5 febbraio 2020. Muore Kirk Douglas.
5 febbraio 2020. Muore Kirk Douglas.
Kirk Douglas, nato Issur Danielovitch Demsky il 9 dicembre 1916 ad Amsterdam, New York, era figlio di immigrati ebrei bielorussi. Cresciuto in una famiglia modesta, si distinse per la sua determinazione e il suo talento. Dopo essersi laureato alla St. Lawrence University nel 1939, si diplomò all’Accademia americana di arti drammatiche di New York.
Durante la Seconda Guerra Mondiale servì nella Marina degli Stati Uniti. Dopo il congedo, si dedicò al teatro, ottenendo ruoli a Broadway. Fu il regista Guthrie McClintic a consigliargli di cambiare il suo nome in Kirk Douglas, che divenne presto sinonimo di successo nel cinema.
L’Ascesa nel Cinema
Douglas debuttò sul grande schermo con Lo strano amore di Marta Ivers (1946), accanto a Barbara Stanwyck. Nel giro di pochi anni si affermò grazie a ruoli di uomini duri e spietati, come nel celebre L’asso nella manica (1951) di Billy Wilder. La sua capacità di interpretare personaggi complessi e tormentati lo rese una delle stelle più brillanti di Hollywood.
Nel 1956, interpretò Vincent van Gogh in Brama di vivere, una performance che gli valse una candidatura all’Oscar. Collaborò con Stanley Kubrick in due capolavori: Orizzonti di gloria (1957), un film antimilitarista, e Spartacus (1960), di cui fu anche produttore.
Gli Anni d’Oro e il Ruolo di Produttore
Negli anni ’50 e ’60, Douglas si distinse anche nei western, interpretando film come Sfida all’O.K. Corral (1957) e Il grande cielo (1952).
Nel 1954 fondò la Bryna Productions, con cui produsse Spartacus, sfidando il maccartismo di Hollywood assumendo lo sceneggiatore Dalton Trumbo, inserito nella lista nera. Questo gesto contribuì alla fine dell’era delle “blacklist” nel cinema americano.
Gli Ultimi Anni e i Riconoscimenti
Douglas continuò a recitare fino agli anni 2000. Tra i suoi ultimi film si ricordano Vizio di famiglia (2003), accanto al figlio Michael, e Illusion (2004). Nel 1996 ricevette l’Oscar alla carriera, un riconoscimento meritato per il suo straordinario contributo al cinema.
Oltre alla carriera artistica, si impegnò in cause umanitarie e sociali. Scrisse diversi libri e utilizzò il suo blog per sensibilizzare il pubblico su tematiche di giustizia e uguaglianza.
La Morte e il Funerale
Kirk Douglas si spense il 5 febbraio 2020 nella sua casa di Beverly Hills, all’età di 103 anni. Il funerale si svolse in forma privata con la partecipazione dei familiari e degli amici più stretti, tra cui il figlio Michael Douglas. Fu sepolto nel Westwood Village Memorial Park Cemetery di Los Angeles, accanto alla moglie Anne Buydens, scomparsa nel 2021.
Kirk Douglas, nato Issur Danielovitch Demsky il 9 dicembre 1916 ad Amsterdam, New York, era figlio di immigrati ebrei bielorussi. Cresciuto in una famiglia modesta, si distinse per la sua determinazione e il suo talento. Dopo essersi laureato alla St. Lawrence University nel 1939, si diplomò all’Accademia americana di arti drammatiche di New York.
Durante la Seconda Guerra Mondiale servì nella Marina degli Stati Uniti. Dopo il congedo, si dedicò al teatro, ottenendo ruoli a Broadway. Fu il regista Guthrie McClintic a consigliargli di cambiare il suo nome in Kirk Douglas, che divenne presto sinonimo di successo nel cinema.
L’Ascesa nel Cinema
Douglas debuttò sul grande schermo con Lo strano amore di Marta Ivers (1946), accanto a Barbara Stanwyck. Nel giro di pochi anni si affermò grazie a ruoli di uomini duri e spietati, come nel celebre L’asso nella manica (1951) di Billy Wilder. La sua capacità di interpretare personaggi complessi e tormentati lo rese una delle stelle più brillanti di Hollywood.
Nel 1956, interpretò Vincent van Gogh in Brama di vivere, una performance che gli valse una candidatura all’Oscar. Collaborò con Stanley Kubrick in due capolavori: Orizzonti di gloria (1957), un film antimilitarista, e Spartacus (1960), di cui fu anche produttore.
Gli Anni d’Oro e il Ruolo di Produttore
Negli anni ’50 e ’60, Douglas si distinse anche nei western, interpretando film come Sfida all’O.K. Corral (1957) e Il grande cielo (1952).
Nel 1954 fondò la Bryna Productions, con cui produsse Spartacus, sfidando il maccartismo di Hollywood assumendo lo sceneggiatore Dalton Trumbo, inserito nella lista nera. Questo gesto contribuì alla fine dell’era delle “blacklist” nel cinema americano.
Gli Ultimi Anni e i Riconoscimenti
Douglas continuò a recitare fino agli anni 2000. Tra i suoi ultimi film si ricordano Vizio di famiglia (2003), accanto al figlio Michael, e Illusion (2004). Nel 1996 ricevette l’Oscar alla carriera, un riconoscimento meritato per il suo straordinario contributo al cinema.
Oltre alla carriera artistica, si impegnò in cause umanitarie e sociali. Scrisse diversi libri e utilizzò il suo blog per sensibilizzare il pubblico su tematiche di giustizia e uguaglianza.
La Morte e il Funerale
Kirk Douglas si spense il 5 febbraio 2020 nella sua casa di Beverly Hills, all’età di 103 anni. Il funerale si svolse in forma privata con la partecipazione dei familiari e degli amici più stretti, tra cui il figlio Michael Douglas. Fu sepolto nel Westwood Village Memorial Park Cemetery di Los Angeles, accanto alla moglie Anne Buydens, scomparsa nel 2021.