15 marzo 1975. Muore Aristotele Onassis, il magnate che ha dominato i mari e la mondanità.

Aristotele Onassis nacque il 15 gennaio 1906 a Smirne (oggi Izmir, in Turchia) da una famiglia greca benestante.
Figlio di Socrate e Penelope Dologlou, trascorse un’infanzia segnata dalle tensioni politiche tra greci e turchi.
La catastrofe di Smirne nel 1922 costrinse la sua famiglia a fuggire, segnando il destino di Onassis, che si trasferì in Argentina alla ricerca di nuove opportunità.
I primi passi nel mondo degli affari
Arrivato a Buenos Aires nel 1923 con soli 60 dollari in tasca, Onassis trovò impiego come telefonista.
Grazie alla sua astuzia, ascoltò le conversazioni degli uomini d’affari e imparò i meccanismi del commercio.
Avviò così una redditizia attività di importazione di tabacco orientale, che gli permise di accumulare il capitale necessario per il suo primo grande investimento nel settore marittimo.
Nel 1932, in piena Grande Depressione, acquistò sei navi mercantili da una compagnia canadese in difficoltà per soli 120.000 dollari.
Grazie alla sua visione imprenditoriale, costruì in pochi anni una delle flotte più grandi del mondo, imponendosi come uno degli armatori più influenti.
L’ascesa come armatore e l’impero Onassis
Durante la Seconda guerra mondiale, Onassis affittò le sue navi agli Alleati a prezzi elevati, aumentando considerevolmente la sua ricchezza.
Negli anni ’50 diversificò i suoi affari, investendo nella compagnia aerea Olympic Airways e nella costruzione della Olympic Tower a New York.
La sua influenza economica raggiunse il Principato di Monaco, dove entrò in conflitto con la principessa Grace Kelly e, nel 1967, fu costretto a cedere il pacchetto di maggioranza della prestigiosa Société des Bains de Mer.
Le relazioni sentimentali e la mondanità
Nel 1946 Onassis sposò Athina Livanos, figlia dell’armatore Stavros Livanos, entrando nell’alta società europea.
Dal matrimonio nacquero due figli, Alexander e Christina. Tuttavia, la sua vita privata fu spesso al centro dell’attenzione per le sue relazioni con donne celebri.
Nel 1957 incontrò il celebre soprano Maria Callas, con cui intraprese una relazione passionale e travagliata.
Nel 1968 sposò Jacqueline Kennedy, vedova dell’ex presidente statunitense John F. Kennedy.
Il matrimonio fu più un’unione di convenienza che un vero legame sentimentale, e la coppia trascorse poco tempo insieme, rispettando un rigido contratto prematrimoniale.
La tragedia di Alexander e il declino della salute
Nel 1973, Onassis subì il colpo più duro della sua vita: la morte del figlio Alexander in un incidente aereo.
Questo evento lo segnò profondamente, aggravando la sua già precaria condizione di salute dovuta alla miastenia gravis, una malattia neuromuscolare debilitante.
La morte e i funerali
Aristotele Onassis morì il 15 marzo 1975 a Neuilly-sur-Seine, in Francia, dopo un intervento chirurgico resosi necessario a causa di un’infezione. Maria Callas lo visitò per l’ultima volta sul letto di morte.
Il magnate fu sepolto sull’isola di Skorpios, sua proprietà privata.
Dopo la sua morte, la figlia Christina ereditò gran parte della fortuna di famiglia, stimata all’epoca in circa un miliardo di dollari (pari oggi a oltre quattro miliardi di dollari).
Aristotele Onassis nacque il 15 gennaio 1906 a Smirne (oggi Izmir, in Turchia) da una famiglia greca benestante.
Figlio di Socrate e Penelope Dologlou, trascorse un’infanzia segnata dalle tensioni politiche tra greci e turchi.
La catastrofe di Smirne nel 1922 costrinse la sua famiglia a fuggire, segnando il destino di Onassis, che si trasferì in Argentina alla ricerca di nuove opportunità.
I primi passi nel mondo degli affari
Arrivato a Buenos Aires nel 1923 con soli 60 dollari in tasca, Onassis trovò impiego come telefonista.
Grazie alla sua astuzia, ascoltò le conversazioni degli uomini d’affari e imparò i meccanismi del commercio.
Avviò così una redditizia attività di importazione di tabacco orientale, che gli permise di accumulare il capitale necessario per il suo primo grande investimento nel settore marittimo.
Nel 1932, in piena Grande Depressione, acquistò sei navi mercantili da una compagnia canadese in difficoltà per soli 120.000 dollari.
Grazie alla sua visione imprenditoriale, costruì in pochi anni una delle flotte più grandi del mondo, imponendosi come uno degli armatori più influenti.
L’ascesa come armatore e l’impero Onassis
Durante la Seconda guerra mondiale, Onassis affittò le sue navi agli Alleati a prezzi elevati, aumentando considerevolmente la sua ricchezza.
Negli anni ’50 diversificò i suoi affari, investendo nella compagnia aerea Olympic Airways e nella costruzione della Olympic Tower a New York.
La sua influenza economica raggiunse il Principato di Monaco, dove entrò in conflitto con la principessa Grace Kelly e, nel 1967, fu costretto a cedere il pacchetto di maggioranza della prestigiosa Société des Bains de Mer.
Le relazioni sentimentali e la mondanità
Nel 1946 Onassis sposò Athina Livanos, figlia dell’armatore Stavros Livanos, entrando nell’alta società europea.
Dal matrimonio nacquero due figli, Alexander e Christina. Tuttavia, la sua vita privata fu spesso al centro dell’attenzione per le sue relazioni con donne celebri.
Nel 1957 incontrò il celebre soprano Maria Callas, con cui intraprese una relazione passionale e travagliata.
Nel 1968 sposò Jacqueline Kennedy, vedova dell’ex presidente statunitense John F. Kennedy.
Il matrimonio fu più un’unione di convenienza che un vero legame sentimentale, e la coppia trascorse poco tempo insieme, rispettando un rigido contratto prematrimoniale.
La tragedia di Alexander e il declino della salute
Nel 1973, Onassis subì il colpo più duro della sua vita: la morte del figlio Alexander in un incidente aereo.
Questo evento lo segnò profondamente, aggravando la sua già precaria condizione di salute dovuta alla miastenia gravis, una malattia neuromuscolare debilitante.
La morte e i funerali
Aristotele Onassis morì il 15 marzo 1975 a Neuilly-sur-Seine, in Francia, dopo un intervento chirurgico resosi necessario a causa di un’infezione. Maria Callas lo visitò per l’ultima volta sul letto di morte.
Il magnate fu sepolto sull’isola di Skorpios, sua proprietà privata.
Dopo la sua morte, la figlia Christina ereditò gran parte della fortuna di famiglia, stimata all’epoca in circa un miliardo di dollari (pari oggi a oltre quattro miliardi di dollari).