12 febbraio 1996. Muore Andrea Barbato.
![andrea barbato andrea barbato](https://www.tgfuneral24.it/wp-content/uploads/2025/02/andrea-barbato.jpg)
Andrea Barbato nacque a Roma il 7 marzo 1934. Sin da giovane, dimostrò un grande interesse per il giornalismo, iniziando la sua carriera all’età di 22 anni con la BBC.
Successivamente, collaborò con diverse testate giornalistiche di rilievo, tra cui Il Messaggero, L’Espresso e Il Giorno, dove si distinse anche come inviato speciale in Africa e in Estremo Oriente.
Il successo in Rai e il giornalismo televisivo
Nel 1968 entrò in Rai grazie alla sua vicinanza al Partito Socialista Italiano, in particolare alla corrente di Riccardo Lombardi.
Venne scelto come conduttore della neoistituita edizione di mezzogiorno del Telegiornale.
Divenne, quindi, un volto noto dell’informazione televisiva italiana, curando servizi per TV7 e coprendo eventi storici come il primo sbarco sulla Luna nel 1969.
Nel 1971 iniziò una collaborazione con La Stampa e successivamente divenne vicedirettore de la Repubblica.
Nel 1974 contribuì alla sceneggiatura del film L’invenzione di Morel e nel 1982 fu nominato direttore di Paese Sera.
Dal 1982 al 1983 diresse il TG2, portando un nuovo stile nell’informazione televisiva italiana.
L’esperienza politica e il ritorno in Rai
Nel 1983 Barbato fu eletto alla Camera dei deputati come indipendente nelle liste del Partito Comunista Italiano, aderendo al gruppo della Sinistra Indipendente.
La sua esperienza politica durò un solo mandato, ma gli permise di approfondire i meccanismi istituzionali del paese.
Dopo la parentesi politica, tornò in Rai nel 1987, lavorando principalmente su Rai 3.
Tra i suoi programmi più celebri ricordiamo Cartolina (1989-1994), Italiani, Fluff, Processo alla TV e Va’ pensiero.
Nel 1991 contribuì alla sceneggiatura del film Una storia semplice.
La passione per la scrittura e il teatro
Oltre al giornalismo, Barbato si dedicò alla scrittura teatrale e televisiva.
Nel 1967 realizzò il dramma Caravaggio, dimostrando una profonda sensibilità artistica e una grande capacità di raccontare storie.
Scrisse numerosi libri e continuò a esplorare nuovi linguaggi espressivi fino agli ultimi anni della sua vita.
Vita privata
Andrea Barbato fu sposato due volte. Dal primo matrimonio nacque suo figlio Nicola, mentre dal secondo matrimonio con l’attrice Ivana Monti nacque Tommaso nel 1989.
Morte e funerale
Andrea Barbato morì il 12 febbraio 1996 a Roma, presso il Policlinico Umberto I, a seguito di complicazioni post-operatorie dopo un intervento per una malformazione all’aorta addominale.
Fu sepolto nel Cimitero del Verano.
Andrea Barbato nacque a Roma il 7 marzo 1934. Sin da giovane, dimostrò un grande interesse per il giornalismo, iniziando la sua carriera all’età di 22 anni con la BBC.
Successivamente, collaborò con diverse testate giornalistiche di rilievo, tra cui Il Messaggero, L’Espresso e Il Giorno, dove si distinse anche come inviato speciale in Africa e in Estremo Oriente.
Il successo in Rai e il giornalismo televisivo
Nel 1968 entrò in Rai grazie alla sua vicinanza al Partito Socialista Italiano, in particolare alla corrente di Riccardo Lombardi.
Venne scelto come conduttore della neoistituita edizione di mezzogiorno del Telegiornale.
Divenne, quindi, un volto noto dell’informazione televisiva italiana, curando servizi per TV7 e coprendo eventi storici come il primo sbarco sulla Luna nel 1969.
Nel 1971 iniziò una collaborazione con La Stampa e successivamente divenne vicedirettore de la Repubblica.
Nel 1974 contribuì alla sceneggiatura del film L’invenzione di Morel e nel 1982 fu nominato direttore di Paese Sera.
Dal 1982 al 1983 diresse il TG2, portando un nuovo stile nell’informazione televisiva italiana.
L’esperienza politica e il ritorno in Rai
Nel 1983 Barbato fu eletto alla Camera dei deputati come indipendente nelle liste del Partito Comunista Italiano, aderendo al gruppo della Sinistra Indipendente.
La sua esperienza politica durò un solo mandato, ma gli permise di approfondire i meccanismi istituzionali del paese.
Dopo la parentesi politica, tornò in Rai nel 1987, lavorando principalmente su Rai 3.
Tra i suoi programmi più celebri ricordiamo Cartolina (1989-1994), Italiani, Fluff, Processo alla TV e Va’ pensiero.
Nel 1991 contribuì alla sceneggiatura del film Una storia semplice.
La passione per la scrittura e il teatro
Oltre al giornalismo, Barbato si dedicò alla scrittura teatrale e televisiva.
Nel 1967 realizzò il dramma Caravaggio, dimostrando una profonda sensibilità artistica e una grande capacità di raccontare storie.
Scrisse numerosi libri e continuò a esplorare nuovi linguaggi espressivi fino agli ultimi anni della sua vita.
Vita privata
Andrea Barbato fu sposato due volte. Dal primo matrimonio nacque suo figlio Nicola, mentre dal secondo matrimonio con l’attrice Ivana Monti nacque Tommaso nel 1989.
Morte e funerale
Andrea Barbato morì il 12 febbraio 1996 a Roma, presso il Policlinico Umberto I, a seguito di complicazioni post-operatorie dopo un intervento per una malformazione all’aorta addominale.
Fu sepolto nel Cimitero del Verano.