23 febbraio 1965. Muore Stan Laurel.
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Stan Laurel, all’anagrafe Arthur Stanley Jefferson, Stan Laurel, meglio conosciuto per il ruolo di Stanlio del duo comico Stanlio e Ollio, nacque il 16 giugno 1890 a Ulverston, in Inghilterra.
Cresciuto in una famiglia legata al mondo dello spettacolo, con un padre impresario teatrale e una madre attrice, sviluppò fin da piccolo un’inclinazione naturale per la comicità.
A soli 16 anni debuttò sul palcoscenico, esibendosi nei teatri britannici.
La svolta arrivò nel 1909 quando entrò nella compagnia di Fred Karno, lavorando accanto a Charlie Chaplin.
Con questa esperienza affinò il suo talento, viaggiando negli Stati Uniti e gettando le basi per la sua futura carriera cinematografica.
L’approdo al cinema e il primo incontro con Oliver Hardy
Nel 1917, Laurel entrò nel mondo del cinema grazie alla Universal Pictures. Il suo primo film, Nuts in May, segnò l’inizio di una carriera di successo.
Negli anni seguenti lavorò con diverse case di produzione, affermandosi come attore comico con uno stile distintivo.
Il 1921 fu l’anno cruciale: mentre lavorava a The Lucky Dog, incontrò per la prima volta Oliver Hardy.
Tuttavia, fu solo nel 1927 che i due formarono ufficialmente il duo comico che li avrebbe resi celebri in tutto il mondo.
Il successo di Stanlio e Ollio
Con la regia di Hal Roach, Laurel e Hardy iniziarono una prolifica collaborazione che diede vita a oltre 100 film, tra cortometraggi e lungometraggi.
Il loro stile comico, basato su gag fisiche, giochi di parole e situazioni surreali, conquistò il pubblico internazionale.
Tra le pellicole più celebri si ricordano La scala musicale (1932), vincitore dell’Oscar, Fra Diavolo (1933) e Nel paese delle meraviglie (1934).
Con l’avvento del sonoro, il loro successo non conobbe declino, grazie alla perfetta sinergia tra i loro personaggi: Stanlio, ingenuo e impacciato, e Ollio, burbero ma dal cuore d’oro.
Il declino e le difficoltà con la Fox
Dopo il 1940, la coppia lasciò Hal Roach Studios per firmare un contratto con la 20th Century Fox.
Tuttavia, la scarsa libertà creativa e la qualità inferiore delle sceneggiature segnarono un periodo difficile per il duo.
Nonostante ciò, continuarono a esibirsi in spettacoli teatrali, riscuotendo grande successo soprattutto in Europa.
Nel 1951 girarono il loro ultimo film, Atollo K, una produzione franco-italiana che, a causa di problemi di salute di Laurel, risultò meno brillante rispetto ai lavori precedenti.
Gli ultimi anni e l’eredità artistica
Dopo la morte di Oliver Hardy nel 1957, Laurel decise di non recitare più.
Nonostante ciò, rimase una figura rispettata nell’industria cinematografica e nel 1961 ricevette un Oscar alla carriera per il contributo dato alla commedia.
Negli ultimi anni visse lontano dai riflettori, mantenendo però contatti con i fan attraverso lettere e incontri privati.
La morte e i funerali
Stan Laurel morì il 23 febbraio 1965 a Santa Monica, in California, all’età di 74 anni.
Le sue ultime parole, pronunciate con il consueto spirito ironico, furono:
“Mi piacerebbe essere in montagna a sciare in questo momento!”.
Il suo funerale si svolse alla Church of the Hills e la sua salma venne tumulata nel Forest Lawn Memorial Park di Hollywood Hills.
Stan Laurel, all’anagrafe Arthur Stanley Jefferson, Stan Laurel, meglio conosciuto per il ruolo di Stanlio del duo comico Stanlio e Ollio, nacque il 16 giugno 1890 a Ulverston, in Inghilterra.
Cresciuto in una famiglia legata al mondo dello spettacolo, con un padre impresario teatrale e una madre attrice, sviluppò fin da piccolo un’inclinazione naturale per la comicità.
A soli 16 anni debuttò sul palcoscenico, esibendosi nei teatri britannici.
La svolta arrivò nel 1909 quando entrò nella compagnia di Fred Karno, lavorando accanto a Charlie Chaplin.
Con questa esperienza affinò il suo talento, viaggiando negli Stati Uniti e gettando le basi per la sua futura carriera cinematografica.
L’approdo al cinema e il primo incontro con Oliver Hardy
Nel 1917, Laurel entrò nel mondo del cinema grazie alla Universal Pictures. Il suo primo film, Nuts in May, segnò l’inizio di una carriera di successo.
Negli anni seguenti lavorò con diverse case di produzione, affermandosi come attore comico con uno stile distintivo.
Il 1921 fu l’anno cruciale: mentre lavorava a The Lucky Dog, incontrò per la prima volta Oliver Hardy.
Tuttavia, fu solo nel 1927 che i due formarono ufficialmente il duo comico che li avrebbe resi celebri in tutto il mondo.
Il successo di Stanlio e Ollio
Con la regia di Hal Roach, Laurel e Hardy iniziarono una prolifica collaborazione che diede vita a oltre 100 film, tra cortometraggi e lungometraggi.
Il loro stile comico, basato su gag fisiche, giochi di parole e situazioni surreali, conquistò il pubblico internazionale.
Tra le pellicole più celebri si ricordano La scala musicale (1932), vincitore dell’Oscar, Fra Diavolo (1933) e Nel paese delle meraviglie (1934).
Con l’avvento del sonoro, il loro successo non conobbe declino, grazie alla perfetta sinergia tra i loro personaggi: Stanlio, ingenuo e impacciato, e Ollio, burbero ma dal cuore d’oro.
Il declino e le difficoltà con la Fox
Dopo il 1940, la coppia lasciò Hal Roach Studios per firmare un contratto con la 20th Century Fox.
Tuttavia, la scarsa libertà creativa e la qualità inferiore delle sceneggiature segnarono un periodo difficile per il duo.
Nonostante ciò, continuarono a esibirsi in spettacoli teatrali, riscuotendo grande successo soprattutto in Europa.
Nel 1951 girarono il loro ultimo film, Atollo K, una produzione franco-italiana che, a causa di problemi di salute di Laurel, risultò meno brillante rispetto ai lavori precedenti.
Gli ultimi anni e l’eredità artistica
Dopo la morte di Oliver Hardy nel 1957, Laurel decise di non recitare più.
Nonostante ciò, rimase una figura rispettata nell’industria cinematografica e nel 1961 ricevette un Oscar alla carriera per il contributo dato alla commedia.
Negli ultimi anni visse lontano dai riflettori, mantenendo però contatti con i fan attraverso lettere e incontri privati.
La morte e i funerali
Stan Laurel morì il 23 febbraio 1965 a Santa Monica, in California, all’età di 74 anni.
Le sue ultime parole, pronunciate con il consueto spirito ironico, furono:
“Mi piacerebbe essere in montagna a sciare in questo momento!”.
Il suo funerale si svolse alla Church of the Hills e la sua salma venne tumulata nel Forest Lawn Memorial Park di Hollywood Hills.