Quando al Sud Italia si intagliavano le zucche e Halloween non era stata ancora inventata.

31 Ottobre 2024 - 01:30--Attualità-

Preghiere e biscotti a forma ossa, frutta Martorana, dolciumi e carte da gioco lasciate a tavola per i defunti, lumini accesi e, sorpresa, anche le zucche intagliate!
Sono tante, in tutto il Sud Italia, le antiche tradizioni e le credenze legate alla commemorazione dei defunti secondo le quali i morti continuano a vivere in un mondo parallelo ma vicino, ci aiutano e ci proteggono e, pertanto, vanno ricordati e onorati.

Halloween o Festa dei Morti? Andando indietro nel tempo ritroviamo le tradizioni delle giornate dedicate a chi non c’è più.
Ritualità spesso gioiose, sentimenti semplici e popolari, che aiutavano, e forse aiutano ancora, gli adulti a sentire i propri cari defunti sempre vicini e i bambini ad avere familiarità con la morte e a non averne paura.
Già in era pagana i defunti venivano ricordati nel periodo di passaggio all’inverno, la morte simbolica della natura.
Poi fu fissata in epoca cristiana una data precisa, il 2 novembre, mentre nella religione greco-ortodossa ai defunti è dedicato un giorno della Quaresima.

In molti paesi del Sud Italia era usanza, nella notte tra l’1 e il 2 novembre, lasciare per i morti la tavola apparecchiata con cibo, vino e anche un mazzo di carte. In alcune zone della Calabria si lasciava anche una lampada accesa fatta con una zucca intagliata (coccalu d’u mortu) esattamente come nell’anglosassone festa di Halloween.
La tradizione di preparare delle zucche intagliate per rappresentare i defunti (o meglio le loro teste) si ritrova anche in Puglia: è chiamata cocce priatorije e si accompagna all’accensione di un falò per illuminare la strada dei defunti che ritornano sulla Terra.
Simile al  «dolcetto o scherzetto» anglosassone è la tradizione dei bambini che girano per le case a fare la questua di cibarie e dolciumi in uso in Sardegna ma anche in Puglia e in Abruzzo.

I morti della famiglia tornano, per una notte, anche per portare dolci e piccoli doni ai bambini buoni.
Questa usanza è molto diffusa in Sicilia ed è legata alla tradizionale preparazione dei cosiddetti Dolci dei Morti: le “ossa di morto”, delicati e profumati biscotti ai chiodi di garofano sagomati in forma di piccole ossa; le “fave dei morti”, dolcetti a base di farina di mandorle, e le «dita di apostolo», dolcetti con ripieno al cacao e spezie.

In Sicilia, come descritto magistralmente da Andrea Camilleri nel racconto «Il giorno che i morti persero la strada di casa», era tradizione nelle famiglie preparare il cannistro  (cioè un cesto pieno di regalini e dolcetti per i bambini) che veniva nascosto nella notte tra il 31 ottobre e il primo novembre e che i piccoli di casa dovevano poi trovare in una sorta di caccia la tesoro che li disponeva a familiarizzare con i defunti di famiglia.

Annamaria Persico

(per gentile concessione di www.reportageonline.it)

Condividi sui tuoi social...
Articoli correlati
TgFuneral24 Consiglia
memoria expo 2025 mostra articoli funerari
Holding Funeraria Italiana
scacf cofani funebri perugia
lorandi group industria cofani funebri a brescia
gfm asti imbottiture funebri eccellenza della manifattura italiana
Paolo Imeri - Urne Cinerarie e Cofani Funebri
ellena autotrasformazioni saluzzo
assofuneral associazione italiana imprese funebri
registro italiano imprese funebri
pet news 24 quotidiano di informazione dedicato ai nostri amici animali
memories books necrologi funerali e annunci di lutto in italia
infortunistica tossani bologna
giesse risarcimento danni
studio 3a risarcimento danni mortali mestre
assisto assistenza gratuita risarcimento danni gravi a padova
architettura piu progettazione case funerarie a brescia
Orologi Bussolino
scuola superiore di formazione per la funeraria fondata da carmelo pezzino e nino leanza
coccato e mezzetti manufatti funerari e sanitari a novara
tg italia arreda arredamenti negozi ed interni a padova
OLTRE MAGAZINE
impresa funebre san siro milano
onoranze funebri croce verde reggio emilia
onoranze funebri e casa funeraria giubileo torino
impresa funebre bonino biella
funeral corporation servizi funebri metropolitani a rozzano
onoranze funebri certosa milano
pompe funebri europa milano
onoranze funebri marni codogno
pompe funebri pulici carate brianza
onoranze funebri gennaro tammaro napoli
tof centro servizi funebri bologna
newsletter
rimani informato

Iscriviti alla nostra newsletter, riceverai solo informazioni utili.

Leggi la nostra Privacy Policy per maggiori informazioni su come trattiamo i tuoi dati personali.

