18 febbraio 1564. Muore Michelangelo Buonarroti.
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Michelangelo Buonarroti nacque il 6 marzo 1475 a Caprese, nei pressi di Arezzo, in una famiglia di antica nobiltà fiorentina, sebbene economicamente decaduta.
Fin da giovane, manifestò un talento eccezionale per il disegno e la scultura, tanto che, nel 1488, entrò nella bottega di Domenico Ghirlandaio.
Ben presto, fu notato da Lorenzo il Magnifico, che lo accolse nella sua corte, offrendogli l’opportunità di studiare la scultura classica e di entrare in contatto con i più grandi intellettuali dell’epoca.
Le opere più celebri
Michelangelo è noto per una serie di capolavori che segnano il culmine dell’arte rinascimentale:
- David (1501-1504): Questa imponente scultura in marmo, alta oltre quattro metri, rappresenta il giovane eroe biblico con una perfezione anatomica straordinaria e un’espressione di intensa determinazione.
- Pietà (1497-1499): Commissionata dal cardinale Jean de Bilhères per la Basilica di San Pietro, questa scultura raffigura la Vergine Maria che sorregge il corpo esanime di Cristo.
L’armonia delle forme e la raffinata espressività la rendono una delle opere più emozionanti della storia dell’arte. - Volta della Cappella Sistina (1508-1512): Un’impresa titanica che Michelangelo affrontò da solo, dipingendo oltre 500 metri quadrati di affreschi con scene tratte dalla Genesi, tra cui la celebre “Creazione di Adamo”.
- Giudizio Universale (1536-1541): Realizzato sulla parete di fondo della Cappella Sistina, questo affresco monumentale raffigura il ritorno di Cristo nel giorno del giudizio, con figure dinamiche e potenti, che esprimono la drammaticità e la complessità della condizione umana.
- Cupola di San Pietro (1547-1564): Come architetto, Michelangelo lasciò un’impronta indelebile nella Basilica di San Pietro, progettando la grandiosa cupola che ancora oggi domina lo skyline di Roma.
Il manierismo e l’eredità artistica
Lo studio delle sue opere segnò le generazioni successive, dando un forte impulso alla corrente del manierismo.
La sua maestria nel rappresentare il corpo umano, unita a una profonda sensibilità spirituale, influenzò artisti come Pontormo, Rosso Fiorentino e persino Caravaggio.
La morte e i funerali
Michelangelo morì il 18 febbraio 1564, quasi ottantanovenne, nella sua casa di Roma.
Per volontà del nipote Leonardo Buonarroti, la sua salma fu trasferita a Firenze, dove ebbe solenni esequie nella Basilica di Santa Croce.
La sua tomba, disegnata da Giorgio Vasari, è ornata dalle allegorie della Pittura, della Scultura e dell’Architettura, a simboleggiare il genio poliedrico del maestro.
Michelangelo Buonarroti nacque il 6 marzo 1475 a Caprese, nei pressi di Arezzo, in una famiglia di antica nobiltà fiorentina, sebbene economicamente decaduta.
Fin da giovane, manifestò un talento eccezionale per il disegno e la scultura, tanto che, nel 1488, entrò nella bottega di Domenico Ghirlandaio.
Ben presto, fu notato da Lorenzo il Magnifico, che lo accolse nella sua corte, offrendogli l’opportunità di studiare la scultura classica e di entrare in contatto con i più grandi intellettuali dell’epoca.
Le opere più celebri
Michelangelo è noto per una serie di capolavori che segnano il culmine dell’arte rinascimentale:
- David (1501-1504): Questa imponente scultura in marmo, alta oltre quattro metri, rappresenta il giovane eroe biblico con una perfezione anatomica straordinaria e un’espressione di intensa determinazione.
- Pietà (1497-1499): Commissionata dal cardinale Jean de Bilhères per la Basilica di San Pietro, questa scultura raffigura la Vergine Maria che sorregge il corpo esanime di Cristo.
L’armonia delle forme e la raffinata espressività la rendono una delle opere più emozionanti della storia dell’arte. - Volta della Cappella Sistina (1508-1512): Un’impresa titanica che Michelangelo affrontò da solo, dipingendo oltre 500 metri quadrati di affreschi con scene tratte dalla Genesi, tra cui la celebre “Creazione di Adamo”.
- Giudizio Universale (1536-1541): Realizzato sulla parete di fondo della Cappella Sistina, questo affresco monumentale raffigura il ritorno di Cristo nel giorno del giudizio, con figure dinamiche e potenti, che esprimono la drammaticità e la complessità della condizione umana.
- Cupola di San Pietro (1547-1564): Come architetto, Michelangelo lasciò un’impronta indelebile nella Basilica di San Pietro, progettando la grandiosa cupola che ancora oggi domina lo skyline di Roma.
Il manierismo e l’eredità artistica
Lo studio delle sue opere segnò le generazioni successive, dando un forte impulso alla corrente del manierismo.
La sua maestria nel rappresentare il corpo umano, unita a una profonda sensibilità spirituale, influenzò artisti come Pontormo, Rosso Fiorentino e persino Caravaggio.
La morte e i funerali
Michelangelo morì il 18 febbraio 1564, quasi ottantanovenne, nella sua casa di Roma.
Per volontà del nipote Leonardo Buonarroti, la sua salma fu trasferita a Firenze, dove ebbe solenni esequie nella Basilica di Santa Croce.
La sua tomba, disegnata da Giorgio Vasari, è ornata dalle allegorie della Pittura, della Scultura e dell’Architettura, a simboleggiare il genio poliedrico del maestro.