29 gennaio 1998. Muore Ugo Bologna.
29 gennaio 1998. Muore Ugo Bologna.
Ugo Bologna nacque a Milano l’11 settembre 1917, figlio di un impiegato comunale e di una casalinga.
Dopo aver terminato gli studi, nel 1936 intraprese la carriera di insegnante elementare.
Nel 1939, con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, frequentò il corso allievi ufficiali di Pola, allora territorio italiano.
Durante il conflitto, servì come sottotenente dei Bersaglieri e partecipò alla campagna militare sul fronte russo, assegnato al 3º Reggimento bersaglieri.
Si distinse per il suo coraggio nei combattimenti di Nikitovka nel novembre 1941, guadagnandosi una medaglia di bronzo al valor militare.
Dopo essere stato ferito in battaglia, rimase in servizio fino alla fine della guerra, venendo congedato solo nel 1945.
L’inizio della carriera artistica
Nel 1950 Ugo Bologna decise di abbandonare l’insegnamento per seguire la sua passione per la recitazione.
Collaborò con artisti come Isabella Riva, Fantasio Piccoli e Toni Barpi, che gli offrirono opportunità di crescita nel mondo dello spettacolo.
Il suo debutto cinematografico avvenne nel 1962 con il film Sul cammino dei giganti, diretto da Angio Zane.
Il successo in televisione e al cinema
Oltre al cinema, Ugo Bologna lavorò attivamente in televisione.
Partecipò a sceneggiati di successo come Il piccolo Lord (1960), I Buddenbrook (1971) e Il balordo (1978), diretto da Edmo Fenoglio e interpretato accanto a Tino Buazzelli.
Nel cinema, divenne celebre grazie alle sue collaborazioni con Paolo Villaggio in film iconici come Il secondo tragico Fantozzi (1976), dove interpretò il ruolo del conte Corrado Maria Lobbiam.
Altri film di rilievo includono Rag. Arturo De Fanti, bancario precario (1980), Fracchia la belva umana (1981), Fantozzi subisce ancora (1983) e Ho vinto la lotteria di capodanno (1989).
Il contributo al doppiaggio
Ugo Bologna non fu solo un grande attore, ma anche un apprezzato doppiatore.
Nel 1970 fondò a Milano la C.D.M. (Cooperativa Doppiatori Milanesi), una società che purtroppo ebbe vita breve a causa di difficoltà finanziarie.
La sua voce rimane leggendaria nella collana Fiabe sonore della Fabbri Editori, un progetto che lo rese amato anche dai più piccoli.
Morte e funerale di Ugo Bologna
Nonostante l’età avanzata, Ugo Bologna non si allontanò mai dal mondo dello spettacolo.
Nel gennaio 1998, mentre recitava al Teatro Valle di Roma nello spettacolo Mercadet l’affarista di Balzac, fu colpito da un infarto.
Portato d’urgenza in ospedale, morì poco dopo il ricovero all’età di 80 anni.
Secondo le sue volontà, le sue ceneri furono deposte nel cimitero di Bolzano, una città a lui cara, dove visse parte della sua carriera e incontrò sua moglie, Ada Ruvidotti.
Ugo Bologna nacque a Milano l’11 settembre 1917, figlio di un impiegato comunale e di una casalinga.
Dopo aver terminato gli studi, nel 1936 intraprese la carriera di insegnante elementare.
Nel 1939, con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, frequentò il corso allievi ufficiali di Pola, allora territorio italiano.
Durante il conflitto, servì come sottotenente dei Bersaglieri e partecipò alla campagna militare sul fronte russo, assegnato al 3º Reggimento bersaglieri.
Si distinse per il suo coraggio nei combattimenti di Nikitovka nel novembre 1941, guadagnandosi una medaglia di bronzo al valor militare.
Dopo essere stato ferito in battaglia, rimase in servizio fino alla fine della guerra, venendo congedato solo nel 1945.
L’inizio della carriera artistica
Nel 1950 Ugo Bologna decise di abbandonare l’insegnamento per seguire la sua passione per la recitazione.
Collaborò con artisti come Isabella Riva, Fantasio Piccoli e Toni Barpi, che gli offrirono opportunità di crescita nel mondo dello spettacolo.
Il suo debutto cinematografico avvenne nel 1962 con il film Sul cammino dei giganti, diretto da Angio Zane.
Il successo in televisione e al cinema
Oltre al cinema, Ugo Bologna lavorò attivamente in televisione.
Partecipò a sceneggiati di successo come Il piccolo Lord (1960), I Buddenbrook (1971) e Il balordo (1978), diretto da Edmo Fenoglio e interpretato accanto a Tino Buazzelli.
Nel cinema, divenne celebre grazie alle sue collaborazioni con Paolo Villaggio in film iconici come Il secondo tragico Fantozzi (1976), dove interpretò il ruolo del conte Corrado Maria Lobbiam.
Altri film di rilievo includono Rag. Arturo De Fanti, bancario precario (1980), Fracchia la belva umana (1981), Fantozzi subisce ancora (1983) e Ho vinto la lotteria di capodanno (1989).
Il contributo al doppiaggio
Ugo Bologna non fu solo un grande attore, ma anche un apprezzato doppiatore.
Nel 1970 fondò a Milano la C.D.M. (Cooperativa Doppiatori Milanesi), una società che purtroppo ebbe vita breve a causa di difficoltà finanziarie.
La sua voce rimane leggendaria nella collana Fiabe sonore della Fabbri Editori, un progetto che lo rese amato anche dai più piccoli.
Morte e funerale di Ugo Bologna
Nonostante l’età avanzata, Ugo Bologna non si allontanò mai dal mondo dello spettacolo.
Nel gennaio 1998, mentre recitava al Teatro Valle di Roma nello spettacolo Mercadet l’affarista di Balzac, fu colpito da un infarto.
Portato d’urgenza in ospedale, morì poco dopo il ricovero all’età di 80 anni.
Secondo le sue volontà, le sue ceneri furono deposte nel cimitero di Bolzano, una città a lui cara, dove visse parte della sua carriera e incontrò sua moglie, Ada Ruvidotti.