezza: “Quello che è avvenuto è un fenomeno del tutto normale e non c’è nulla di insolito o preoccupante. Mi assumo la piena responsabilità di quanto sto dichiarando: nell’area del cimitero in questione, non si è verificato nulla di allarmante e, soprattutto, a differenza di quanto ho letto anche io sui social media, non c’è alcuna bara che emerga.”
Questa affermazione è stata rilasciata da Piero Ferrero, consigliere comunale con delega alle periferie e ai servizi cimiteriali, a seguito della diffusione su gruppi Facebook astigiani di immagini che documentano il cedimento di un’area del cimitero di Asti.
“Il terreno è di natura sabbiosa, e la terra si compatta lentamente”, ha spiegato il consigliere. “Infatti, secondo il regolamento, non è consentito apporre lapidi prima di un anno dalla tumulazione, proprio per permettere al terreno di stabilizzarsi. Nel caso specifico, si tratta di tumulazioni effettuate durante il periodo del COVID-19 e da allora non ci sono state forti piogge prima di quelle recenti.”
“Chiunque abbia esperienza agricola sa bene che se si toglie una pianta e si riempie il buco, il terreno non sarà stabile per almeno un paio d’anni”, ha continuato Ferrero. “Nell’area del cimitero è accaduta la stessa cosa: abbiamo eseguito delle esumazioni e poi delle nuove tumulazioni, scavando fino a un paio di metri in entrambi i casi, quindi è logico che il terreno non sia ancora completamente stabile.”
“Inoltre, vorrei sottolineare”, ha precisato ancora Ferrero, “che, trattandosi di sepolture legate al COVID-19, non ci sono preoccupazioni dal punto di vista sanitario, poiché all’interno di queste bare c’è uno strato di zinco. Oggi l’Azienda Sanitaria Provinciale ha iniziato i lavori (come confermato dalle foto presenti in questo articolo, ndr.), quindi la situazione tornerà presto alla normalità, anche se non sarà definitivamente risolta al 100%, considerando che ci saranno ancora piogge e il terreno dovrà completare il processo di stabilizzazione.”

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“Chiunque abbia esperienza agricola sa bene che se si toglie una pianta e si riempie il buco, il terreno non sarà stabile per almeno un paio d’anni”, ha continuato Ferrero. “Nell’area del cimitero è accaduta la stessa cosa: abbiamo eseguito delle esumazioni e poi delle nuove tumulazioni, scavando fino a un paio di metri in entrambi i casi, quindi è logico che il terreno non sia ancora completamente stabile.”
“Inoltre, vorrei sottolineare”, ha precisato ancora Ferrero, “che, trattandosi di sepolture legate al COVID-19, non ci sono preoccupazioni dal punto di vista sanitario, poiché all’interno di queste bare c’è uno strato di zinco. Oggi l’Azienda Sanitaria Provinciale ha iniziato i lavori (come confermato dalle foto presenti in questo articolo, ndr.), quindi la situazione tornerà presto alla normalità, anche se non sarà definitivamente risolta al 100%, considerando che ci saranno ancora piogge e il terreno dovrà completare il processo di stabilizzazione.”

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