12 febbraio 2000. Muore Charles Monroe Schulz.
![Charles Monroe Schulz Charles Monroe Schulz](https://www.tgfuneral24.it/wp-content/uploads/2025/02/Charles-Monroe-Schulz.jpg)
Charles Monroe Schulz nacque il 26 novembre 1922 a Minneapolis, Minnesota.
Cresciuto a Saint Paul, era figlio unico di Carl Schulz, un barbiere di origine tedesca, e Dena Halverson, di origini norvegesi.
Fin da bambino mostrò una passione per il disegno. Il soprannome “Sparky” gli fu dato dallo zio in riferimento al cavallo Spark Plug del fumetto Barney Google.
A 15 anni, Schulz inviò un disegno del suo cane Spike a Ripley’s Believe It or Not! che lo pubblicò con una descrizione curiosa.
Frequentò la Saint Paul Central High School, dove però i suoi lavori vennero rifiutati per l’annuario scolastico.
Dopo la morte della madre nel 1943, fu arruolato nell’esercito e inviato in Europa durante la Seconda Guerra Mondiale.
Terminato il servizio, lavorò come insegnante e perfezionò la sua tecnica di disegno.
La nascita dei Peanuts e il successo mondiale
Nel 1947 pubblicò la sua prima striscia regolare, Li’l Folks, sul St. Paul Pioneer Press. Alcuni elementi della serie, come un bambino chiamato Charlie Brown e un cane simile a Snoopy, divennero la base per la sua opera più famosa.
Nel 1950 propose il suo lavoro alla United Features Syndicate, che pubblicò la prima striscia dei Peanuts il 2 ottobre dello stesso anno.
Il fumetto ottenne un successo straordinario, diventando una delle strisce più lette al mondo. Charlie Brown, Linus, Lucy e Snoopy divennero icone della cultura pop, riflettendo le esperienze e la personalità dello stesso Schulz.
Anche dettagli della sua vita, come il padre barbiere e l’amore non corrisposto per Donna Mae Johnson, si ritrovano nei suoi personaggi.
Il successo dei Peanuts portò Schulz a creare anche speciali televisivi, merchandising e film d’animazione.
Nel 1966, lo stesso anno della morte di suo padre, il suo studio in California fu distrutto da un incendio. Nonostante le difficoltà, continuò a disegnare senza interruzioni per quasi 50 anni.
Gli ultimi anni e il ritiro
Nel novembre 1999, Schulz subì un ictus e gli fu diagnosticato un cancro al colon. A causa delle sue condizioni di salute, annunciò il ritiro il 14 dicembre dello stesso anno.
La sua decisione fu accompagnata dalla volontà che nessun altro artista disegnasse nuove strisce dei Peanuts dopo di lui.
Morte e funerale
Charles Schulz morì il 12 febbraio 2000 a Santa Rosa, in California, per un attacco cardiaco. Il giorno successivo, venne pubblicata la sua ultima striscia, in cui Snoopy salutava i lettori con un messaggio di addio.
Fu sepolto nel cimitero di Pleasant Hills a Sebastopol, California.
Nel 2002 fu inaugurato il Charles M. Schulz Museum and Research Center a Santa Rosa, dedicato alla sua straordinaria carriera.
Charles Monroe Schulz nacque il 26 novembre 1922 a Minneapolis, Minnesota.
Cresciuto a Saint Paul, era figlio unico di Carl Schulz, un barbiere di origine tedesca, e Dena Halverson, di origini norvegesi.
Fin da bambino mostrò una passione per il disegno. Il soprannome “Sparky” gli fu dato dallo zio in riferimento al cavallo Spark Plug del fumetto Barney Google.
A 15 anni, Schulz inviò un disegno del suo cane Spike a Ripley’s Believe It or Not! che lo pubblicò con una descrizione curiosa.
Frequentò la Saint Paul Central High School, dove però i suoi lavori vennero rifiutati per l’annuario scolastico.
Dopo la morte della madre nel 1943, fu arruolato nell’esercito e inviato in Europa durante la Seconda Guerra Mondiale.
Terminato il servizio, lavorò come insegnante e perfezionò la sua tecnica di disegno.
La nascita dei Peanuts e il successo mondiale
Nel 1947 pubblicò la sua prima striscia regolare, Li’l Folks, sul St. Paul Pioneer Press. Alcuni elementi della serie, come un bambino chiamato Charlie Brown e un cane simile a Snoopy, divennero la base per la sua opera più famosa.
Nel 1950 propose il suo lavoro alla United Features Syndicate, che pubblicò la prima striscia dei Peanuts il 2 ottobre dello stesso anno.
Il fumetto ottenne un successo straordinario, diventando una delle strisce più lette al mondo. Charlie Brown, Linus, Lucy e Snoopy divennero icone della cultura pop, riflettendo le esperienze e la personalità dello stesso Schulz.
Anche dettagli della sua vita, come il padre barbiere e l’amore non corrisposto per Donna Mae Johnson, si ritrovano nei suoi personaggi.
Il successo dei Peanuts portò Schulz a creare anche speciali televisivi, merchandising e film d’animazione.
Nel 1966, lo stesso anno della morte di suo padre, il suo studio in California fu distrutto da un incendio. Nonostante le difficoltà, continuò a disegnare senza interruzioni per quasi 50 anni.
Gli ultimi anni e il ritiro
Nel novembre 1999, Schulz subì un ictus e gli fu diagnosticato un cancro al colon. A causa delle sue condizioni di salute, annunciò il ritiro il 14 dicembre dello stesso anno.
La sua decisione fu accompagnata dalla volontà che nessun altro artista disegnasse nuove strisce dei Peanuts dopo di lui.
Morte e funerale
Charles Schulz morì il 12 febbraio 2000 a Santa Rosa, in California, per un attacco cardiaco. Il giorno successivo, venne pubblicata la sua ultima striscia, in cui Snoopy salutava i lettori con un messaggio di addio.
Fu sepolto nel cimitero di Pleasant Hills a Sebastopol, California.
Nel 2002 fu inaugurato il Charles M. Schulz Museum and Research Center a Santa Rosa, dedicato alla sua straordinaria carriera.