Una Casa del Commiato per Pesaro: il progetto del sindaco Biancani.

La riflessione sulla necessità di spazi adeguati per l’estremo saluto ai defunti si fa sempre più urgente a Pesaro.
Il sindaco Matteo Biancani ha recentemente ribadito la volontà di realizzare una Casa del Commiato, una struttura che garantisca privacy, intimità e un contesto dignitoso per le famiglie colpite dal lutto.
Attualmente, infatti, l’unica alternativa disponibile è la camera mortuaria di Muraglia, gestita dall’Ast, che però non offre le condizioni ideali per un raccoglimento sereno.
Un’esigenza sempre più sentita
“Nel resto delle Marche esistono già Case del Commiato”, afferma Biancani, sottolineando come Pesaro sia rimasta indietro rispetto ad altre città della regione.
L’attuale camera mortuaria è infatti limitata negli spazi, poco accogliente dal punto di vista estetico e priva di un’adeguata privacy, specialmente nei giorni in cui le esequie e le tumulazioni vengono sospese per le festività.
Questo porta a una concentrazione di feretri e parenti in uno spazio ridotto, generando disagi sia per le famiglie in lutto che per gli operatori del settore.
Un altro problema logistico riguarda il parcheggio: l’obitorio condivide lo stesso spazio con l’ospedale, rendendo spesso difficoltoso trovare un posto auto, soprattutto nei giorni feriali.
La nuova Casa del Commiato, invece, dovrebbe essere posizionata in un’area facilmente accessibile, dotata di parcheggi adeguati e ambienti studiati per il raccoglimento e la meditazione.
Progetto e sfide economiche
Biancani ha chiesto ad Aspes di studiare la fattibilità economica del progetto.
Un aspetto cruciale riguarda il finanziamento dell’opera, per il quale il sindaco sta valutando la possibilità di coinvolgere i comuni limitrofi, al fine di creare una struttura che possa servire l’intera bassa valle del Foglia.
“Dovrebbe essere collocata in un’area baricentrica tra Pesaro e Vallefoglia”, afferma Biancani, pur riconoscendo che il progetto è ancora in una fase iniziale.
Oltre alla Casa del Commiato, il Comune sta lavorando anche all’individuazione di una Sala del Commiato, uno spazio destinato ai funerali laici. Attualmente, Pesaro ha sopperito alla mancanza di una sala dedicata utilizzando i portici davanti all’ingresso del Comune o l’anfiteatro verde del Parco Miralfiore, soluzioni temporanee e poco funzionali.
Aspes ha già esaminato alcune alternative, come lo Scalone Vanvitelliano e la Sala Adele Bei della Provincia, ma entrambe sono risultate inadatte a causa di barriere architettoniche o problemi di parcheggio.
Tuttavia, una terza ipotesi è al vaglio e verrà comunicata non appena saranno definiti i dettagli.
Verso un cambiamento necessario
L’impegno dell’amministrazione comunale per la realizzazione di una Casa del Commiato a Pesaro risponde a un bisogno sempre più sentito dai cittadini.
Garantire un ambiente dignitoso e rispettoso per l’ultimo saluto ai propri cari è una questione di sensibilità e civiltà.
Se il progetto troverà i finanziamenti necessari e il sostegno dei comuni limitrofi, la città potrebbe finalmente dotarsi di una struttura adeguata alle esigenze della comunità.
Nel frattempo, il lavoro per individuare una soluzione temporanea per la Sala del Commiato prosegue, con la speranza di offrire presto un’alternativa valida alle attuali difficoltà logistiche.
La riflessione sulla necessità di spazi adeguati per l’estremo saluto ai defunti si fa sempre più urgente a Pesaro.
Il sindaco Matteo Biancani ha recentemente ribadito la volontà di realizzare una Casa del Commiato, una struttura che garantisca privacy, intimità e un contesto dignitoso per le famiglie colpite dal lutto.
Attualmente, infatti, l’unica alternativa disponibile è la camera mortuaria di Muraglia, gestita dall’Ast, che però non offre le condizioni ideali per un raccoglimento sereno.
Un’esigenza sempre più sentita
“Nel resto delle Marche esistono già Case del Commiato”, afferma Biancani, sottolineando come Pesaro sia rimasta indietro rispetto ad altre città della regione.
L’attuale camera mortuaria è infatti limitata negli spazi, poco accogliente dal punto di vista estetico e priva di un’adeguata privacy, specialmente nei giorni in cui le esequie e le tumulazioni vengono sospese per le festività.
Questo porta a una concentrazione di feretri e parenti in uno spazio ridotto, generando disagi sia per le famiglie in lutto che per gli operatori del settore.
Un altro problema logistico riguarda il parcheggio: l’obitorio condivide lo stesso spazio con l’ospedale, rendendo spesso difficoltoso trovare un posto auto, soprattutto nei giorni feriali.
La nuova Casa del Commiato, invece, dovrebbe essere posizionata in un’area facilmente accessibile, dotata di parcheggi adeguati e ambienti studiati per il raccoglimento e la meditazione.
Progetto e sfide economiche
Biancani ha chiesto ad Aspes di studiare la fattibilità economica del progetto.
Un aspetto cruciale riguarda il finanziamento dell’opera, per il quale il sindaco sta valutando la possibilità di coinvolgere i comuni limitrofi, al fine di creare una struttura che possa servire l’intera bassa valle del Foglia.
“Dovrebbe essere collocata in un’area baricentrica tra Pesaro e Vallefoglia”, afferma Biancani, pur riconoscendo che il progetto è ancora in una fase iniziale.
Oltre alla Casa del Commiato, il Comune sta lavorando anche all’individuazione di una Sala del Commiato, uno spazio destinato ai funerali laici. Attualmente, Pesaro ha sopperito alla mancanza di una sala dedicata utilizzando i portici davanti all’ingresso del Comune o l’anfiteatro verde del Parco Miralfiore, soluzioni temporanee e poco funzionali.
Aspes ha già esaminato alcune alternative, come lo Scalone Vanvitelliano e la Sala Adele Bei della Provincia, ma entrambe sono risultate inadatte a causa di barriere architettoniche o problemi di parcheggio.
Tuttavia, una terza ipotesi è al vaglio e verrà comunicata non appena saranno definiti i dettagli.
Verso un cambiamento necessario
L’impegno dell’amministrazione comunale per la realizzazione di una Casa del Commiato a Pesaro risponde a un bisogno sempre più sentito dai cittadini.
Garantire un ambiente dignitoso e rispettoso per l’ultimo saluto ai propri cari è una questione di sensibilità e civiltà.
Se il progetto troverà i finanziamenti necessari e il sostegno dei comuni limitrofi, la città potrebbe finalmente dotarsi di una struttura adeguata alle esigenze della comunità.
Nel frattempo, il lavoro per individuare una soluzione temporanea per la Sala del Commiato prosegue, con la speranza di offrire presto un’alternativa valida alle attuali difficoltà logistiche.