Nuova Legge sulle spoglie mortali nei casi di femminicidio.

Il Senato ha recentemente approvato all’unanimità la proposta di legge n. 1261 presentata da Giulia Bongiorno (Lega), con l’obiettivo di impedire che l’autore di un omicidio, in particolare nei casi di femminicidio e reati familiari, possa disporre delle spoglie mortali della vittima. Questo provvedimento mira a evitare la cremazione o la sepoltura che potrebbero compromettere le indagini e la raccolta di prove. Il testo passa ora alla Camera per la definitiva approvazione.
Obiettivi della Legge e modifiche normative
La proposta di legge introduce modifiche sia al codice penale che al regolamento di polizia mortuaria, con l’intento di garantire giustizia e rispetto per le vittime di omicidio. I punti chiave del provvedimento sono:
- Divieto di disposizione della salma da parte dell’indagato: Fin dall’iscrizione nel registro degli indagati e fino all’eventuale sentenza definitiva, l’indagato non potrà decidere in merito all’inumazione o alla cremazione della vittima.
- Pena accessoria in caso di condanna: Se l’indagato viene condannato, perde automaticamente i diritti sulla gestione delle spoglie mortali della vittima, inclusi coniuge, convivente o parenti prossimi.
- Vietata la cremazione fino a sentenza definitiva: Per evitare la distruzione di possibili prove future, la cremazione della vittima sarà vietata fino alla conclusione del processo.
Struttura della proposta di Legge
La proposta di legge si compone di tre articoli:
- Introduzione della pena accessoria: L’indagato per omicidio o femminicidio non potrà esercitare diritti sulle spoglie mortali della vittima. In caso di condanna, la decadenza da tali diritti diventa definitiva.
- Modifiche al regolamento di polizia mortuaria: Sono previste disposizioni per garantire l’applicazione della norma e il rispetto delle nuove direttive.
- Clausola di invarianza finanziaria: Il provvedimento non comporta nuovi o maggiori oneri per lo Stato.
Le dichiarazioni di Giulia Bongiorno e del Governo
L’avvocata e parlamentare Giulia Bongiorno ha sottolineato l’importanza del provvedimento, dichiarando: “Credo che sia fondamentale evitare la cremazione, perché grazie alle nuove tecnologie possiamo ottenere risultati anche a distanza di molto tempo dal femminicidio”.
Anche Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità, ha espresso il suo sostegno: “Si tratta di una norma di civiltà che impedisce un’ulteriore sofferenza per i familiari delle vittime, in particolare per gli orfani. È un atto che sana un vulnus e offre un’importante tutela a chi rimane”.
Impatto della Legge e prospettive future
L’approvazione di questa legge rappresenta un significativo passo avanti nella tutela delle vittime di femminicidio e nella salvaguardia delle prove per garantire giustizia. Se il testo verrà approvato anche dalla Camera, l’Italia si doterà di un ulteriore strumento per combattere la violenza di genere e per garantire che gli autori di questi crimini non possano esercitare alcun potere sulle spoglie delle vittime.
Questa legge non solo protegge le indagini giudiziarie, ma rappresenta anche un importante segnale di rispetto e dignità per le vittime e le loro famiglie, evitando che gli assassini possano continuare a esercitare un controllo su di loro anche dopo la morte.
LPP
Il Senato ha recentemente approvato all’unanimità la proposta di legge n. 1261 presentata da Giulia Bongiorno (Lega), con l’obiettivo di impedire che l’autore di un omicidio, in particolare nei casi di femminicidio e reati familiari, possa disporre delle spoglie mortali della vittima. Questo provvedimento mira a evitare la cremazione o la sepoltura che potrebbero compromettere le indagini e la raccolta di prove. Il testo passa ora alla Camera per la definitiva approvazione.
Obiettivi della Legge e modifiche normative
La proposta di legge introduce modifiche sia al codice penale che al regolamento di polizia mortuaria, con l’intento di garantire giustizia e rispetto per le vittime di omicidio. I punti chiave del provvedimento sono:
- Divieto di disposizione della salma da parte dell’indagato: Fin dall’iscrizione nel registro degli indagati e fino all’eventuale sentenza definitiva, l’indagato non potrà decidere in merito all’inumazione o alla cremazione della vittima.
- Pena accessoria in caso di condanna: Se l’indagato viene condannato, perde automaticamente i diritti sulla gestione delle spoglie mortali della vittima, inclusi coniuge, convivente o parenti prossimi.
- Vietata la cremazione fino a sentenza definitiva: Per evitare la distruzione di possibili prove future, la cremazione della vittima sarà vietata fino alla conclusione del processo.
Struttura della proposta di Legge
La proposta di legge si compone di tre articoli:
- Introduzione della pena accessoria: L’indagato per omicidio o femminicidio non potrà esercitare diritti sulle spoglie mortali della vittima. In caso di condanna, la decadenza da tali diritti diventa definitiva.
- Modifiche al regolamento di polizia mortuaria: Sono previste disposizioni per garantire l’applicazione della norma e il rispetto delle nuove direttive.
- Clausola di invarianza finanziaria: Il provvedimento non comporta nuovi o maggiori oneri per lo Stato.
Le dichiarazioni di Giulia Bongiorno e del Governo
L’avvocata e parlamentare Giulia Bongiorno ha sottolineato l’importanza del provvedimento, dichiarando: “Credo che sia fondamentale evitare la cremazione, perché grazie alle nuove tecnologie possiamo ottenere risultati anche a distanza di molto tempo dal femminicidio”.
Anche Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità, ha espresso il suo sostegno: “Si tratta di una norma di civiltà che impedisce un’ulteriore sofferenza per i familiari delle vittime, in particolare per gli orfani. È un atto che sana un vulnus e offre un’importante tutela a chi rimane”.
Impatto della Legge e prospettive future
L’approvazione di questa legge rappresenta un significativo passo avanti nella tutela delle vittime di femminicidio e nella salvaguardia delle prove per garantire giustizia. Se il testo verrà approvato anche dalla Camera, l’Italia si doterà di un ulteriore strumento per combattere la violenza di genere e per garantire che gli autori di questi crimini non possano esercitare alcun potere sulle spoglie delle vittime.
Questa legge non solo protegge le indagini giudiziarie, ma rappresenta anche un importante segnale di rispetto e dignità per le vittime e le loro famiglie, evitando che gli assassini possano continuare a esercitare un controllo su di loro anche dopo la morte.
LPP