8 marzo 2017. La scomparsa dell’etologo Danilo Mainardi.

Danilo Mainardi, un pilastro della divulgazione scientifica italiana e uno dei massimi esperti di etologia. Professore, scrittore e volto televisivo, Mainardi ha dedicato la sua vita allo studio del comportamento animale e alla sua diffusione al grande pubblico.
Un percorso accademico d’eccellenza
Nato a Milano il 25 novembre 1933, Danilo Mainardi era figlio di Enzo Mainardi, poeta e pittore futurista. Dopo una brillante carriera universitaria, divenne professore ordinario di Ecologia comportamentale all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Precedentemente, aveva insegnato Zoologia, Biologia generale ed Etologia all’Università di Parma, dove fu anche direttore dell’Istituto di Zoologia e del Dipartimento di Biologia e Fisiologia Generali.
Dal 1973 fu direttore della Scuola internazionale di etologia del Centro Ettore Majorana di Cultura Scientifica di Erice, organizzando convegni e workshop internazionali che hanno lasciato un segno nel mondo della ricerca.
Danilo Mainardi: un instancabile divulgatore scientifico
Mainardi è stato un divulgatore instancabile, capace di portare la scienza fuori dalle aule accademiche e renderla accessibile a tutti. Ha collaborato con giornali come il Corriere della Sera, il Sole 24 Ore, e le riviste Airone e Quark.
In televisione è stato protagonista di programmi storici come “Dalla parte degli animali” su Almanacco del TG1 e le celebri puntate di Quark, il programma di Piero Angela, con cui aveva un forte legame di amicizia e collaborazione.
Tra le sue opere divulgative più importanti ricordiamo:
- “Zoo privato” (Premio Capri)
- “Il cane e la volpe” (Premio Glaxo)
- “Lo zoo aperto” (Premio Gambrinus)
- “Dizionario di Etologia” (Einaudi)
- “Del cane, del gatto e di altri animali” (Mondadori)
- “La strategia dell’aquila” (Mondadori)
Un impegno per la tutela ambientale
Oltre alla ricerca e alla divulgazione, Mainardi si è battuto per la protezione dell’ambiente. Fu presidente nazionale della LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) e membro di prestigiose accademie scientifiche, tra cui l’International Ethological Society, di cui fu presidente, e la Società Italiana di Etologia.
Un’eredità senza tempo
Danilo Mainardi si è spento a Venezia l’8 marzo 2017 all’età di 83 anni, lasciando un patrimonio inestimabile di conoscenza e passione per la natura. Il suo insegnamento rimane vivo, così come la sua capacità di raccontare il mondo animale con rigore scientifico e straordinaria semplicità.
Danilo Mainardi, un pilastro della divulgazione scientifica italiana e uno dei massimi esperti di etologia. Professore, scrittore e volto televisivo, Mainardi ha dedicato la sua vita allo studio del comportamento animale e alla sua diffusione al grande pubblico.
Un percorso accademico d’eccellenza
Nato a Milano il 25 novembre 1933, Danilo Mainardi era figlio di Enzo Mainardi, poeta e pittore futurista. Dopo una brillante carriera universitaria, divenne professore ordinario di Ecologia comportamentale all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Precedentemente, aveva insegnato Zoologia, Biologia generale ed Etologia all’Università di Parma, dove fu anche direttore dell’Istituto di Zoologia e del Dipartimento di Biologia e Fisiologia Generali.
Dal 1973 fu direttore della Scuola internazionale di etologia del Centro Ettore Majorana di Cultura Scientifica di Erice, organizzando convegni e workshop internazionali che hanno lasciato un segno nel mondo della ricerca.
Danilo Mainardi: un instancabile divulgatore scientifico
Mainardi è stato un divulgatore instancabile, capace di portare la scienza fuori dalle aule accademiche e renderla accessibile a tutti. Ha collaborato con giornali come il Corriere della Sera, il Sole 24 Ore, e le riviste Airone e Quark.
In televisione è stato protagonista di programmi storici come “Dalla parte degli animali” su Almanacco del TG1 e le celebri puntate di Quark, il programma di Piero Angela, con cui aveva un forte legame di amicizia e collaborazione.
Tra le sue opere divulgative più importanti ricordiamo:
- “Zoo privato” (Premio Capri)
- “Il cane e la volpe” (Premio Glaxo)
- “Lo zoo aperto” (Premio Gambrinus)
- “Dizionario di Etologia” (Einaudi)
- “Del cane, del gatto e di altri animali” (Mondadori)
- “La strategia dell’aquila” (Mondadori)
Un impegno per la tutela ambientale
Oltre alla ricerca e alla divulgazione, Mainardi si è battuto per la protezione dell’ambiente. Fu presidente nazionale della LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) e membro di prestigiose accademie scientifiche, tra cui l’International Ethological Society, di cui fu presidente, e la Società Italiana di Etologia.
Un’eredità senza tempo
Danilo Mainardi si è spento a Venezia l’8 marzo 2017 all’età di 83 anni, lasciando un patrimonio inestimabile di conoscenza e passione per la natura. Il suo insegnamento rimane vivo, così come la sua capacità di raccontare il mondo animale con rigore scientifico e straordinaria semplicità.