Comune condannato per mobbing: aveva destinato un lavoratore a fare il “morto vivente”.
La Corte di Cassazione – Sezione Lavoro, con sentenza n. 2142 del 27 gennaio 2017, ha rigettato il ricorso proposto da un Comune, già condannato dalla Corte di Appello a risarcire un proprio dipendente nei confronti del quale erano stati posti in essere comportamenti manifestamente mobbizzanti in quanto lesivi della dignità dello stesso dipendente.
La Corte di Cassazione – Sezione Lavoro, con sentenza n. 2142 del 27 gennaio 2017, ha rigettato il ricorso proposto da un Comune, già condannato dalla Corte di Appello a risarcire un proprio dipendente nei confronti del quale erano stati posti in essere comportamenti manifestamente mobbizzanti in quanto lesivi della dignità dello stesso dipendente.