Treviso Ndar: un’impresa solidale verso il Senegal
Treviso Ndar: un’impresa solidale verso il Senegal
Seimila chilometri per donare un carro funebre in Senegal
È partito un viaggio straordinario, che unisce solidarietà, determinazione e un tocco di avventura.
Dopo quasi due anni di progettazione e preparazione, ha preso il via “Treviso ‘Ndar”, un’impresa che porterà un carro funebre dalla città di Treviso a ‘Ndar Guegj/Saint-Louis, in Senegal, per donarlo alla comunità locale.
L’iniziativa non è solo un gesto di solidarietà ma un atto simbolico per restituire dignità alle persone nel momento dell’ultimo saluto.
Il progetto
L’idea nasce dall’incontro tra Francesca Brotto, attrice e scrittrice trevigiana, e Moustapha Fall, presidente dell’associazione ConsiderAfrica odv. Con il patrocinio del Comune di Treviso, i due hanno dato vita a un progetto ambizioso: raccogliere fondi per acquistare un carro funebre e trasportarlo fino a ‘Ndar Guegj, città natale di Moustapha in Senegal.
A ‘Ndar Guegj, la mancanza di un carro funebre costringe spesso le famiglie a soluzioni di fortuna per trasportare le salme: pick-up noleggiati, carretti trainati da animali o, nei casi più estremi, il trasporto a spalla per chilometri.
Lo stesso Moustapha ha vissuto questa drammatica esperienza, portando il corpo del padre al cimitero su una lunga strada polverosa.
Da qui l’idea di Francesca e Moustapha di cambiare questa realtà con un gesto concreto.
Un viaggio unico
Domenica 19 gennaio, il carro funebre è partito da piazzale Burchiellati a Treviso.
Non sarà solo: ad accompagnarlo, un secondo carro funebre di supporto e un team di sei persone, ognuna con competenze specifiche fondamentali per affrontare i 6mila chilometri di viaggio.
Il gruppo è composto da Francesca Brotto, ideatrice del progetto; Moustapha Fall, ispiratore e co-organizzatore; Giuliana Gallopin, assistente sociale e co-pilota; Sara Fabris, regista impegnata a documentare l’intera impresa; Simone Canizzo, imprenditore e meccanico che si unirà al gruppo a Milano; e Diego Valentino Gubertini, tecnico del suono che salirà a bordo a Tarifa, in Spagna.
“Questa non è solo un’avventura, ma un messaggio di solidarietà”, spiegano i protagonisti. “Vogliamo dimostrare che anche le persone comuni possono fare grandi cose, spinti dal desiderio di migliorare la vita degli altri”.
L’itinerario
Il percorso è un’impresa logistica e fisica che attraversa tre continenti. Dopo una prima tappa a Carcassonne, in Francia, il gruppo farà sosta a Barcellona, Mursia e Tarifa, in Spagna.
Da qui inizierà la traversata in traghetto verso Tangeri, in Marocco, per poi proseguire attraverso El Jadida, Lezgira, El Aaiún e Dakhla nel Sahara Occidentale.
Superate le frontiere della Mauritania con tappe a Nouadhibou e Nouakchott, il viaggio culminerà a Saint-Louis, in Senegal.
Il significato del dono
Il carro funebre sarà consegnato all’associazione locale Amis d’Enfance de Sindone, che lo metterà a disposizione della comunità gratuitamente. In un contesto dove il trasporto funebre è spesso un privilegio per pochi, questa donazione rappresenta un importante passo verso l’uguaglianza e la dignità per tutti.
La documentazione dell’impresa
Sara Fabris, regista del progetto, sta filmando ogni tappa del viaggio per creare un documentario che non solo racconti l’impresa, ma sensibilizzi il pubblico sul valore della solidarietà e sull’importanza di fare la differenza, anche con piccoli gesti.
Un messaggio di speranza
“Treviso ‘Ndar” è più di un viaggio: è una testimonianza di come l’empatia e la collaborazione possano superare barriere geografiche e culturali.
Un’iniziativa che dimostra che, con determinazione e cuore, si possono accorciare le distanze tra le persone e offrire un futuro migliore a chi ne ha bisogno.
