14 marzo 1884. Muore Quintino Sella, statista e scienziato italiano.

Quintino Sella (Sella di Mosso, 7 luglio 1827 – Biella, 14 marzo 1884) è stato un politico, scienziato e alpinista italiano.
Figura di spicco della Destra Storica, fu ministro delle Finanze e promotore del pareggio di bilancio.
Fondò il Club Alpino Italiano e contribuì alla rinascita dell’Accademia dei Lincei.
Le origini e la formazione
Nato in una famiglia di imprenditori tessili, Sella studiò ingegneria idraulica all’Università di Torino. Si perfezionò a Parigi presso l’École des Mines, maturando una profonda conoscenza nel settore minerario.
Durante i suoi studi, viaggiò in Europa, acquisendo competenze fondamentali per la sua futura carriera accademica e politica.
L’attività scientifica
Nel 1852 divenne professore di Geometria applicata alle Arti presso il Regio Istituto Tecnico di Torino e successivamente direttore del museo mineralogico dell’istituto.
I suoi studi sulla cristallografia gli valsero riconoscimenti internazionali e la scoperta di un minerale, la sellaite, che porta il suo nome.
Fu membro di prestigiose accademie scientifiche europee e promotore dell’uso del regolo calcolatore in Italia.
L’impegno politico
Entrato in politica nel 1860 come deputato del collegio di Cossato, Sella fu tre volte ministro delle Finanze.
Nel 1866, durante la Terza guerra d’Indipendenza, fu commissario straordinario del Re a Udine.
La sua priorità politica fu il risanamento delle finanze pubbliche, che perseguì con politiche di austerità e introducendo l’imposta sul macinato, misura impopolare ma necessaria per il pareggio di bilancio.
Nel 1870 fu tra i principali fautori della presa di Roma e della Legge delle Guarentigie.
Promosse il grande piano di opere edilizie nella nuova capitale, inclusa l’acquisizione degli Horti Farnesiani al Palatino.
Nel 1875 negoziò con l’Austria l’acquisto delle ferrovie italiane rimaste sotto controllo straniero dopo l’unificazione.
La rifondazione dell’Accademia dei Lincei
Nel 1874 divenne presidente dell’Accademia dei Lincei, trasformandola in un’istituzione nazionale.
Sotto la sua guida, l’Accademia accolse membri illustri come Charles Darwin e Theodor Mommsen.
Nel 1883 individuò in Palazzo Corsini la sede definitiva dell’istituzione.
La passione per l’alpinismo
Nel 1863 Sella partecipò alla prima spedizione italiana sul Monviso, esperienza che lo portò a fondare il Club Alpino Italiano (CAI), oggi la principale associazione alpinistica italiana.
Negli anni successivi compì numerose ascensioni sulle Alpi e trasmise la passione per la montagna ai suoi figli e nipoti.
La morte e i funerali
Quintino Sella morì il 14 marzo 1884 nella sua casa a Biella.
Fu sepolto nel cimitero monumentale di Oropa in una tomba a forma di piramide, simbolo della sua visione illuminata.
Quintino Sella (Sella di Mosso, 7 luglio 1827 – Biella, 14 marzo 1884) è stato un politico, scienziato e alpinista italiano.
Figura di spicco della Destra Storica, fu ministro delle Finanze e promotore del pareggio di bilancio.
Fondò il Club Alpino Italiano e contribuì alla rinascita dell’Accademia dei Lincei.
Le origini e la formazione
Nato in una famiglia di imprenditori tessili, Sella studiò ingegneria idraulica all’Università di Torino. Si perfezionò a Parigi presso l’École des Mines, maturando una profonda conoscenza nel settore minerario.
Durante i suoi studi, viaggiò in Europa, acquisendo competenze fondamentali per la sua futura carriera accademica e politica.
L’attività scientifica
Nel 1852 divenne professore di Geometria applicata alle Arti presso il Regio Istituto Tecnico di Torino e successivamente direttore del museo mineralogico dell’istituto.
I suoi studi sulla cristallografia gli valsero riconoscimenti internazionali e la scoperta di un minerale, la sellaite, che porta il suo nome.
Fu membro di prestigiose accademie scientifiche europee e promotore dell’uso del regolo calcolatore in Italia.
L’impegno politico
Entrato in politica nel 1860 come deputato del collegio di Cossato, Sella fu tre volte ministro delle Finanze.
Nel 1866, durante la Terza guerra d’Indipendenza, fu commissario straordinario del Re a Udine.
La sua priorità politica fu il risanamento delle finanze pubbliche, che perseguì con politiche di austerità e introducendo l’imposta sul macinato, misura impopolare ma necessaria per il pareggio di bilancio.
Nel 1870 fu tra i principali fautori della presa di Roma e della Legge delle Guarentigie.
Promosse il grande piano di opere edilizie nella nuova capitale, inclusa l’acquisizione degli Horti Farnesiani al Palatino.
Nel 1875 negoziò con l’Austria l’acquisto delle ferrovie italiane rimaste sotto controllo straniero dopo l’unificazione.
La rifondazione dell’Accademia dei Lincei
Nel 1874 divenne presidente dell’Accademia dei Lincei, trasformandola in un’istituzione nazionale.
Sotto la sua guida, l’Accademia accolse membri illustri come Charles Darwin e Theodor Mommsen.
Nel 1883 individuò in Palazzo Corsini la sede definitiva dell’istituzione.
La passione per l’alpinismo
Nel 1863 Sella partecipò alla prima spedizione italiana sul Monviso, esperienza che lo portò a fondare il Club Alpino Italiano (CAI), oggi la principale associazione alpinistica italiana.
Negli anni successivi compì numerose ascensioni sulle Alpi e trasmise la passione per la montagna ai suoi figli e nipoti.
La morte e i funerali
Quintino Sella morì il 14 marzo 1884 nella sua casa a Biella.
Fu sepolto nel cimitero monumentale di Oropa in una tomba a forma di piramide, simbolo della sua visione illuminata.