Quando al Sud Italia si intagliavano le zucche e Halloween non era stata ancora inventata.

31 Ottobre 2024 - 01:30--Attualità-

Preghiere e biscotti a forma ossa, frutta Martorana, dolciumi e carte da gioco lasciate a tavola per i defunti, lumini accesi e, sorpresa, anche le zucche intagliate!
Sono tante, in tutto il Sud Italia, le antiche tradizioni e le credenze legate alla commemorazione dei defunti secondo le quali i morti continuano a vivere in un mondo parallelo ma vicino, ci aiutano e ci proteggono e, pertanto, vanno ricordati e onorati.

Halloween o Festa dei Morti? Andando indietro nel tempo ritroviamo le tradizioni delle giornate dedicate a chi non c’è più.
Ritualità spesso gioiose, sentimenti semplici e popolari, che aiutavano, e forse aiutano ancora, gli adulti a sentire i propri cari defunti sempre vicini e i bambini ad avere familiarità con la morte e a non averne paura.
Già in era pagana i defunti venivano ricordati nel periodo di passaggio all’inverno, la morte simbolica della natura.
Poi fu fissata in epoca cristiana una data precisa, il 2 novembre, mentre nella religione greco-ortodossa ai defunti è dedicato un giorno della Quaresima.

In molti paesi del Sud Italia era usanza, nella notte tra l’1 e il 2 novembre, lasciare per i morti la tavola apparecchiata con cibo, vino e anche un mazzo di carte. In alcune zone della Calabria si lasciava anche una lampada accesa fatta con una zucca intagliata (coccalu d’u mortu) esattamente come nell’anglosassone festa di Halloween.
La tradizione di preparare delle zucche intagliate per rappresentare i defunti (o meglio le loro teste) si ritrova anche in Puglia: è chiamata cocce priatorije e si accompagna all’accensione di un falò per illuminare la strada dei defunti che ritornano sulla Terra.
Simile al  «dolcetto o scherzetto» anglosassone è la tradizione dei bambini che girano per le case a fare la questua di cibarie e dolciumi in uso in Sardegna ma anche in Puglia e in Abruzzo.

I morti della famiglia tornano, per una notte, anche per portare dolci e piccoli doni ai bambini buoni.
Questa usanza è molto diffusa in Sicilia ed è legata alla tradizionale preparazione dei cosiddetti Dolci dei Morti: le “ossa di morto”, delicati e profumati biscotti ai chiodi di garofano sagomati in forma di piccole ossa; le “fave dei morti”, dolcetti a base di farina di mandorle, e le «dita di apostolo», dolcetti con ripieno al cacao e spezie.

In Sicilia, come descritto magistralmente da Andrea Camilleri nel racconto «Il giorno che i morti persero la strada di casa», era tradizione nelle famiglie preparare il cannistro  (cioè un cesto pieno di regalini e dolcetti per i bambini) che veniva nascosto nella notte tra il 31 ottobre e il primo novembre e che i piccoli di casa dovevano poi trovare in una sorta di caccia la tesoro che li disponeva a familiarizzare con i defunti di famiglia.

Annamaria Persico

(per gentile concessione di www.reportageonline.it)

Condividi sui tuoi social...
TgFuneral24 Consiglia
memoria expo 2025 mostra articoli funerari
Holding Funeraria Italiana
scacf cofani funebri perugia
lorandi group industria cofani funebri a brescia
gfm asti imbottiture funebri eccellenza della manifattura italiana
Paolo Imeri - Urne Cinerarie e Cofani Funebri
ellena autotrasformazioni saluzzo
assofuneral associazione italiana imprese funebri
registro italiano imprese funebri
pet news 24 quotidiano di informazione dedicato ai nostri amici animali
memories books necrologi funerali e annunci di lutto in italia
infortunistica tossani bologna
giesse risarcimento danni
studio 3a risarcimento danni mortali mestre
assisto assistenza gratuita risarcimento danni gravi a padova
architettura piu progettazione case funerarie a brescia
Orologi Bussolino
scuola superiore di formazione per la funeraria fondata da carmelo pezzino e nino leanza
coccato e mezzetti manufatti funerari e sanitari a novara
tg italia arreda arredamenti negozi ed interni a padova
OLTRE MAGAZINE
impresa funebre san siro milano
onoranze funebri croce verde reggio emilia
onoranze funebri e casa funeraria giubileo torino
impresa funebre bonino biella
funeral corporation servizi funebri metropolitani a rozzano
onoranze funebri certosa milano
pompe funebri europa milano
onoranze funebri marni codogno
pompe funebri pulici carate brianza
onoranze funebri gennaro tammaro napoli
tof centro servizi funebri bologna
newsletter
rimani informato

Iscriviti alla nostra newsletter, riceverai solo informazioni utili.

Leggi la nostra Privacy Policy per maggiori informazioni su come trattiamo i tuoi dati personali.