Seimila chilometri per donare un carro funebre in Senegal
È partito un viaggio straordinario, che unisce solidarietà, determinazione e un tocco di avventura.
Dopo quasi due anni di progettazione e preparazione, ha preso il via “Treviso ‘Ndar”, un’impresa che porterà un carro funebre dalla città di Treviso a ‘Ndar Guegj/Saint-Louis, in Senegal, per donarlo alla comunità locale.
L’iniziativa non è solo un gesto di solidarietà ma un atto simbolico per restituire dignità alle persone nel momento dell’ultimo saluto.
Il progetto
L’idea nasce dall’incontro tra Francesca Brotto, attrice e scrittrice trevigiana, e Moustapha Fall, presidente dell’associazione ConsiderAfrica odv. Con il patrocinio del Comune di Treviso, i due hanno dato vita a un progetto ambizioso: raccogliere fondi per acquistare un carro funebre e trasportarlo fino a ‘Ndar Guegj, città natale di Moustapha in Senegal.
A ‘Ndar Guegj, la mancanza di un carro funebre costringe spesso le famiglie a soluzioni di fortuna per trasportare le salme: pick-up noleggiati, carretti trainati da animali o, nei casi più estremi, il trasporto a spalla per chilometri.
Lo stesso Moustapha ha vissuto questa drammatica esperienza, portando il corpo del padre al cimitero su una lunga strada polverosa.
Da qui l’idea di Francesca e Moustapha di cambiare questa realtà con un gesto concreto.
Un viaggio unico
Domenica 19 gennaio, il carro funebre è partito da piazzale Burchiellati a Treviso.
Non sarà solo: ad accompagnarlo, un secondo carro funebre di supporto e un team di sei persone, ognuna con competenze specifiche fondamentali per affrontare i 6mila chilometri di viaggio.
Il gruppo è composto da Francesca Brotto, ideatrice del progetto; Moustapha Fall, ispiratore e co-organizzatore; Giuliana Gallopin, assistente sociale e co-pilota; Sara Fabris, regista impegnata a documentare l’intera impresa; Simone Canizzo, imprenditore e meccanico che si unirà al gruppo a Milano; e Diego Valentino Gubertini, tecnico del suono che salirà a bordo a Tarifa, in Spagna.
“Questa non è solo un’avventura, ma un messaggio di solidarietà”, spiegano i protagonisti. “Vogliamo dimostrare che anche le persone comuni possono fare grandi cose, spinti dal desiderio di migliorare la vita degli altri”.
L’itinerario
Il percorso è un’impresa logistica e fisica che attraversa tre continenti. Dopo una prima tappa a Carcassonne, in Francia, il gruppo farà sosta a Barcellona, Mursia e Tarifa, in Spagna.
Da qui inizierà la traversata in traghetto verso Tangeri, in Marocco, per poi proseguire attraverso El Jadida, Lezgira, El Aaiún e Dakhla nel Sahara Occidentale.
Superate le frontiere della Mauritania con tappe a Nouadhibou e Nouakchott, il viaggio culminerà a Saint-Louis, in Senegal.
Il significato del dono
Il carro funebre sarà consegnato all’associazione locale Amis d’Enfance de Sindone, che lo metterà a disposizione della comunità gratuitamente. In un contesto dove il trasporto funebre è spesso un privilegio per pochi, questa donazione rappresenta un importante passo verso l’uguaglianza e la dignità per tutti.
La documentazione dell’impresa
Sara Fabris, regista del progetto, sta filmando ogni tappa del viaggio per creare un documentario che non solo racconti l’impresa, ma sensibilizzi il pubblico sul valore della solidarietà e sull’importanza di fare la differenza, anche con piccoli gesti.
Un messaggio di speranza
“Treviso ‘Ndar” è più di un viaggio: è una testimonianza di come l’empatia e la collaborazione possano superare barriere geografiche e culturali.
Un’iniziativa che dimostra che, con determinazione e cuore, si possono accorciare le distanze tra le persone e offrire un futuro migliore a chi ne ha bisogno.