2 febbraio 1979. Muore Sid Vicious.
2 febbraio 1979. Muore Sid Vicious.
Sid Vicious, pseudonimo di Simon John Ritchie, nacque il 10 maggio 1957 a Londra.
Figlio di John Ritchie e Anne McDonald, crebbe in condizioni difficili dopo l’abbandono del padre. La madre, per mantenere la famiglia, si trasferì a Ibiza e successivamente tornò a Londra, dove il giovane Sid entrò in contatto con la scena musicale emergente.
Crescendo, sviluppò un forte interesse per la musica e lo stile glam rock, idolatrando artisti come David Bowie e i Roxy Music.
Frequentando la scena punk londinese, conobbe John Lydon (Johnny Rotten), Steve Jones e Paul Cook, i futuri membri dei Sex Pistols.
Fu proprio Lydon a dargli il soprannome “Sid Vicious”, ispirandosi al suo criceto di nome Sid.
L’ingresso nei Sex Pistols
Nel 1977, Sid Vicious entrò a far parte dei Sex Pistols, sostituendo il bassista Glen Matlock. Nonostante la sua scarsa abilità musicale, divenne rapidamente l’immagine più iconica della band grazie al suo atteggiamento ribelle e autodistruttivo.
Partecipò alle registrazioni dell’album “Never Mind the Bollocks, Here’s the Sex Pistols”, contribuendo solo marginalmente alla parte musicale a causa della sua inesperienza.
Tuttavia, la sua presenza scenica e il suo stile estremo lo resero il volto simbolo del movimento punk.
La relazione con Nancy Spungen
Nello stesso periodo, Vicious conobbe Nancy Spungen, una groupie americana già nota nella scena musicale per i suoi problemi di droga.
La loro relazione fu tempestosa e segnata da abuso di eroina.
Gli altri membri della band tentarono di allontanarlo da lei, senza successo.
L’influenza di Nancy portò Sid a un progressivo declino, contribuendo all’instabilità della band.
Nel gennaio 1978, durante il caotico tour americano, i Sex Pistols si sciolsero definitivamente dopo un ultimo concerto a San Francisco.
Il declino e la morte di Nancy
Dopo la fine dei Sex Pistols, Vicious tentò una carriera solista, pubblicando cover di brani rockabilly e collaborando con vari musicisti.
Nel frattempo, la sua dipendenza da eroina peggiorò.
L’11 ottobre 1978, Nancy Spungen venne trovata morta accoltellata nella stanza dell’hotel Chelsea a New York, dove la coppia alloggiava.
Vicious, presente sul luogo, venne arrestato per omicidio, anche se le circostanze della morte rimasero poco chiare.
Pagata la cauzione, tornò in libertà, ma la sua vita prese una piega ancora più autodistruttiva.
La morte di Sid Vicious
Il 1° febbraio 1979, Vicious completò un programma di disintossicazione e festeggiò il suo rilascio con un party a Manhattan.
Durante la notte, assunse una dose letale di eroina e fu trovato morto la mattina seguente all’età di 21 anni.
Secondo la madre, Sid e Nancy avevano fatto un patto suicida.
Sid lasciò un biglietto nel quale esprimeva il desiderio di essere sepolto accanto a Nancy.
Tuttavia, la famiglia di Spungen si oppose e il corpo di Vicious fu cremato.
Il destino delle sue ceneri rimane incerto, con alcune teorie che suggeriscono che furono sparse sulla tomba di Nancy o accidentalmente disperse all’aeroporto di Heathrow.
Sid Vicious, pseudonimo di Simon John Ritchie, nacque il 10 maggio 1957 a Londra.
Figlio di John Ritchie e Anne McDonald, crebbe in condizioni difficili dopo l’abbandono del padre. La madre, per mantenere la famiglia, si trasferì a Ibiza e successivamente tornò a Londra, dove il giovane Sid entrò in contatto con la scena musicale emergente.
Crescendo, sviluppò un forte interesse per la musica e lo stile glam rock, idolatrando artisti come David Bowie e i Roxy Music.
Frequentando la scena punk londinese, conobbe John Lydon (Johnny Rotten), Steve Jones e Paul Cook, i futuri membri dei Sex Pistols.
Fu proprio Lydon a dargli il soprannome “Sid Vicious”, ispirandosi al suo criceto di nome Sid.
L’ingresso nei Sex Pistols
Nel 1977, Sid Vicious entrò a far parte dei Sex Pistols, sostituendo il bassista Glen Matlock. Nonostante la sua scarsa abilità musicale, divenne rapidamente l’immagine più iconica della band grazie al suo atteggiamento ribelle e autodistruttivo.
Partecipò alle registrazioni dell’album “Never Mind the Bollocks, Here’s the Sex Pistols”, contribuendo solo marginalmente alla parte musicale a causa della sua inesperienza.
Tuttavia, la sua presenza scenica e il suo stile estremo lo resero il volto simbolo del movimento punk.
La relazione con Nancy Spungen
Nello stesso periodo, Vicious conobbe Nancy Spungen, una groupie americana già nota nella scena musicale per i suoi problemi di droga.
La loro relazione fu tempestosa e segnata da abuso di eroina.
Gli altri membri della band tentarono di allontanarlo da lei, senza successo.
L’influenza di Nancy portò Sid a un progressivo declino, contribuendo all’instabilità della band.
Nel gennaio 1978, durante il caotico tour americano, i Sex Pistols si sciolsero definitivamente dopo un ultimo concerto a San Francisco.
Il declino e la morte di Nancy
Dopo la fine dei Sex Pistols, Vicious tentò una carriera solista, pubblicando cover di brani rockabilly e collaborando con vari musicisti.
Nel frattempo, la sua dipendenza da eroina peggiorò.
L’11 ottobre 1978, Nancy Spungen venne trovata morta accoltellata nella stanza dell’hotel Chelsea a New York, dove la coppia alloggiava.
Vicious, presente sul luogo, venne arrestato per omicidio, anche se le circostanze della morte rimasero poco chiare.
Pagata la cauzione, tornò in libertà, ma la sua vita prese una piega ancora più autodistruttiva.
La morte di Sid Vicious
Il 1° febbraio 1979, Vicious completò un programma di disintossicazione e festeggiò il suo rilascio con un party a Manhattan.
Durante la notte, assunse una dose letale di eroina e fu trovato morto la mattina seguente all’età di 21 anni.
Secondo la madre, Sid e Nancy avevano fatto un patto suicida.
Sid lasciò un biglietto nel quale esprimeva il desiderio di essere sepolto accanto a Nancy.
Tuttavia, la famiglia di Spungen si oppose e il corpo di Vicious fu cremato.
Il destino delle sue ceneri rimane incerto, con alcune teorie che suggeriscono che furono sparse sulla tomba di Nancy o accidentalmente disperse all’aeroporto di Heathrow.