8 marzo 2023: muore Italo Galbiati.

Italo Galbiati nasce l’8 agosto 1937 a Milano. Sin da giovane mostra talento per il calcio e inizia la carriera nelle giovanili dell’Inter.
Con i nerazzurri esordisce ufficialmente il 14 gennaio 1959 in Coppa delle Fiere contro il Lione, ma non riesce a trovare spazio in prima squadra e non colleziona presenze in Serie A.
Nel 1960 si trasferisce al Lecco, squadra con cui debutta in Serie A.
Resta nel club lombardo per sei stagioni, giocando 43 partite nella massima serie e 103 in Serie B.
Dopo la retrocessione del 1962, contribuisce alla promozione della squadra nel 1966.
Termina la carriera agonistica con il Como, chiudendo definitivamente il capitolo da calciatore.
La carriera da allenatore e dirigente
Dopo il ritiro dal calcio giocato, Galbiati intraprende la carriera da allenatore.
Inizia con la Puteolana nel 1967, per poi passare al settore giovanile dell’Inter negli anni ’70, dove scopre talenti come Walter Zenga.
Negli anni ’80 assume il ruolo di allenatore del Milan per tre brevi periodi: nel 1981, nel 1982 e nel 1984.
Nel campionato 1981-82 sostituisce Gigi Radice dalla diciassettesima giornata, mentre nel 1983-84 prende il posto di Ilario Castagner dalla venticinquesima giornata.
Tuttavia, il suo nome viene legato soprattutto alla carriera di vice allenatore e collaboratore tecnico.
Diventa assistente di Fabio Capello, seguendolo in alcune delle squadre più importanti d’Europa.
Lavora con lui al Milan, alla Roma, alla Juventus e al Real Madrid, dove il 5 aprile 1998 guida la squadra contro il Bari a causa della squalifica del tecnico friulano.
Quando Capello viene nominato commissario tecnico della nazionale inglese, Galbiati lo affianca ancora una volta.
Continua questa collaborazione anche quando il tecnico prende in mano la nazionale russa nel luglio 2012, dimostrando ancora una volta la sua grande esperienza e il suo ruolo chiave nello staff tecnico.
La morte e i funerali
Italo Galbiati si spegne l’8 marzo 2023 all’età di 85 anni.
Tre giorni dopo si tengono i funerali nella chiesa di San Pio V e Santa Maria di Calvairate, a Milano.
Italo Galbiati nasce l’8 agosto 1937 a Milano. Sin da giovane mostra talento per il calcio e inizia la carriera nelle giovanili dell’Inter.
Con i nerazzurri esordisce ufficialmente il 14 gennaio 1959 in Coppa delle Fiere contro il Lione, ma non riesce a trovare spazio in prima squadra e non colleziona presenze in Serie A.
Nel 1960 si trasferisce al Lecco, squadra con cui debutta in Serie A.
Resta nel club lombardo per sei stagioni, giocando 43 partite nella massima serie e 103 in Serie B.
Dopo la retrocessione del 1962, contribuisce alla promozione della squadra nel 1966.
Termina la carriera agonistica con il Como, chiudendo definitivamente il capitolo da calciatore.
La carriera da allenatore e dirigente
Dopo il ritiro dal calcio giocato, Galbiati intraprende la carriera da allenatore.
Inizia con la Puteolana nel 1967, per poi passare al settore giovanile dell’Inter negli anni ’70, dove scopre talenti come Walter Zenga.
Negli anni ’80 assume il ruolo di allenatore del Milan per tre brevi periodi: nel 1981, nel 1982 e nel 1984.
Nel campionato 1981-82 sostituisce Gigi Radice dalla diciassettesima giornata, mentre nel 1983-84 prende il posto di Ilario Castagner dalla venticinquesima giornata.
Tuttavia, il suo nome viene legato soprattutto alla carriera di vice allenatore e collaboratore tecnico.
Diventa assistente di Fabio Capello, seguendolo in alcune delle squadre più importanti d’Europa.
Lavora con lui al Milan, alla Roma, alla Juventus e al Real Madrid, dove il 5 aprile 1998 guida la squadra contro il Bari a causa della squalifica del tecnico friulano.
Quando Capello viene nominato commissario tecnico della nazionale inglese, Galbiati lo affianca ancora una volta.
Continua questa collaborazione anche quando il tecnico prende in mano la nazionale russa nel luglio 2012, dimostrando ancora una volta la sua grande esperienza e il suo ruolo chiave nello staff tecnico.
La morte e i funerali
Italo Galbiati si spegne l’8 marzo 2023 all’età di 85 anni.
Tre giorni dopo si tengono i funerali nella chiesa di San Pio V e Santa Maria di Calvairate, a Milano.