3 febbraio 1468. Muore Johannes Gutenberg.
3 febbraio 1468. Muore Johannes Gutenberg.
Johannes Gutenberg nacque a Magonza, in Germania, intorno al 1400.
Il suo vero nome era Johannes Gensfleisch zur Laden zum Gutenberg, appartenente a una famiglia patrizia con esperienza nella lavorazione dei metalli e nel conio delle monete.
Poco si conosce della sua infanzia e giovinezza, ma si sa che nel 1430 si trasferì a Strasburgo per motivi politici e lavorò come orafo e incisore.
L’invenzione della stampa a caratteri mobili
La grande rivoluzione di Gutenberg avvenne attorno al 1448, quando tornò a Magonza e iniziò a sperimentare un nuovo metodo di stampa.
Fino ad allora, i libri erano copiati a mano o stampati con blocchi di legno intagliati, un processo estremamente lento.
Gutenberg introdusse la stampa a caratteri mobili, un sistema che permetteva di comporre testi con singoli caratteri riutilizzabili, fusi in una lega di piombo, stagno e antimonio.
Questa tecnica consentiva di produrre libri in serie con una qualità e una velocità mai viste prima.
La Bibbia di Gutenberg
Nel 1450 Gutenberg fondò una società con l’orafo Johannes Fust per finanziare la produzione di un libro stampato con la sua nuova tecnologia.
Dopo anni di sperimentazioni, nel 1455 completò la famosa Bibbia a 42 linee, nota anche come Bibbia di Gutenberg. Stampata in circa 180 copie, rappresentò la prima grande opera prodotta con il nuovo sistema tipografico.
L’opera riscosse un enorme successo per la sua qualità e leggibilità, ma le spese elevate e i debiti accumulati portarono Fust a intentare una causa contro Gutenberg, costringendolo a cedere parte delle sue attrezzature e diritti di stampa.
La crisi e gli ultimi anni
Dopo la perdita della sua tipografia, Gutenberg continuò a lavorare nel settore della stampa, sebbene senza grandi successi economici. Nel 1462, durante una guerra civile a Magonza, molti dei suoi collaboratori furono costretti a fuggire, diffondendo così la nuova tecnica di stampa in tutta Europa.
Nel 1465, il principe arcivescovo di Magonza gli concesse una piccola pensione per riconoscere il suo contributo alla società. Tuttavia, Gutenberg visse i suoi ultimi anni in relativa povertà.
La morte e il funerale di Gutenberg
Johannes Gutenberg morì il 3 febbraio 1468 a Magonza.
Le circostanze della sua morte rimangono poco documentate, ma si presume sia deceduto per cause naturali.
Venne sepolto nel convento francescano della città, ma la sua tomba andò perduta nel corso dei secoli.
L’eredità di Johannes Gutenberg
L’invenzione della stampa a caratteri mobili cambiò per sempre la storia dell’umanità.
Grazie a Gutenberg, la conoscenza divenne accessibile a un numero sempre maggiore di persone, favorendo la diffusione delle idee e l’inizio dell’era moderna.
Senza la sua innovazione, la Riforma Protestante, il Rinascimento e l’Illuminismo avrebbero avuto uno sviluppo molto più lento.
Oggi, Gutenberg è considerato uno degli inventori più influenti della storia, il padre della stampa moderna.
Johannes Gutenberg nacque a Magonza, in Germania, intorno al 1400.
Il suo vero nome era Johannes Gensfleisch zur Laden zum Gutenberg, appartenente a una famiglia patrizia con esperienza nella lavorazione dei metalli e nel conio delle monete.
Poco si conosce della sua infanzia e giovinezza, ma si sa che nel 1430 si trasferì a Strasburgo per motivi politici e lavorò come orafo e incisore.
L’invenzione della stampa a caratteri mobili
La grande rivoluzione di Gutenberg avvenne attorno al 1448, quando tornò a Magonza e iniziò a sperimentare un nuovo metodo di stampa.
Fino ad allora, i libri erano copiati a mano o stampati con blocchi di legno intagliati, un processo estremamente lento.
Gutenberg introdusse la stampa a caratteri mobili, un sistema che permetteva di comporre testi con singoli caratteri riutilizzabili, fusi in una lega di piombo, stagno e antimonio.
Questa tecnica consentiva di produrre libri in serie con una qualità e una velocità mai viste prima.
La Bibbia di Gutenberg
Nel 1450 Gutenberg fondò una società con l’orafo Johannes Fust per finanziare la produzione di un libro stampato con la sua nuova tecnologia.
Dopo anni di sperimentazioni, nel 1455 completò la famosa Bibbia a 42 linee, nota anche come Bibbia di Gutenberg. Stampata in circa 180 copie, rappresentò la prima grande opera prodotta con il nuovo sistema tipografico.
L’opera riscosse un enorme successo per la sua qualità e leggibilità, ma le spese elevate e i debiti accumulati portarono Fust a intentare una causa contro Gutenberg, costringendolo a cedere parte delle sue attrezzature e diritti di stampa.
La crisi e gli ultimi anni
Dopo la perdita della sua tipografia, Gutenberg continuò a lavorare nel settore della stampa, sebbene senza grandi successi economici. Nel 1462, durante una guerra civile a Magonza, molti dei suoi collaboratori furono costretti a fuggire, diffondendo così la nuova tecnica di stampa in tutta Europa.
Nel 1465, il principe arcivescovo di Magonza gli concesse una piccola pensione per riconoscere il suo contributo alla società. Tuttavia, Gutenberg visse i suoi ultimi anni in relativa povertà.
La morte e il funerale di Gutenberg
Johannes Gutenberg morì il 3 febbraio 1468 a Magonza.
Le circostanze della sua morte rimangono poco documentate, ma si presume sia deceduto per cause naturali.
Venne sepolto nel convento francescano della città, ma la sua tomba andò perduta nel corso dei secoli.
L’eredità di Johannes Gutenberg
L’invenzione della stampa a caratteri mobili cambiò per sempre la storia dell’umanità.
Grazie a Gutenberg, la conoscenza divenne accessibile a un numero sempre maggiore di persone, favorendo la diffusione delle idee e l’inizio dell’era moderna.
Senza la sua innovazione, la Riforma Protestante, il Rinascimento e l’Illuminismo avrebbero avuto uno sviluppo molto più lento.
Oggi, Gutenberg è considerato uno degli inventori più influenti della storia, il padre della stampa moderna.